Il Pisa Siamo Noi

Ir Pisa Visto da Sedè

Dopo la vittoria contro il Rovigo , non può mancare il Commento in vernacolo Pisano del grande Cassisa. Rovigo punito dal Carpa

Settimana allucinante, ner mezzo a dù traslochi
cor pennello della tinta sempre in mano,
la domenìa mi prendo un par d’ore di pausa per andammi a vede’ ‘r pisa.
Tempo di dammi una sgromata
e di strusciammi ammodino per vede’ di levammi tutti i pallini bianchi dalla ghigna,
mi metto a rufolà nelli scatoloni …
oddove minchia l’hai messo ‘r piumino der pisa deh !!
sonasega io … se ‘un lo sai te !!
propio vando ci stavo per stiaccià ‘r moccolo
m’appare da drento a uno scatolone ‘r mì piumino bianco !!
Ovvai … ora posso anche andà.
Parto una mezz’ora prima perchè oggi all’arena c’è la rai a riprende’ pisa-rovigo,
dice si gioa alle due per “esigenze televisive”
questa ‘un la ‘apisco : quali saranno mai vest’esigenze ??
‘r cameramen viene da roma e c’ha da esse’ a casa per cena ? … boh !?
ammè ‘un mi par vero ave’ smesso d’imbiancà mezz’ora prima.
Ar tocco davanti ai baracchini ci stiocco ‘r solito oddogghe pieno zeppo di senape
e ‘r mì birrino.
Ir cielo è grigio e con dei be’ nuvoloni …
speriamo ‘un piova … ma pòle anche piove’ tanto ormai ‘un sento più nulla
e se m’ammalo vorrà dì che farò finì di tinge’ varchedun’antro !
Finito l’oddogghe m’entra ner naso l’odorino dei bomboloni der mì amìo giovanni,
oimmei … bisonnia ‘e ne mangi uno sennò mi restano nella ‘iorba tutto ‘r giorno !
Gabri m’accompagna ma dice che ‘r bombolone pieno zeppo è da diozzi,
a dì la verità è una bella legnata perdavvero, sicchè si ripiega sur un ber fratino.
Bono de … còlla bocca piena di zucchero paio peggio der mì filliolo !
Ah bene … ora ci sarebbe stato bene un ber borghetti,
ma quello ‘un si trova … tutto … ma ‘r borghetti no …
Sarà mellio entrà ?
Sarà la giornata un pò bigia, sarà che la gente è sempre a tavola, sarà la televisione,
sarà quer che sarà … ma lo stadio mi pare un pò vòtino …
‘r Paradossi ar migrofano riòrda ‘r caro Beppe,
storìo tifoso e perzonaggio pisano,
scomparzo in maniera assurda dopo esse’ stato operato ar menisco …
lo ‘onoscevano tutti e lo stadio s’arza in piedi a battegli le mani,
mentre la norde espone uno striscione : ciao beppone !

Entrano le squadre in campo :
‘r pisa in nerazzurro,
‘r rovigo còlla seònda mallia der pisa, vella bianca che ‘un sa d’una sega …
questa mi mancava … anche questa è roba da serie D !
Cuoghi manda in campo gli stessi di domenìa scorza con Lanni in porta,
solita impenetrabile difesa a tre con Ton Guzzo Bizzotto,
a centroampo ‘r capitano Vagnati e ‘r mastino, pirata, ringhio, berva Caleri,
con Gagliardi e Laezza larghi sulle fasce
e Chiesino dreto alle punte Francesconi Carparelli.
Inizia la partita e la norde prosegue lo sciopero der tifo per i primi varantacinque menuti.
Nei primi dieci minuti ‘r pisa va subito vicino ar gò con chiesa e carparelli,
sulle fasce i bimbi viaggiano e mettano dei bei palloni drento.
Ar ventesimo ‘r carpa e lo sparviero scambiano al limite dell’area
e un difensore sdraia ir nostro numero dieci :
batte lui e segna un gran gò mentre portiere e difenzore imbambolati vedono la palla in rete.
Artra roba, artra categoria …
lo stadio esurta e ‘r carpa ‘orre olla mallia nerazzurra tirata su a fà vede’ quella sotto :
mallietta nera della ‘urva norde … fa ‘r giro dello stadio còlla gente che urla !
Grande Carpa … vant’era che ‘un si vedeva un ber gò su punizione.
Unazzero per noi,
la squadra insiste a spinge’
e in un antro paio d’occasioni ‘apitate a Vagnati si va vicino ar raddoppio.
La gente si diverte
e un paio di vorte i cori “pisa pisa pisa” partano da tribuna e gradinata …
‘ome siamo belli …
Fistia dù vòrte l’albitro e mentre vanno nelli spolliatoi,
‘r fenomeno di turno, sabatini, ‘r nove del rovigo, vòle picchià tutti …
oh allora ! …
vesti gioatorini all’arena si sentano ‘ome massimomeridio e volliano fà i gradiatori,
ma ‘un ottengano mìa nulla …
a dì la verità varcheccosa ottengano :
una scarìa di fisti e urlacci dalla gradinata per tutto ‘r seòndo tempo.
Rientrano le squadre dopo ‘r bicchierino di tè …
(ma userà sempre ? … boh !? …
ai mì tempi si beveva bello bollente dar termosse, nei bicchierini di ‘arta
che ti bruciavi le mani e la lingua … io veleno …)
la norde accollie i gioatori cor uno striscione :
raccolte 4572 firme per un’arena alla vecchia maniera.
Vorranno dì quarcheccosa tutte veste firme no ??
e allora vediamo se quarcheduno inizia a senticci da quell’orecchio !
‘r seòndo tempo, margrado ‘r tifo della norde ‘e si fa sentì,
‘r pisa gioa moscino e ‘r rovigo pillia gallo cor fenomeno nervoso sabatini
che in un paio d’occasioni va via a ton : una di testa fòri
e una di piede, para Lanni …
boia ! … ‘ora ‘e ci penzo : Lanni erano tre giornate che ‘un subiva un tiro in porta !
finarmente si diverte a fà una bella parata.
Nient’artro di partiolare a parte un fallo in area su vagnati,
ma ‘r capitano vando è andato in terra ha fatto un tuffo pareva la cagnotto
e l’albitro, che c’aveva da fà vede’ com’è bravo, l’ha ammonito per simulazione.
Cuoghi fa tre sostituzioni nell’urtimi venticinque minuti :
Cantoro per francesconi … grande alberto, ti volliamo sempre in campo,
Ilari per Chiesa stanco morto
e Obodo per il grande Carpa che cor gò di oggi è a dieci !! stendinovéscion per lui !
Finisce la partita,
i gioatori ‘ome sempre partano per mano dalla gradinata, poi norde e tribuna,
a prendessi apprausi, cori e incitamenti.
Caleri tira la maglia in gradinata
(spero ‘un l’abbia tirata a porro che ‘un so perchè seguiva la partita da lì,
sennò si sarebbe potuto anche sfavare eh ?) e urla còll’occhi di fòri, tutta la sua grinta,
poi vezo la norde entra in porta e scòte la rete …
grande bèrva Caleri …
Camilli avrà anche le sù ragioni a dì ‘r contrario,
ma seòndo me Caleri gioa anche per la mallia … non solo per i varini !
La partita è finita, andiamo in pace …
deh … e devo tornà a tinge’ i muri ….
‘un poteva durà un’antra oretta la partita ?
Le squadre dreto a noi vincano tutte,
si resta a più otto e siamo tutti ‘ontenti !
Sottacchittocca !
Tocca ai Russi ? … avvisate i russi di preparassi anche coi berzaglieri stavòrta :
arrivano i pisani eh ? … dove passano loro ‘un ci cresce più l’erba !!
Ma ce l’avranno l’erba lorolì ner campo ?? … bah !?
Gnamo avanti ‘osì bimbi .. sortiamoci alla svèrtaaa !!

sempreforzapisa,
AC.

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3 Comments

  1. antonio cassisa

    05/03/2010 at 21:37

    oh roberto …
    ho finito di tinge’ seddiovòle …
    a provà alla tù moglie ni vien da piange’ … n’hai rovesciato la tinta per le terre !
    la tinta va data su’ muri !!
    grazie dei complimenti a te e al mitìò Massimo.

    a primavera s’organizza una bella cena der pisasiamonoi …

    bonabimbi !!
    sempreforzapisa

  2. massimo da s'emete

    04/03/2010 at 19:32

    ir cassisa è il nostro dante PISANO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Roberto D.M.

    04/03/2010 at 14:01

    O antonio,
    Come ti capisco, pitturare, per me è il massimo dell’impossibile! un c’ho l’estro, schizzo anche se copro tutto anche se becco poca tinta che quasi non inbianco ! Ma ti rendi conto, una volta ho buttato giù dalla scala tutto il bussolo del giallino,che ancora dopo ventanni c’ho da levà qualche macchia! La mi moglie solo al pensiero di vedemmi col grande pennello, ma anche col piccolo, gli vien da piange! Da allora, al massimo posso fa qualche rintocchino, poi stop, la pittura a chi c’ha la pazienza e l’arte di fà.
    Antonio, oramai c’hai la penna col vernacolo drento ,ma dove l’hai trovata questa passione che ci fa tanto sorridere! o ridere! o che tu ce lo dici qualche volta?
    Mi raccomando, se per caso , dopo il trasloco , ti mandano dai Russi, fagli vedé come siamo boni noi a vince, nòòòò! Ma se resti a dipinge, per me va bene uguale, basta che dal Bruno, cantino vittoria.

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