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Il Management nel Pallone: l’Analisi dell’AC PISA 1909

battini lucchesi

La conferenza relativa al Management sportivo che si è svolta ieri Mercoledì 04 dicembre, nell’Aula Magna del Polo Piagge è stato un vero successo. Presenti tantissimi studenti interessati e anche attratti all’idea di poter approfondire questo argomento che potrebbe anche aprire occasioni di lavoro. L’iniziativa affidata ad un gruppo molto attivo di studenti appartenenti ad Ateneo Studenti che hanno pensato di analizzare il caso AC Pisa 1909 per approfondire le peculiarità aziendali e considerare quante e quali forze convergono in una realtà complessa come quella sportiva. Per l’occasione sono stati invitati i giornalisti delle due principali testate giornalistiche locali Tirreno e Nazione rispettivamente il Dott. Scuglia e il Dott. Casali, il Presidente dell’Ac Pisa 1909 Carlo Battini, l’Avvocato Andre Bottone in qualità di rappresentante dell’azionariato popolare pari all’1% delle quote societarie dell’Ac Pisa 1909, e fiore all’occhiello della conferenza il Direttore generale del Pisa, Fabrizio Lucchesi che vanta una grandissima esperienza nel calcio italiano, avendo direttamente gestito società importanti come Roma, Fiorentina e Pescara. Al dibattito sono stati coinvolti anche il Dr Nicoliello dall’Università di Brescia in qualità di esperto di dinamiche aziendali in ambito calcistico e il Dott.Piero Baffa, assistente del Direttore Generale Fabrizio Lucchesi, esperto di diritto e di aspetti giuridici legati all’organizzazione di un’azienda sportiva, il tutto coordinato con grande competenza dal Dott. Vincenzo Zarone del Dipartimento di Economia e Management che insieme al Prof. Luca Anselmi, sono i referenti della materia aziendale trattata, e che hanno organizzato l’evento insieme al gruppo studentesco Ateneo Studenti.

Ad arricchire la serata anche l’arrivo sul finale di dibattito di tre importanti giocatori del Pisa, simbolicamente i più rappresentativi come Nicola Mingazzini e Rocco Sabato, oltre al neo acquisto Aiman Napoli, un talento che ha impreziosito in questa stagione, la rosa nerazzurra. Il primo a parlare è stato il Presidente Carlo Battini che ha ripercorso la sua storia nel calcio pisano, partendo dal coinvolgimento con il socio Camilli nel rilevare le quote dell’Ac Pisa 1909 nato dalle ceneri del fallimento del Pisa Calcio nell’estate del 2009, sottolineando la grande abilità di molti personaggi politici pisani, tra i quali Paolo Mancini deceduto solo pochi mesi fa ed esponente di minoranza del consiglio comunale di Pisa che insieme ad altre figure di spicco della politica locale, come il Dott. Cesare Cava e il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, hanno tradotto la grande passione della gente di Pisa nel voler far ripartire il calcio pisano, con la fondazione immediata di una nuova realtà calcistica attualmente detenuta interamente dalla Famiglia Battini. Nel ricalcare le fasi salienti di questa avventura il Presidente Battini ha sottolineato le difficoltà oggettive nella gestione di una realtà così complessa e le risorse sempre più consistenti che sono necessarie per tenere in piedi un’azienda del genere: ”Nel calcio attuale poche squadre riescono a fare veramente del business e soprattutto nella nostra categoria la sfida è davvero difficile, difatti a fine anno ci rendiamo quasi sempre conto di aver sfiorato il budget stabilito inizialmente. Però Pisa è una città che ha nel proprio DNA il calcio e lo dimostrano le grandi affluenze la domenica allo stadio e questo è la nostra forza.

Anche l’intervento dell’Avvocato Bottone è teso alla memoria di quanto stato fatto dai tifosi e dalla politica pisana nei momenti subito successivi al fallimento societario del Pisa Calcio, sottolineando il grande attaccamento della piazza pisana alla squadra della città, riuscendo a raccogliere 300.000€ con la vendita preventiva di 2800 abbonamenti nell’estate 2009 al fine di riuscire a iscriversi al campionato di D e di come la cordata Camilli-Battini abbiano dato immediate garanzie finanziarie per rilevare la neo nata società calcistica. L’Avvocato Bottone ha anche aggiunto: “Ringrazio con questa occasione il Presidente che al momento di rilevare le quote societarie ha consentito ai tifosi di rappresentare l’1% dell’azionariato, siamo i primi in Italia ad avere anche se in minima parte un ruolo in società, ruolo che deve essere di pungolo senza interferire nelle scelte tecniche che non sono di nostra competenza, volendo semplicemente svolgere un ruolo di ponte tra la società calcistica e la città e provincia.” Molto interessanti anche gli interventi dei due giornalisti presenti al tavolo della conferenza che hanno esposto chiaramente il ruolo strategico che l’informazione può svolgere al fine di divulgare informazioni puntuali sullo stato di salute dell’azienda PISA riuscendo magari ad attirare imprenditori interessati al business, oppure dando spazio agli sponsor che gravitano intorno alla società aumentandone ulteriormente la visibilità. Altro aspetto da non sottovalutare l’importante ruolo dell’informazione nel saper tradurre il malcontento della piazza, quando i successi sportivi non ci sono, in una dialettica civile evitando contestazioni e dissidi che possono impattare negativamente sullo stato di salute della società sportiva.

Dieci minuti dedicati anche al Dott. Nicoliello che ha, in modo coinciso e estremamente chiaro, illustrato il trade off tra equilibrio economico e quello sportivo ossia come riuscire a trovare la strada per allestire una squadra competitiva e vincente con investimenti azzeccati, e al contempo trovare dei ricavi opportuni per coprire i costi che ne derivano. Qualche minuto anche per l’ Avvocato Baffa per illustrare le difficoltà legislative che legano e imbrigliano le società sportive alla luce del decreto relativo alla responsabilità oggettiva delle aziende calcistiche che rispondono personalmente dei fatti e del comportamenti dei propri tifosi con sanzioni pesanti che pesano poi alla fine della stagione sul bilanci societari, auspicando invece un alleggerimento di tale responsabilità sottolineando come le aziende calcistiche sono a tutti gli effetti società di produzione di eventi per di più legati alle emozioni e passioni, che andrebbero più che repressi, favoriti. Ultimo ma solo per la sua estrema importanza e rilevanza l’intervento del Direttore Lucchesi che ha raccontato la sua esperienza romana, sottolineando in particolar modo la grande trasformazione del business del calcio a partire dal 2001, coincidente con la crisi economica indotta dall’attentato alle Torri Gemelle di New York, momento a partire dal quale l’imprenditore che si avvicina la mondo del calcio lo fa sempre più per ragioni che esulano dalla possibilità di fare ricavi consistenti, vista la grande contrazione del mercato e diversamente invece dal passato dove l’azienda calcistica nasce come espressione delle grandi famiglie imprenditoriali italiane. Ma ancora il Direttore sottolinea altri aspetti importanti e critici difronte ai quali occorre impegnarsi per trovare strategie di soluzione: ”L’azienda calcio e’ cambiata i ricavi di biglietteria sono passati dall’85% al 15% con l’avvento dei diritti televisivi, una contrazione molto forte che ha causato tantissimi fallimenti e credo che non sia ancora finita questa fase. Da parte nostra per rispondere alla crisi e alle difficoltà oggettive tipiche di questa realtà, abbiamo pensato di blindare il nostro marchio, comprandolo e levando il campo alle imitazioni e credo che questo aspetto sia rilevante in una città come Pisa.” Molte le domande e gli interventi di studenti interessati allo sviluppo anche di un percorso didattico su questa affascinante materia, che potrebbe davvero arricchire la già vasta gamma di offerta formativa del nostro Ateneo.

Aurora Maltinti

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