Il Pisa Siamo Noi

Perchè Perugia è Perugia

Perchè Perugia è Perugia!!

Riprendiamo queste parole dette dal ex D.G. Scarpelloni, il giorno che insieme all’ex Presidente Nerazzurro Leonardo Covarelli, lasciarono Pisa per accasarsi nel capoluogo Umbro .Nessuno pensava che anche li, nella città natale, “che niente a che vedere con Pisa” , il nostro “caro” presidente avrebbe commesso altri errori come quelli che ci hanno portato a disputare un campionato di serie D , dopo aver sfiorato la serie A.

Ma andiamo a vedere bene cosa sta succedendo.

Dal sito Unbrialeft.it arriva la notizia di un istanza di fallimento per il Signor Leonardo Covarelli da parte di Lo Sole.

“Nessuna comunicazione è pervenuta dalle autorità competenti”. E’ uno dei passaggi del brevissimo comunicato con cui il Perugia Calcio risponde a quelle che vengono chiamate “indiscrezioni” riguardanti l’istanza di fallimento contro la società perugina presentata da un’immobiliarista romano e depositata all’Ufficio fallimentare del tribunale di Perugia il 16 febbraio scorso. L’immobiliarista Lucio Lo Sole è rappresentato da Anna Dean del foro di Perugia e dall’avvocato romano Annalisa Giacchino.

Contattata da Umbrialeft l’avvocato Giacchino si chiude nel più stretto riserbo ma sostanzialmente conferma che i documenti circolati ieri all’ora di pranzo non sono una patacca realizzata col Photoshop: “Io per motivi di privacy non posso dirle nulla – dice la Giacchino ad Umbrialeft – ma se ha già i documenti in mano credo non abbia bisogno di ulteriori conferme”. Di questa strana storia infatti c’è da raccontare anche il come questi documenti sono circolati domenica.

Mentre la maggior parte degli utenti del Muro di Ac-Perugia.com (il sito più seguito dei tifosi del Perugia) si preparava per andare al Curi a seguire Perugia-Lumezzane (poi finita con la vittoria dei bresciani), un nuovo utente si registra sulla bacheca del sito. Si firma “Patrizio di Roma” e comincia a parlare di una fantomatica istanza di fallimento depositata al tribunale di Perugia. Il solito buontempone in vena di scherzi? Manco per idea.

Tanto per dimostrare che quello che dice non è una fregnaccia comincia ad inviare tramite mail un ordine a comparire (il 4 maggio prossimo alle 9) firmato dal giudice Umberto Rana e datato 8 marzo 2010. Il sospetto che si tratti di una patacca però rimane: il documento è infatti un modulo prestampato che può essere modificato a piacimento con un programma di fotoritocco. Apporre le scritte “Perugia Calcio Srl” e “Lucio Lo Sole” è un giochino da ragazzi. E allora “Patrizio” si spinge oltre e comincia a diffondere l’istanza di fallimento vero e propria.

Non tutta però, solo le prime due pagine: la parte più “gustosa”, ossia quella in cui si racconta il perché l’immobiliarista romano Lo Sole rivuole indietro 14 milioni e 150mila euro, non c’è. “Tra le parti in epigrafe – si legge nell’istanza – sono intercorsi complessi rapporti economici finalizzati ad operazioni di trasferimento azioni e/o quote”. Di più per il momento non è dato sapere.

Secondo alcune indiscrezioni quei 14 milioni sarebbero stati dati da Lo Sole a Covarelli tra l’estate 2008 (il periodo in cui Covarelli rilevò la società da Silvestrini) fino a poche settimane fa. Sempre secondo le indiscrezioni riportate da La Nazione Lo Sole era pronto a rilevare il Perugia ma Covarelli avrebbe sempre negato tale possibilità. “Noi – dice Lo Sole a La Nazione – siamo sempre disponibili ad una transazione, anche a rilevare come contropartita il Perugia, per sanare in parte questo robusto debito”. Nell’istanza di fallimento alcuni oggi vedevano come una forzatura da parte di Lo Sole, un modo per “convincere” Covarelli alla cessione.

Tra l’altro non è la prima volta che le strade dei due si incrociano. Durante gli ultimi e tribolatissimi mesi del Pisa Calcio (poi fallito), una delle cordate accreditate per il salvataggio della società era proprio quella formata da Lo Sole. Alla fine però non se ne fece nulla e l’unica corda che rimase fu quella che finì per impiccare un centinaio d’anni di storia del Pisa Calcio. Che ora gioca il campionato di serie D. L’interregionale.

Oggi sulla Nazione Umbra esce questa intervista a Lo Sole:

Perugia, 23 marzo 2010 – Ricordate i “furbetti del quartierino” di qualche anno fa? Quei palazzinari romani che tentavano le scalate a destra e a manca? La storia di queste ore sembra avere tante similitudini: un giro vorticoso di milioni di euro, di assegni protestati, di garanzie fasulle, di banche che si espongono e che poi vogliono rientrare. Ma soprattutto con personaggi del tipo: voglio ma non posso, ma voglio… Di mezzo Leonardo Covarelli, qualche anno fa astro nascente della finanza e del mondo immobiliare, attuale presidente del Perugia, e altri imprenditori. Come Lucio Lo Sole, che appena cinque anni, si inventò, da buon mecenate, l’Antica Libreria Romana, in via dei Prefetti, a Roma. Un fiore all’occhiello nella carriera imprenditoriale. E adesso questa storia. Deciderà il Giudice.

“Mi ha rovinato”. Lucio Lo Sole, romano, ha sessanta anni, una lunga carriera di imprenditore fornendo servizi a ospedali e alberghi. Aveva una solida credibilità negli ambienti della capitale. Poi l’incontro con Leonardo Covarelli, nel luglio del 2008. “L’avevo conosciuto una decina d’anni fa, c’era stata una compravendita di appartamenti e tutto era andato liscio – racconta Lo Sole -. Poi un paio d’anni fa ero in ospedale, ero anche in fin di vita, e arrivò con alcuni direttori di banche chiedendomi una cortesia: di prestargli dei soldi, garantendomi che avrebbe ripianato tutto. Detti le garanzie alle banche in modo che gli venissero dati i soldi. Tanti, quasi 16 milioni di euro. Che fesso…”.

E poi cosa accadde?

“Mi aveva dato degli assegni in garanzia, poi tutti protestati. Io avevo garantito con tanti dei miei immobili, anche dei miei familiari. Da mesi la situazione è precipitata e le conseguenze le ho avute anche a livello familiare”.

Ma come si fa a prestare tanti soldi? 14-16 milioni hanno la coda lunga…

“Veniva in ospedale con figure di primo piano di istituti bancari e mi sono fidato. La MB banca di Milano, con la Banca di Bientina che adesso è sotto commissariamento proprio per i giochetti del signor Covarelli. Io l’ho fatto senza scopo di lucro: non ho mai prestato i soldi a nessuno in vita mia, so com’è il mondo degli usurai e io non l’ho mai fatto. Ho 60 anni, quasi in pensione e volevo vivere in pace. Diceva che avrebbe sistemato tutto e mi sono fidato. Tra l’altro l’altra sera mi ha telefonato un altro industriale toscano: anche a lui deve restituire 2,3 milioni e anche lui mi ha preannunciato che attiverà la richiesta per la procedura di fallimento”.

Adesso che può succedere?

“Ho chiesto l’istanza di fallimento per lui e per suo suocero (Dino De Megni, ndr). Io non gli ho prestato i soldi per avere nè la MAS e nè il Perugia calcio. Ho ipotecato tutto quello che avevo e adesso mi ritrovo così. Deciderà il giudice. In Tribunale hanno tutta la documentazione: è un lunga storia che non posso descriverle per intero”.

Ora quali sono le sue attività?

“Sto cercando di risollevarmi. Ho riaperto un consorzio fornendo servizi. Ma quel signore mi ha rovinato”.

Ha mai pensato seriamente di rilevare il Perugia per attenuare questa situazione?

“Il Perugia non mi è mai interessato. Io devo recuperare almeno in parte queste perdite, ero disposto anche a transare al 50 per cento, purchè lui si accollasse i problemi con le banche che mi ha scaricato addosso. Ma quel signore non voglio più vederlo e nemmeno passerò più da quelle parti”.

Fonte La Nazione

La storia si ripete, lo scorso anno , i tifosi Nerazzurri dopo una dura battaglia per la salvezza del campionato e poi della Società si sono dovuti arrendere . Ma come si è visto Pisa non muore mai e grazie a tutti che ora siamo di nuovo a lottare per tornare a riprenderci la nostra categoria. Una categoria che ci appartiene e  questa volta non lasceremo che qualche avventuriero ci porti via. Il pensiero va hai tifosi del Perugia che dopo tante sofferenze , dovranno affrontare un estate caldissimma con un esito già visto.

Ora lasciamo spazio alle vostre considerazioni. Vi chiediamo come sempre di lasciare commenti , senza insulti e offese !

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2 Comments

  1. franco C.

    24/03/2010 at 17:44

    Non riesco a credere che uno firmi per 14, 15 o 16 milioni di euro per garantire una cifra che neppure sembra disporre a Covarelli.
    Non credo a Covarelli, credo ancor meno a Lo Sole.

  2. Roberto D.M.

    23/03/2010 at 16:17

    La caduta a piombo nella serie D..ilettanti che è capitata al Pisa, di certo non è da augurare a nessun’altra tifoseria perchè sappiamo bene quanto è costato a noi.
    Ma se è tutto vero ciò che sto leggendo e che è stato pubblicato e ufficializzato sui giornali, quel signore, nostro ex Presidente , incredibilmente,sta causando guai anche nella squadra della sua città .
    Io, come tutti,aspetto e seguo l’evoluzione di questi fatti . Poi, se veramente ci sarà un altro fallimento con retocessione tipo Pisa, pur dispiacente come detto per itifosi coinvolti, mi appello al famoso detto “”mors tua vita mea”” e cioè oltre all’eliminato Potenza dal girone B della Prima Divisione, se ci fosse anche l’esclusione di questa squadra, noi, ma ad occhi chiusi, potremmo stare alla finestra e sognando campionati superiori.

    Forza Pisa ,vinciamo matematicamente questo girone che è ciò che adesso ci preme di più, manca poco ormai, poi vediamo se ci saranno ulteriori promozioni sulla carta, ma per adesso non ci pensiamo.

    Saluti e a Sabato al partitone dell’Arena.

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