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Bari Pisa : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Un Pisa dai due volti conquista un punto al “San Nicola” al cospetto di un Bari ferito ma non ancora domo ; i neroazzurri giocano un ottimo primo tempo ma non riescono a mettere in ghiaccio il risultato patendo poi il ritorno dei padroni di casa nella ripresa e pagando a caro prezzo un calcio di rigore assai dubbio concesso ai galletti dal “solito” signor Pezzuto. Adesso c’è da affrontare il Catanzaro all’Arena Garibaldi per continuare a tenere vivo il sogno play off.

MISTER AQUILANI SCEGLIE LA DIFESA A QUATTRO. Poche sorprese in casa neroazzurra per quelli che sono gli interpreti inizialmente scelti da mister Alberto Aquilani ma la variazione importante è a livello tattico con il ritorno alla difesa a quattro e quindi con gli ospiti schierati con il 4-2-3-1 che vede Valoti impegnato nella doppia fase fra trequarti e linea mediana e con Barbieri schierato nel ruolo di terzino sinistro. C’è Hermannsson e non Canestrelli al fianco di Caracciolo mentre Moreo viene preferito a Bonfanti per fungere da centravanti, supportato da D’Alessandro e da Arena.

E’ UN BARI A TRAZIONE ANTERIORE. Mister Federico Giampaolo – quarto allenatore stagionale dei galletti – sceglie di giocarsela a viso aperto e schiera il Bari con un 4-2-3-1 a chiara vocazione offensiva, con Puscas centravanti ed una batteria di trequartisti composta da Sibilli, Morachioli e Kallon ; tutti in campo gli ex neroazzurri, con Benali a far compagnia a Maita sulla mediana mentre in difesa ritorna capitan Di Cesare a far coppia con Vicari.

SUBITO IL LAMPO DI CALABRESI. Dopo le trasferte negative di Como e Brescia ci si interrogava sull’approccio che avrebbe avuto il Pisa al “San Nicola” ed invece l’avvio di gara dei neroazzurri è al fulmicotone : Arena difende un bel pallone e lo scarica sulla corsia mancina da dove Barbieri lascia partire un cross a rimorchio che raggiunge l’accorrente Calabresi il quale lascia partire dai venti metri una bordata di prima intenzione che manda la sfera ad incastonarsi all’incrocio dei pali dove Brenno non può proprio arrivare. Gioca bene il Pisa al cospetto di un avversario che appare intimorito e con le idee assai confuse e che soprattutto vede i fantasmi dopo i soli due punti raccolti nelle ultime otto gare disputare, nell’economia di una classifica assolutamente deficitaria.

I NEROAZZURRI NON LA CHIUDONO. Il torto di capitan Caracciolo e compagni è quello di non chiudere anzitempo la contesa e di permettere al Bari di restare in partita, nonostante i galletti fatichino non poco a farsi pericolosi dalle parti di Nicolas con Puscas troppo solo e con Sibilli e compagni che girano troppo lontani dall’area di rigore neroazzurra. Oltretutto si aprono spazi invitanti per le ripartenze di Arena e D’Alessandro ai quali però manca sempre la giocata risolutiva negli ultimi sedici metri, tant’è che l’unico vero brivido lo regala Brenno che pasticcia su una puntata senza troppo pretese di Moreo e per poco non combina una frittata incredibile, con il pallone che termina sul fondo per una questione di centimetri. Dall’altra parte da segnalare soltanto un destro a giro di Sibilli che da buona posizione non riesce ad inquadrare il bersaglio grosso.

IL BARI CARICA, IL PISA RINCULA. La ripresa inizia con i padroni di casa che iniziano caricando a testa bassa un Pisa che arretra il proprio baricentro sul terreno di gioco e che a differenza di quanto capitava in precedenza non riesce più ad uscire palla al piede dalla propria metà campo ; nonostante le idee offensive degli avanti biancorossi non siano delle più lucide e gli attacchi siano sovente assai confusionari ci vuole un miracolo di Nicolas per negare a Sibilli il goal dell’ex, con il buon Peppe che era stato bravissimo a deviare sotto misura il cross lasciato partire dalla corsia di destra da un Kallon che inizia a dare più di un grattacapo a Barbieri.

IL PENALTY DELLA DISCORDIA. Alla fine della fiera serve un calcio di rigore al Bari per riequilibrare il risultato. Il signor Pezzuto punisce un tocco di mano di Calabresi in area di rigore neroazzurra, con l’ex Lecce che pressato veementemente da Puscas sembra prima calciare il pallone che poi gli finisce sul braccio ; la dinamica non è chiara ed il signor Di Martino al VAR richiama il collega che dopo una lunga review al monitor posto a bordo campo decide di confermare comunque la propria decisione iniziale e di decretare il calcio di rigore in favore dei padroni di casa. Dal dischetto si presenta Puscas che spiazza Nicolas e regala ai quindicimila del “San Nicola” la speranza di ribaltarla e di conquistare tre punti fondamentali nella lotta per il mantenimento della categoria.

SAN NICOLAS. Mister Aquilani prova a dare nuova linfa alla propria squadra gettando nella mischia Canestrelli, Matteo Tramoni, Veloso e Tourè in luogo di un Hermannsson acciaccato, di un Arena esausto, di un Esteves affaticato e di un Valoti in ombra ; dall’altra parte mister Giampaolo cambia le proprie bocche da fuoco preferendo Aramu, Nasti e Achik a Morachioli, Puscas e Kallon ma senza stravolgere il proprio scacchiere tattico con le sostituzioni. Il risultato è che un contropiede fulmineo dei padroni di casa mette Nasti nelle migliori condizioni possibili per battere a rete ma Nicolas è decisivo nell’intercettare il diagonale dell’ex Cosenza, con Caracciolo che poi è altrettanto bravo ad anticipare all’altezza della linea di porta l’accorrente Achik che già pregustava il più facile dei tap-in.

PARI E PATTA AL “SAN NICOLA”. Nonostante gli ingressi di Beruatto da una parte e di Bellomo dall’altra – fuori Calabresi e Maita – e nonostante i sei minuti di recupero concessi dal signor Pezzuto – davvero pochi considerando quanto è stato fermo il gioco nel corso della ripresa – non succede praticamente più nulla, ad eccezione di un diagonale velenoso di Touré accompagnato in corner da Brenno. Finisce con un punto per parte che serve poco al Bari e che forse fa più comodo al Pisa nell’economia di una giornata di campionato caratterizzata dai tanti pareggi che lasciano le distanza in classifica assolutamente invariate. Adesso c’è il match casalingo contro il Catanzaro da preparare al meglio per continuare a tenere più vivo che mai il sogno play off, con la consapevolezza che i neroazzurri possono mettere a referto prestazioni importanti come quella andata in scena nel primo tempo del “San Nicola”. E con la certezza che coloro che in questo momento sopravanzano capitan Caracciolo e compagni in classifica non sono certo dei fenomeni.

H2o

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