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Pisa Ascoli : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Doveva soltanto vincere il Pisa contro l’Ascoli e contro l’Ascoli il Pisa vince : basta il lampo di Mlakar a decidere un match sporco e sostanzialmente equilibrato, un bel goal per il calciatore sloveno che regala ai neroazzurri tre punti fondamentali che migliorano una classifica che si era fatta preoccupante dopo le ultime due sconfitte rimediate a Catanzaro ed a Palermo. E adesso sotto con la Ternana, per chiudere il 2023 – ed il girone di andata – nella maniera migliore possibile.

SI INIZIA SECONDO QUELLE CHE ERANO LE INDICAZIONI DELLA VIGILIA. Non c’è spazio per la pretattica, né da una parte né dall’altra. Mister Alberto Aquilani conferma il 4-2-3-1 delle ultime partite, ritrova Canestrelli al centro della difesa ad affiancare capitan Caracciolo, dà una maglia da titolare a Nagy e si gioca la carta Mlakar sulla linea dei trequartisti con Moreo centravanti di riferimento ; anche mister Fabrizio Castori non si inventa alcunché rispetto a quelle che erano le sensazioni della vigilia, confermando nel solito 3-5-2 gli uomini che una settimana fa avevano battuto il Catanzaro con Adjapong e Gnahoré scelti per sostituire gli squalificati Bellusci e Di Tacchio.

UN MATCH BLOCCATO (DALLA PAURA DI PERDERE ?). C’è davvero poco spazio per lo spettacolo sul prato dell’Arena Garibaldi : da una parte la difesa ferrea e la gran densità a centrocampo dei bianconeri ospiti, dall’altra il solito possesso palla prolungato dei padroni di casa che a conti fatti si dimostra assolutamente sterile di fronte al meccanismo difensivo messo in piedi da mister Castori. Neanche la mossa di scegliere Mlakar quale centravanti, con Moreo spostato largo sulla corsia di sinistra, sortisce gli effetti sperati in casa neroazzurra : di occasioni da goal degne di tale qualifica non se ne contano sui taccuini dei cronisti, ed il pubblico di casa inizia a spazientirsi come dimostrano i fischi che piovono dalla tribuna e dalla gradinata. Ma appare evidente come l’importanza della posta in palio – e con ogni probabilità la paura di perdere contro una diretta concorrente per la salvezza – blocchi le gambe dei ventidue contendenti.

IL MIRACOLO DI NICOLAS E LA SAETTA DI MLAKAR. In una contesa che corre sui binari dell’equilibrio i due episodi più importanti dei primi quarantacinque minuti di gioco arridono (finalmente) ai colori neroazzurri ed alla fine della fiera saranno i due episodi che decideranno la contesa in favore dei padroni di casa. Prima tocca a Nicolas dimenticare immediatamente l’errore commesso sabato scorso contro il Palermo quando vola a togliere dall’incrocio dei pali il calcio di punizione dai venti metri dello spauracchio della vigilia Pedro Mendes, unica occasione capitata all’attaccante portoghese per il resto cancellato dalla contesa da un Canestrelli in versione Franz Beckenbauer. Poi al tramonto del primo tempo la gran giocata di Mlakar, che al termine di un’azione insistita iniziata da Valoti e perfezionata da Moreo si inventa un destro a giro imparabile per Viviano ; primo goal in maglia neroazzurra per l’attaccante sloveno che sceglie forse il momento migliore possibile per sbloccarsi dal punto di vista realizzativo.

L’ASCOLI NON PUNGE, IL PISA GESTISCE PARTITA E RISULTATO. Fra squalifiche ed infortuni ha davvero poco mister Castori in panchina per provare a cambiare il corso degli eventi ; anche nella ripresa gli ospiti provano a metterla sul piano fisico e sulla riconquista delle seconde palle, ma si trovano di fronte un avversario che si dimentica il fioretto negli spogliatoi ed è bravo a ribattere colpo su colpo in ogni zona di campo concedendo praticamente niente all’Ascoli e provando di tanto in tanto a chiuderla in contropiede. Ma come sempre gli attaccanti neroazzurri sono desaparecidos in area di rigore ospite, ed un paio di ottime giocate di D’Alessandro e Barbieri sono vanificate da un Moreo che ha dimenticato come si fa il centravanti, cosicché la contesa resta in equilibrio fino alla fine.

MISTER CASTORI GETTA NELLA MISCHIA I GIOVANISSIMI, MISTER AQUILANI SI METTE A SPECCHIO. Stavolta la girandola delle sostituzioni non scombina il piano gara dei padroni di casa, con l’Ascoli che si affida via via ai più giovani della compagnia quali D’Uffizi (classe 2004) e Silvestri (classe 2005) nella speranza di trovare una situazione di gioco anche sporca nella quale trovare il goal del pareggio. Mister Aquilani invece decide di finire la partita con la difesa a tre inserendo Hermannsson al posto di Moreo, con Masucci gettato nella mischia in luogo di un esausto D’Alessandro che va ad affiancare Mlakar in attacco in quello che diventa un 3-5-1-1 ; in precedenza era entrato pure Piccinini per un Valoti vittima di crampi.

SI RIVEDE TOURE’. Alla fine della fiera l’Ascoli nella ripresa è tutto nella rasoiata di Bayeye dalla media distanza che manda la sfera a colpire il palo esterno alla sinistra di Nicolas, forse troppo poco per sperare di ottenere il punto del pareggio ; anche perché il Pisa gestisce bene partita e risultato fino al triplice fischio del signor Sozza, con la ciliegina sulla torta del rientro in campo di Touré (fuori Mlakar) che riesce a regalare chili e centimetri alla causa neroazzurra nei sei minuti di recupero nei quali alla fine della fiera non succede praticamente nulla. Ma bastano pochi palloni ben gestiti dal buon Idrissa per far capire a tutti – se mai ce ne fosse stato davvero bisogno – quanto la sua lunga assenza sia pesata nell’economia del girone di andata disputato da capitan Caracciolo e compagni.

TRE PUNTI DI PLATINO CHE REGALANO A TUTTI UN NATALE UN PO’ PIU’ SERENO. Arriva quindi una vittoria dall’enorme peso specifico, vuoi perché ottenuta contro una diretta concorrente per il mantenimento della categoria, vuoi perché conquistata in un momento assai delicato della stagione, vuoi perché la classifica iniziava a fare davvero paura. Nell’economia di una stagione ci sono partite che vanno vinte, punto, ed il Pisa lo ha fatto, pur senza brillare e con il minimo sforzo, ma ad onor del vero concedendo pochissimo all’avversario e gestendo con maturità il vantaggio per tutto il secondo tempo. Un successo che permette a tutto l’ambiente di trascorrere un Natale con il sorriso ma che soprattutto consente alla squadra di preparare con maggior tranquillità la delicata trasferta di Terni del giorno di Santo Stefano, altro scontro diretto che potrebbe consentire ai neroazzurri di distanziarsi ulteriormente dalla zona rossa della classifica. Con il mercato di gennaio ormai alle porte e con la concreta possibilità di rafforzare il gruppo di lavoro fare punti anche al “Liberati” sarebbe il miglior viatico possibile in vista di un 2024 che tutti noi speriamo essere meno avaro di soddisfazioni per il calcio pisano rispetto ad un 2023 iniziato male con la sconfitta casalinga patita contro il Cittadella ma che potrebbe riservare nella coda un po’ di zucchero per tutti coloro che amano i colori neroazzurri. Nell’attesa, auguri di buon Natale a tutti.

 

H2o

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