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Pisa Reggiana : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Tocca all’ultimo arrivato salvare il Pisa dalla sconfitta casalinga contro una coriacea Reggiana, al termine di un match dai due volti che ha visto i neroazzurri faticare tantissimo nella prima frazione di gioco per poi giocare una ripresa gagliarda culminata in un assalto finale al calor bianco che per poco non regala la vittoria ai padroni di casa. Fra errori marchiani e giocate d’autore arriva alla fine un pareggio da non disdegnare, nella speranza che possa essere interpretato come l’ennesimo mattoncino di crescita di un percorso finora lento e tortuoso.

ANNO NUOVO PISA VECCHIO (ALMENO TATTICAMENTE …). Non rinuncia al solito 4-2-3-1 mister Alberto Aquilani che conferma in toto la linea difensiva vista negli ultimi match del 2023, rilancia Nagy dal primo minuto al fianco di Marin in mezzo al campo e rinuncia inizialmente ad Arena e D’Alessandro, optando per una linea di trequartisti composta da Lisandru Tramoni, Valoti e Moreo che agiscono alle spalle di Mlakar. Confermata la posizione del calciatore sloveno come centravanti di riferimento, ruolo ricoperto con successo per larghi tratti della gara contro l’Ascoli, mentre il gigante ex Brescia funge un po’ a sorpresa da attaccante esterno di sinistra.

UNA MEZZA RIVOLUZIONE IN CASA REGGIANA. Dall’altra parte mister Alessandro Nesta rimescola decisamente le carte rispetto a quelle che erano le indicazioni della vigilia : 3-4-2-1 che si trasforma in un 5-2-2-1 in fase di non possesso grazie al sacrificio sulle corsie laterali di Fiamozzi e sinistra e di Portanova a destra, ma soprattutto non sono della contesa Girma e Crnigoj sostituiti alle spalle di Gondo da Antiste e da Melegoni. Panchina anche per Paolo Rozzio, capitano del Pisa di Rino Gattuso che salì in serie B dopo l’indimenticabile finale play off contro il Foggia.

ANCORA UNA VOLTA L’INIZIO PER I NEROAZZURRI E’ IN SALITA. Anno nuovo Pisa vecchio anche per quel che concerne le cattive abitudini, purtroppo. Partono con il freno a mano tirato i padroni di casa, ne approfitta prontamente la Reggiana che con una mezza ripartenza trova Barbieri assolutamente fuori posizione su Melegoni, Caracciolo è in ritardo nella chiusura e per il numero 72 ospite è fin troppo facile aggiustarsi il pallone e spedirlo all’incrocio dei pali con una precisa conclusione a giro dal vertice destro dell’area di rigore neroazzurra. Fase difensiva assolutamente rivedibile quella del Pisa, ancora una volta sotto nel punteggio all’alba della partita.

UN CALCIO DI RIGORE (SACROSANTO) TROVATO NELLA CENERE. Al netto di una reazione tutt’altro che veemente stavolta l’episodio arride ai colori neroazzurri : il colpo di testa di Mlakar su cross con il contagiri di Esteves trova un braccio malandrino di Sampirisi tanto evidente da portare il signor Zufferli a decretare il calcio di rigore in favore dei padroni di casa anche senza il suggerimento del VAR. Dal dischetto va Valoti che è glaciale nello spiazzare Bardi e nel siglare così il settimo goal in maglia neroazzurra in questo campionato ; dovrebbe essere l’eventualità che mette le ali ai piedi a capitan Caracciolo e compagni, ed invece per l’intera prima frazione di gioco la porta granata non dovrà più correre un rischio degno di tale nome.

IL POMERIGGIO DA INCUBO DI NICOLAS. Ad onor del vero anche la Reggiana non maramaldeggia di certo in mezzo al campo, rendendosi pericolosa soltanto con un filtrante geniale di Kabashi che premia il taglio di Portanova che si ritrova tutto solo davanti a Nicolas graziato dal lob fuori misura del numero 90 ospite. Ma dove non arrivano gli attaccanti granata arriva il portiere brasiliano, protagonista di un’uscita suicida sul calcio di punizione senza pretesa alcuna di Kabashi che inaspettatamente diventa un assist perfetto per la testa di Antiste che da zero metri ringrazia e porta di nuovo in vantaggio i suoi. Pisa frastornato ed incapace di costruire alcunché negli ultimi sedici metri, Reggiana che controlla partita e risultato senza patemi e che al tramonto del primo tempo troverebbe pure il terzo goal quando Nicolas ancora una volta padella l’uscita e consegna il pallone a Gondo che la mette dentro nella porta rimasta sguarnita, ma il signor Serra al VAR ravvisa un tocco di mano dell’attaccante ospite – ad onor del vero assolutamente veniale e totalmente involontario … – ed il goal viene così annullato. Neroazzurri graziati nella circostanza, rientrare negli spogliatoi con un doppio svantaggio sul groppone sarebbe stato un fardello quasi impossibile da sopportare.

SI RIPARTE CON TRE VOLTI NUOVI IN CASA NEROAZZURRA. Impossibile per mister Aquilani essere soddisfatto dopo un primo tempo così, lo testimoniano le tre sostituzioni decise nell’intervallo con Arena, D’Alessandro e Calabresi che sostituiscono Valoti, Barbieri e Nagy e che permettono al Pisa di passare ad una sorta di 3-4-2-1 con Esteves che ricopre l’inedito ruolo di interno di centrocampo al fianco di Marin. Sembrano essere entrati in campo con un altro piglio i padroni di casa, certamente rinvigoriti dai tre cambi : Arena inizia a dar fastidio fra le linee della Reggiana, Calabresi è un treno sulla corsia di destra e altrettanto fa D’Alessandro sulla fascia mancina : finalmente il meccanismo difensivo della Reggiana viene messo a dura prova, ed iniziano a fioccare occasioni da rete interessanti dalle parti di Bardi.

IL PISA ATTACCA MA NON SFONDA, BARDI PARA TUTTO. Dopo un primo tempo vissuto da spettatore non pagante l’estremo difensore della Reggiana inizia a vedere maglie neroazzurre che arrivano da tutte le parti, e come capitato nella gara di andata il portiere livornese alza il muro e si erge ad assoluto protagonista della contesa. Nell’ordine : mette i pugni sulla rasoiata mancina di D’Alessandro, respinge da campione il diagonale da distanza ravvicinata di Calabresi, è attento sulla conclusione violenta ma troppo centrale di Esteves ; nel mezzo c’è pure la conclusione di prima intenzione di Moreo che manda la sfera di poco sul fondo. Non è stilisticamente ineccepibile la manovra offensiva dei padroni di casa, ma ha il merito di far rintanare la Reggiana nella propria metà campo, anche se il goal sembra rimanere un miraggio per i neroazzurri, come troppe volte accaduto nel corso del girone di andata.

BONFANTI, CHE ESORDIO ! TORREGROSSA, CHE ASSIST ! Le mosse della disperazione di mister Aquilani sono l’ultimo arrivato Bonfanti (fuori Moreo) e una decina di minuti più tardi il redivivo Torregrossa (fuori un nervoso Lisandru Tramoni mai capace di saltare l’uomo e di creare così la superiorità numerica in fase di attacco). E sono mosse che pagano immediatamente : il primo pallone toccato da Torregrossa è un assist con il contagiri che premia il perfetto inserimento di Bonfanti che solo davanti a Bardi scegli la precisione piuttosto che la potenza e fa passare la sfera sotto le gambe dell’estremo difensore granata proteso in uscita disperata. Esordio in maglia neroazzurra da sogno per l’ex Modena, che rischia addirittura di far esplodere l’Arena Garibaldi quando si esibisce in uno stop e tiro da applausi – una giocata da centravanti vero, finalmente ! – sulla quale Bardi non si lascia cogliere impreparato.

UN PUNTO DA CAPITALIZZARE AL MEGLIO NELLE PROSSIME PARTITE. Nonostante un assalto finale anche veemente, fatto più con la forza dei nervi che con la lucidità delle idee, il Pisa si deve accontentare di iniziare l’anno nuovo con un pareggio casalingo che forse è moneta giusta al termine di una gara dai due volti che è vissuta su un primo tempo assolutamente deficitario e su una ripresa molto più convincente. Le tre sostituzione decise da mister Aquilani durante l’intervallo sembrano essere una bocciatura del modo in cui è stata interpretata la prima frazione di gioco, con alcuni giocatori francamente sottotono che sono stati ben rimpiazzati dai vari D’Alessandro, Arena e Calabresi che hanno subito dato tutt’altro piglio alla squadra neroazzurra. Per certi versi logico il goal del pareggio, anche se è dovuto entrare l’ultimo arrivato che di mestiere fa il centravanti, il finalizzatore, l’uomo d’area di rigore, ovvero tutto quello che è mancato al Pisa nel corso del girone di andata ; ad onor del vero è dovuto entrare pure un Torregrossa ancora lontano dalla forma fisica migliore ma comunque in grado di disegnare un assist che da solo vale il prezzo del biglietto. Con le squadre della bassa classifica uscite praticamente tutte sconfitte dai rispettivi match di giornata il punto conquistato contro la Reggiana non è assolutamente da disprezzare ; a patto però di capitalizzarlo al meglio nelle prossime partite, a cominciare dalla trasferta di Lecco della prossima settimana, perché vincere contro i manzoniani vorrebbe dire mettersi a distanza di sicurezza dalla zona rossa della classifica. E a patto ovviamente di ripartire dal Pisa visto nella ripresa, perché quello che ha mal interpretato la prima frazione di gioco assomiglia terribilmente a quel Pisa che speravo con tutto il cuore fosse rimasto intrappolato nell’anno appena conclusosi …

H2o

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