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Pisa Albissola 1 a 1 : A Moscardelli Risponde Cais, Ancora Un Pomeriggio Amaro Per I Neroazzurri

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Serie C Girone A – Giornata 14

Pisa, Arena Garibaldi Stadio “Romeo Anconetani” – domenica 2 dicembre 2018, ore 16.30

Il Tabellino :

PISA : 1 Gori, 2 Birindelli [dal 67′ 10 Di Quinzio], 4 Buschiazzo, 6 Masi, 8 Izzillo [dal 71′ 31 Marconi], 9 Moscardelli [C], 19 Liotti, 23 Lisi, 26 Masucci [dal 75′ 24 Maffei], 27 Gucher, 30 De Vitis [dal 75′ 14 Marin]. Allenatore : D’Angelo. A disposizione : 12 D’Egidio, 22 Cardelli, 3 Brignani, 5 Zammarini, 7 Cernigoi, 11 Cuppone, 13 Meroni.

ALBISSOLA : 1 Piccardo, 2 Rossini, 3 Mahrous [dal 89′ 23 Oprut], 9 Cais [dal 89′ 30 Silenzi], 10 Martignago, 11 Bezziccheri [dal 78′ 5 Balestrero], 13 Oliana, 14 Sibilia [dal 83′ 8 Raja], 15 Calcagno, 17 Oukhadda, 25 Nossa [C]. Allenatore : Bellucci. A disposizione : 12 Bambino, 22 Albertoni, 4 Sancinito, 6 Gulli, 16 Durante, 18 Bartulovic, 19 Damonte, 20 Gargiulo.

Arbitro : Colombo di Como

Assistente 1 : Severino di Campobasso

Assistente 2 : Perrotti di Campobasso

Goal : 54′ Moscardelli (P), Cais (A)

Ammoniti : Lisi (P), Oukhadda (A), Sibilia (A), Moscardelli (P)

Espulsi :

Angoli : 8 – 5

Recuperi : 0′ ; 5′

La Cronaca :

Con la scoppola rimediata una settimana fa a Carrara ancora negli occhi il Pisa prova a ripartire ospitando all’Arena Garibaldi un’Albissola rigenerata nelle ultime settimane dalla cura Bellucci dopo un avvio di stagione choc ; inutile aggiungere che i neroazzurri hanno il dovere di cancellare gli orrori dello Stadio dei Marmi e di tornare alla vittoria fra le mura amiche, dove il successo manca da oltre un mese.

Queste le scelte di formazione iniziali dei due allenatori, Luca D’Angelo per i padroni di casa e Claudio Bellucci per gli ospiti :

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Nel Pisa recupera De Vitis che trova subito una maglia da titolare e va a centrocampo insieme ad Izzillo e Gucher ; per il resto Birindelli va sulla corsia di destra, Masi al centro della difesa ed in attacco tocca a Masucci affiancare Moscardelli. In casa Albissola si opta per il cambio di modulo visto che la compagine ligure decide di mettersi a specchio rispetto ai neroazzurri ; occhio alla coppia offensiva formata da Martignago e Cais.

Arbitra la gara il signor Colombo di Como. Si gioca in un pomeriggio grigio e piovoso e dalla temperatura non particolarmente rigida ; il terreno di gioco appare essere in ottime condizioni.

L’Albissola inizia la gara con quel 4-3-2-1 ipotizzato alla vigilia grazie al posizionamento di Mahrous alle spalle di Cais, ma anche il Pisa si posiziona in campo sorprendentemente con un 4-4-2 visto che Birindelli rimane inizialmente molto basso sulla linea dei difensori. Padroni di casa che tengono in mano il pallino del gioco ma la manovra difetta di ritmo e di conseguenza di pericolosità negli ultimi sedici metri ; il più attivo è capitan Moscardelli che va alla conclusione in un paio di circostanze ma senza trovare mai il bersaglio grosso.

Gli ospiti dal canto loro agiscono in contropiede ed al termine di uno di questi va alla conclusione Martignago ma il suo destro è centrale e Gori può bloccare il pallone. Dall’altra parte è De Vitis a scaldare i guantoni a Piccardo con un destro dalla lunga distanza anch’esso troppo centrale ; è poi lo stesso De Vitis a reclamare un calcio di rigore per una spinta ai suoi danni di Nossa ma il direttore di gara decide di lasciar correre il gioco. Per l’Albissola è invece ancora una volta Martignago a rendersi pericoloso con una conclusione radente dal limite dell’area di rigore neroazzurra che fa la barba al montante alla destra di Gori.

Trascorrono veloci i minuti ed il Pisa non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Piccardo, anche a causa di un avversario che si difende con ordine. Si va all’intervallo sul logico parziale di 0 a 0 e con i mugugni del pubblico presente all’Arena Garibaldi.

La ripresa sembra iniziare per i neroazzurri con gli stessi problemi dei primi quarantacinque minuti di gioco, ma per fortuna ci pensa capitan Moscardelli a portare in vantaggio i padroni di casa con il più facile dei tap-in, dopo che Piccardo aveva respinto i tentativi in serie di Gucher prima e Masucci poi. Ed è ancora Moscardelli a scuotere la traversa della porta biancoceleste con un sinistro terrificante di prima intenzione dai sedici metri che aveva scavalcato Piccardo. Ma la reazione dell’Albissola non tarda ad arrivare e ci pensa Cais a riportare il punteggio in parità girando in porta alla perfezione da centro area l’assist in acrobazia di Bezziccheri.

Corre subito ai ripari mister D’Angelo inserendo Di Quinzio in luogo di Birindelli, con Lisi che passa sulla corsia di destra ; trascorrono pochi minuti ed entra anche Marconi al posto di Izzillo per rafforzare il potenziale offensivo. Il calcio di punizione di Moscardelli non inquadra per poco lo specchio della porta ligure ; la gran legnata di Di Quinzio dalla grande distanza viene invece deviata da Piccardo sulla traversa, con il pallone che rimane sulla linea di porta e viene messo in corner dall’intervento disperato di Nossa. Neppure fortunati i neroazzurri.

Terminano le sostituzioni i padroni di casa inserendo Maffei (all’esordio in campionato) e Marin in luogo di Masucci e De Vitis. Va vicino al goal Gucher con una bordata dai venticinque metri che sfiora l’incrocio dei pali della porta difesa da Piccardo ; prova la stessa cosa Maffei al termine di un’azione personale sulla corsia sinistra ma il pallone finisce la sua corsa in curva Sud. Trascorrono i minuti e gli attacchi dei neroazzurri si fanno sempre più confusi, tanto che l’estremo difensore ospite non deve più compiere interventi degni di tale qualifica.

Termina con un pareggio la gara dell’Arena Garibaldi, punteggio che non piace ad un Pisa non bello certamente ma questo pomeriggio neppure fortunato.

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3 Comments

  1. Franco

    03/12/2018 at 20:13

    Mai disamina fu più giusta!

  2. Gabriele Bianchi

    03/12/2018 at 16:14

    ANALISI DOPO PISA-ALBISSOLA

    Il Pisa era chiamato a riscattare l’umiliazione di Carrara, e invece non va oltre un brutto 1-1 contro la matricola Albissola. D’Angelo prova a cambiare modulo, mette in campo la tredicesima formazione diversa, ma il Pisa rimedia il quarto pareggio su sei gare all’Arena. Per carità, le due traverse gridano vendetta, un rigorino poteva starci, ma il Pisa ha fatto di nuovo male. Lento nella costruzione, poco cattivo davanti, in continua apnea dietro ogni qual volta l’Albissola provava a far qualcosa, insomma, un film già visto. Alla fine arrivano i fischi del poco pubblico presente. Già, solo 622 paganti e qualche abbonato rimasto a casa, forse è questo il dato che deve far riflettere chi di dovere. Pisa e il Pisa è sempre stato un binomio forte, nel bene e soprattutto nel male, ma ora si sta andando verso un disinteresse per un qualcosa che fino a qualche tempo fa era intoccabile. Non può essere solo colpa di un allenatore e dei giocatori. La città ha bisogno di sentire il fuoco dentro, e di certo non l’accendi con due pandori e due panettoni o con uno stadio che chi sa quando si farà. Lo ripeto 622 PAGANTI!!!! qualcuno si faccia delle domande e si dia delle risposte…se è interessato.

    Andrea Cini

  3. rusticiaius de pisae

    02/12/2018 at 23:22

    Rompo il silenzio perche’ l’angoscia e’ insostenibile. Si rasenta la follia. Di fronte al silenzio drammatico che circonda il Pisa primi i giornalisti storici che dovrebbero fare il loro lavoro e che invece assistono muti a questo monologo di incapacita’ e incompetenza, il Pisa sta morendo di nuovo. La squadra e’ allo sbando e la societa’ e’ così lontana dai tifosi che potrebbe essere soltanto un’agenzia pubblicitaria piena di boria e slogan fasulli. Temo fortemente che toccheremo il fondo e rischieremo di brutto la serie D. La squadra non è forte. E’ stata costruita senza soldi e’ piena di giocatori che non giocavano da mesi e del tutto inadeguati. Mancano gli over giusti per avere un senso di squadra che ci permetta di giocare a calcio. Un vero disastro. Chi è arrivato non è certo stato rimpianto vedi Arezzo o Parma. Nessun giocatore si salva in un clima che fa davvero pensare ad una vacanza di ruoli e responsabilità all’interno della dirigenza. Via purtroppo anche d’angelo la prossima vittima sacrificale di un sistema vergognoso che sta degenerando prendere o lasciare sotto gli occhi assenti degli astanti. Complimenti a tutti!

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