Il Pisa Siamo Noi

IL PRESIDENTISSIMO – Il Ricordo di Romeo a 11 anni dalla Scomparsa

Ricorre oggi 3 Novembre la scomparsa del “Presidentissimo”, patron nerazzurro che dal 1978-’79 e fino al 1993-’94 regalò a tutta la città gioie e dolori sportivi. Chi Vuole lasciare un ricordo dell’ UNICO PRESIDENTE DEL PISA, può farlo commentando questo articolo.Qui di seguito un po’ di storia e di emozioni vissute con il Grande e Inimitabile Romeo Anconetani.

Sotto la guida del ‘grande Romeo’ il Pisa ritrovò la serie A, fece l’altalena con la B, dimenticò la serie C, vinse due Mitropa Cup, arrivò fino alla semifinale della Coppa Italia dove si arrese solo al grande Napoli di Maradona e Careca. Scoprì talenti per il calcio italiano e mondiale, Dunga e Simeone per fare degli esempi, e tentò anche di unire Pisa e Livorno con la pazza idea di una squadra chiamata Pisorno e con stadio da 40mila posti da costruire vicino a San Piero a Grado(Pisa). Sarebbe stato il suo ultimo miracolo sportivo ma questa fusione non trovò mai l’approvazione delle due tifoserie rivali da sempre e il sogno della suo Pisorno sfumò definitivamente un’estate di tanti anni fa quando portò il Pisa a giocare una partita di coppa Italia a Livorno visto che all’Arena Garibaldi di Pisa erano in rifacimento le tribune. In quella serata avvennero scontri tra i tifosi del Livorno e del Pisa e Anconetani capì che il suo progetto non poteva mai prendere corpo.

Ma di Romeo Anconetani, nato a Trieste il 27 ottobre 1922 e morto a Pisa il 3 novembre 1999, infinite sono le storie e le “leggende”. E’ stato un dirigente sportivo e imprenditore italiano.

La sua carriera come dirigente calcistico iniziò dalla squadra di Signa a livello dilettantistico. Successivamente si spostò a Prato negli anni dal 1953 al 1957 quando venne radiato per il sospetto indirizzamento di una gara. Successivamente, nel 1960 Anconetani ricevette una sorta di grazia e venne così riabilitato. Nel 1974 acquista la Lucchese, dove ricopre l’incarico di presidente sino al 1979, anno in cui acquista la società calcistica del Pisa Sporting Club (ora Pisa Calcio), portandola in pochi anni,come detto, dalla serie C alla serie A. Grazie a questa figura, storica per Pisa e per i pisani, la società toscana raggiunse i picchi della sua storia sportiva. Si fece la fama di mangia-allenatori cacciandone 22 in 16 anni.

Il presidentissimo (come veniva chiamato, non solo dai suoi tifosi, ma anche dalla stampa nazionale) era noto per il suo carattere vulcanico e lunatico ma anche per il suo intuito nell’ingaggiare giocatori semisconosciuti che sarebbero poi divenuti campioni. Leggendari furono anche i suoi riti scaramantici: celebri le scene in cui Anconetani scendeva in campo nel pre-partita, cospargendolo di sale per evitare rocambolesche sconfitte del Pisa (per una gara interna delicatissima contro il Cesena vennero addirittura cosparsi 26 kg di sale in tutto il campo) o quando portò l’intera squadra in pellegrinaggio al Santuario di Montenero.

Il grande merito di Romeo è stato quello di averci creduto sempre, anche nei momenti più difficili. Quante volte, infatti, portava il suo Pisa in ritiro a Volterra per preparare le sfide più delicate, quelle che non si potevano sbagliare perché volevano dire salvezza o promozione. Qualcuno le prendeva come punizioni. Ma Romeo i suoi ragazzi li trattava come figli e per loro cucinava pure, nel ritiro. A volte andava bene, ed era festa grande. Altre volte finiva male, ma c’era una certezza: Romeo era lì, al suo posto, pronto sempre e comunque a ripartire, con la sua voce immancabilmente roca, i suoi chili di sale pronti all’uso, la sua grinta da leone e un’infinita passione per il calcio e il Pisa.
Divenne famoso anche per aver creato, da precursore degli attuali procuratori, un archivio di 5.000 pagine con i dati di un numero enorme di calciatori. Si vide affibbiare il soprannome di “Mister 5%” per via di alcuni fortunosi trasferimenti in epoca pisana: Berggreen acquistato in Danimarca per 270 milioni di lire fu rivenduto alla Roma per 4 miliardi, Kieft pagato 760 milioni al momento di trasferirsi al Torino venne pagato 5 miliardi. Anche Dunga fu un affare, anche se in tono minore: acquisto a 700 milioni e rivendita alla Fiorentina ad un miliardo per un guadagno di trecento milioni.

Romeo Anconetani lasciò il calcio nel 1994, dopo il fallimento del “suo” Pisa per un buco di 27 miliardi di lire. Da quel momento Romeo iniziò un periodo di solitudine mediatica, abbandonato dalle istituzioni (anche se dal 1994 sino alla morte ha lavorato come osservatore del Milan), ma mai dai suoi tifosi, che lo salutarono per l’ultima volta allo stadio dopo la sua morte, nel novembre del 1999, sopraggiunta dopo una grave malattia. Pisa però, nonostante il fallimento del 1994 e la ripartenza dall’Eccellenza Toscana che segnò definitivamente la fine dell’era Anconetani, non dimenticò mai il suo amato presidente come testimonia lo stadio che porta anche il suo nome, “Arena Garibaldi – stadio Romeo Anconetani”.

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

6 Comments

  1. andrea

    04/11/2010 at 19:04

    grandissimo grazie di avermi fatto passare delle gioie indimenticabili che pultroppo la nuova generazione non so le passeranno grazie di vero cuore unico e inimitabile nostro presidentissimo

  2. giampaolo

    04/11/2010 at 00:58

    L’era “Anconetani” terminò con un fallimento e società obbligata a ripartire dall’eccellenza, ma nonostante tutto a Romeo è stata perdonata, giustamente, quella fine ingloriosa.
    Ripeto giustamente, perchè nessuno lo e ci aiutò in quei momenti tragici, sportivamente parlando. Grazie Romeo, Pisa sportiva ti sarà sempre e comunque grata per quei meravigliosi 15 anni vissuti da protagonisti. E ogni paragone dei successivi presidenti, compresi gli attuali ed i futuri, con la Tua figura è semplicemente irriguardoso soprattutto per le Tua competenza ed il Tuo carisma.

  3. andrea elbano

    03/11/2010 at 18:08

    Nell’agosto del1991 invitai Romeo all’isola d’elba per disputare un’amichevole con una rappresentativa isolana.A quei tempi ero il Presidente dell’Audace,squadra storica che milita nei campionati dilettantistici con alterne fortune( Incontrò ufficialmente il Pisa nel 1957 nel campionato di promozione perdendo 3-1 a Pisa e pareggiando 0-0 a portoferraio).Fu una giornata bellissima, sia per l’evento( il Pisa era appena retrocesso dalla serie A,ma aveva molti estimatori grazie a Romeo)sia per come fu organizzata con il brindisi di benvenuto all’aereoporto a tutta la squadra e alla dirigenza e il pranzo offerto dagli albergatori elbani in un bellissimo albergo posto in un luogo fantastico nelle vicinanze della spiaggia.Anche la parte sportiva andò bene con una buona partecipazione di pubblico( oltre 700 persone malgrado si giocasse il 18 di agosto alle 17…..) e il chiaro successo del Pisa per 5-0.Mi ricordo di un Romeo in piena forma, seppure dopo la retrocessione,ma motivato come sempre per raggiungere una nuova promozione. Purtroppo non fù così, anzi fu l’inizio della fine ,sua e anche del Pisa.Poi lo rincontrai di nuovo all’Elba ,dopo qualche anno, allo stadio di Portoferraio, era venuto per visionare dei ragazzi al Torneo Maestrelli, ma non era più lui,aveva lo sguardo spento, come prevedesse la sua morte imminente…Dopo non l’ho più visto…..

  4. MirkoZanelli

    03/11/2010 at 16:34

    Solo “GRAZIE”….

  5. claudio

    03/11/2010 at 14:30

    Grande Romeo, con te probabilmente non ci srebbe stata neppure la tessera del tifoso,e sicuramente non ci avrebbero vietato tutte queste assurde trasferte,Grazie di essere esistito.

  6. claudio

    03/11/2010 at 08:48

    Mai nessuno sarà come LUI! Potremo, un domani, e ne dubito, anche vincere lo scudetto, ma non sarà come con LUI. Meglio una salvezza con LUI, una promozione con LUI, che uno scudetto con qualcun altro.LUI era unico, inimitabile, trascinatore, educatore, battagliero………… era semplicente ROMEO. Ciao grande Leone e grazie di essere esistito.

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>