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Un’improvvisa fitta al flessore ha fatto temere il peggio per Schetter, costretto a lasciare il campo durante l’amichevole vinta 4-0 con la Capriatese. Non sembra, comunque, nulla di grave: domenica il capitano aquilotto dovrebbe essere in campo. Mister Melotti, intanto, sta sperimentando le soluzioni offensive per “abbattere” il Pisa. Spazio probabilmente al 4-2-3-1…

Il freddo glaciale, il muscolo non eccessivamente caldo ed un’improvvisa fitta al flessore: meglio lasciare il campo ed evitare complicazioni. Schetter abbandona l’amichevole dopo una trentina di minuti, non conclude la prima frazione di gioco (al suo posto Santaniello), piomba dritto negli spogliatoi del campo di Pregiato per sottoporsi a massaggi distensivi e ad una prima diagnosi, poi dopo la doccia esce fuori e tranquillizza i tifosi. «E’ stato solo un lieve dolore dovuto al gran freddo, domenica ci sarò, ci dovrò essere ad ogni costo».

Perché il Pisa è l’orizzonte della speranza, l’ancora di salvataggio, la possibilità d’uscire da un tunnel aperto per demeriti della vecchia gestione societaria, non per cause tecniche legate a quella attuale. Ed il capitano, anche se acciaccato, risponderà presente, proverà a risolvere, cercherà di alimentare il buonumore generato dal prezioso punto tornato indietro dalla Corte Federale con un gol, un assist, una giocata preziosa. Con un pezzo del suo repertorio, insomma, purché sia utile all’aggancio ed all’inizio della risalita.

Ci conta il capitano di mille battaglie, ci conta soprattutto Mauro Melotti, il nuovo sergente pronto a sfruttare gran parte delle risorse offensive disponibili per battere il Pisa ed avviare la “remuntada” salvezza. Il 4-2-3-1 già varato a Siracusa nella sua gara d’esordio resta il modulo di riferimento e, per quanto le carte siano state mischiate nel test di ieri pomeriggio, c’è la certezza che dalla trequarti in su prenderanno posizione soltanto interpreti di ruolo. Nell’amichevole con la Capriatese (serie D, girone H), terminata 4-0 (Cipriani e Turienzo nel primo tempo, Del Sorbo e Conti nella ripresa), Piscitelli – vertice alto a Siracusa – è stato utilizzato nel ruolo naturale di terzino destro e potrebbe al massimo vertere a sinistra per consentire anche l’utilizzo di Michele Ciano.

Perché lì davanti Melotti ha tutta l’intenzione di schierare trequartisti puri, calciatori capaci d’inserirsi nei varchi aperti da Turienzo o Del Sorbo (l’altro ballottaggio riguarda la mediana: Bacchiocchi o il recuperato D’Amico) e per questo motivo ha richiamato al capezzale Enrico Citro, impegnato al Torneo di Viareggio, godendo anche della piena disponibilità della Roma. Il giovane centrocampista è rapido nel navigare negli ultimi 30 metri e dà il meglio di sé o da mezz’ala o da trequartista.

Sarà allora 4-2-3-1 puro, con ulteriori prove da effettuare oggi pomeriggio a Pregiato e domani mattina durante la rifinitura al Lamberti. Nella “corrida” offensiva da scatenare per travolgere il Pisa difficilmente ci sarà Vittorio Bernardo, perfino a rischio convocazione per un malore intestinale che l’ha costretto a saltare l’amichevole con la Capriatese. Soltanto lavoro differenziato per il difensore Troise.
Orlando Savarese

La Città

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