Il Pisa Siamo Noi

Uno Sguardo In Casa Foggia

Settimana tutt’ altro che tranquilla per la società Rossonera dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Siracusa. Qui di seguito il comunicato stampa diramato dalla Società Pugliese.

Comunicato del 3-4-2011

L´U.S. Foggia SpA intende rivolgere un “invito” al Presidente dell´A.I.A., sig. Marcello Nicchi, al Designatore della Lega Pro, sig. Stefano Farina, al Presidente Federale, sig. Giancarlo Abete ed al Presidente della Lega Pro, Rag. Mario Macalli: tenete fuori dal calcio personaggi come l´arbitro di Siracusa-Foggia.

Se, infatti, il signor Barbiero Gianluca di Vicenza è in buonafede, per noi deve smettere di arbitrare; al contrario, se egli fosse in malafede allora andrebbe radiato. Restiamo comunque convinti della sua incapacità a dirigere un incontro di calcio.

Ci è già successo altre volte, nel corso di questa stagione (a Roma con l´Atletico Roma, in casa con Barletta e Cosenza), di subire dei clamorosi torti e non abbiamo alcuna intenzione di continuare a tacere: arbitri come quello di oggi rovinano gli investimenti ed i sacrifici che una qualsiasi società, piccola o grande che sia, compie.

Il sig. Barbiero, quest´oggi, ha negato al Foggia un rigore netto ed intimidito continuamente i nostri giocatori (ammonendone ben cinque) rivolgendo loro continue bestemmie ed ingiurie gratuite. La regola vuole che, se un calciatore bestemmia in campo, deve essere immediatamente allontanato dal terreno di gioco; allora è giusto che lo stesso metro di giudizio venga utilizzato nei confronti di chi è incaricato a far si che ciò non avvenga.

Per questo motivo, ci rivolgiamo anche a tutte le altre società: non accettate supinamente arbitraggi come questo, ma ribellatevi. La classe arbitrale è da noi pagata e non possiamo permettere loro di decidere liberamente le sorti dei campionati, come già accaduto in passato.

Ciò che in questo momento stiamo comunicando attraverso il nostro sito non ci fa temere il dover subìre probabili sanzioni pecuniarie: a noi interessa solo giocare in maniera pulita.
Non sembra casuale che la “diade” Casillo-Zeman, che ha già pagato duramente in passato (chi in un modo, chi in un altro…), venga sistematicamente danneggiata ogni qual volta intenda fare calcio proprio come successo in occasione di Avellino-Messina (Fabiani d.s. peloritano, arbitro Danilo Nucini, campionato di Serie B 2003-04) ed in altre occasioni (con prove…), con Zdenek Zeman allenatore e Pasquale Casillo presidente del club irpino.

Quel che è successo oggi è indicativo del fatto che esistono ancora nel mondo del calcio oscuri personaggi che non concepiscono lo spirito della lealtà e della correttezza sportiva, trasformando il gioco in un business per pochi eletti a danno di società che non appartengono a lobbies di potere.

Restiamo a disposizione di chiunque volesse avere ulteriori chiarimenti in merito.

Comunicato del 5-4-2011

La U.S. Foggia SpA, a seguito degli ultimi episodi che hanno interessato il post partita di Siracusa-Foggia, gara valevole per il Campionato Nazionale Lega Pro 1^ Divisione e, facendo seguito alla nota ufficiale diramata in data 3 aprile c.a., rappresenta quanto segue:

1) Dopo aver denunciato il non corretto comportamento del direttore di gara, sig. Barbiero Gianluca reo, a dire dei giocatori in campo, di avere, nel corso dell´intera partita, additato, con epiteti irripetibili, diversi calciatori della U.S. Foggia SpA, configurante, ipotesi che se non si versasse in tema sportivo, sarebbe già oggetto della Magistratura penale, sono stati escussi dalla Procura Federale, nell´ordine: il calciatore Salvatore Burrai, il direttore di gara (sig. Barbiero) ed il calciatore Karim Laribi;

2) A seguito di tanto, il direttore di gara ha refertato al Giudice Sportivo quanto accaduto durante la partita e alla conclusione della stessa;

3) In data odierna, il calciatore Salvatore Burrai è stato sanzionato dal detto Giudice sportivo con due giornate di squalifica per “comportamento irriguardoso e minaccioso verso l´arbitro al termine della partita, in particolare, stringendo la mano in modo palesemente ironico, diceva al mio indirizzo: complimenti ti distruggo”;

4) Sorge, subito e spontaneo un primo interrogativo: la escussione del calciatore Burrai, avvenuta prima del direttore di gara ha determinato, o meno, l´arbitro a proporre una squalifica così grave e per episodi che restano solo nell´immaginario collettivo o, al più, in quello dell´arbitro stesso? La risposta è facile a darsi. Nessuno può giurare che il contenuto di quanto dichiarato dal calciatore Burrai, escusso quale teste di riferimento per quanto denunciato dal compagno di squadra, Laribi, circa l´uso di frasi spregevoli da parte dell´arbitro nei suoi confronti, sia stato messo a disposizione del detto direttore di gara all´atto della sua escussione dinanzi all´Organo federale ma nessuno può, però, giurare il contrario, soprattutto quando è in gioco la credibilità dell´arbitro che viene fortemente minata da calciatori leali e ligi ad un comportamento sportivo nei confronti del direttore di gara e degli avversari; soprattutto quando la credibilità, o meno, dell´arbitro potrebbe essere fonte di sanzioni nei confronti di quest´ultimo, ritenuto, a torto o a ragione, dagli addetti ai lavori, uno dei migliori arbitri della Lega Pro;

5) Resta però l´interrogativo: come mai, se Burrai ha avuto comportamenti irriguardosi nei confronti del direttore di gara, questi non ha notificato il provvedimento di esplusione a fine gara limitandosi a refertare tale situazione solo dopo la sua escussione dinanzi alla Procura federale?

6) La U.S. Foggia SpA denuncia, in maniera forte e decisa, la ricorrenza di episodi sistematici e sfavorevoli, ai limiti dell´inverosimile, che continuano a penalizzarla.
Questa società comunica che la sanzione applicata al calciatore Burrai è stata già impugnata dinanzi agli organi competenti ma, a questo punto, sorge spontaneo un altro interrogativo: quale provvedimento potrà essere emesso dalla Corte di Giustizia federale, chiamata a giudicare sul caso specifico, atteso che la parola del direttore di gara vale mentre non vale quella di un calciatore? Anche la eventuale riduzione della sanzione non sarà assolutamente satisfattiva, in quanto resterà, comunque, la prova (o meglio la “non prova”) che il calciatore ha mantenuto il comportamento irriguardoso.
Ciò vale però a “salvare” il direttore di gara dalla precisa accusa a lui mossa dai calciatori Laribi e Burrai, in quanto si potrà mai credere alla parola del calciatore? A questo punto siamo noi a chiedere che la sanzione sia mantenuta nei termini, così come comminata;

7) Si manterrà una situazione giuridicamente iniqua per mantenere uno status quo (quello di arbitro). L´arbitro continuerà a fare l´arbitro e, forse, questa società avrà deciso di alzare “bandiera bianca”: bandiera candida nel suo colore, come la coscienza di chi ha il coraggio di denunciare tali episodi e mettersi contro un ordine costituito, ma inerme come il condannato a morte che decide di morire fucilato senza la benda sugli occhi per non piegarsi nemmeno di fronte alla morte;

8) Una certezza, comunque, questa società ce l´ha: nessuno, almeno quest´anno, potrà farci retrocedere, in quanto i punti accumulati, rispetto alle partite da giocare (anche se tutte perse) non basteranno a farci disputare i play-out;

9) Si specifica, inoltre, che questa società non lascerà nulla di intentato; non lascerà solo a se stesso il calciatore Laribi che, unitamente ai dirigenti, ha già chiesto l´autorizzazione alla F.I.G.C. a sciogliere la clausola compromissoria per procede dinanzi all´Autorità Giudiziaria Ordinaria nei confronti del sig. Barbiero per tutti i reati ravvisabili nei fatti, oggetto della denuncia alla Procura federale, con riserva di azione civile per i danni subiti e subendi;

10) La diade Zeman-Casillo, nonostante i quarant´anni di onorata carriera nel calcio, continua a rappresentare un ostacolo per chi vuole che questo sport resti ad appannaggio di pochi eletti, tutti attori di quel famoso romanzo “Il Gattopardo”, dove il motto “cambiare tutto per non cambiare niente” ben si attaglia al caso di specie;

11) In ultimo, di concerto con l´allenatore, si è deciso di adottare un obbligato silenzio stampa, al fine di evitare che lo stesso tecnico rossonero possa essere squalificato per le opinioni che potrebbe esprimere.

Con la lealtà di sempre.

Distinti saluti

U.S. Foggia SpA

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