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Edgar Cani : A Pisa Due Anni Splendidi ; Ai Play Off Occhio Al Catanzaro

Cani

Graditissimo ospite telefonico quello che ha partecipato alla puntata numero 62 di Finestra Sull’Arena : è infatti intervenuto Edgar Cani, il colosso albanese che è stato uno dei protagonisti più amati del Pisa targato Gennaro Gattuso. Con lui c’è stata l’occasione di fare un poco di gradita amarcord, ma anche di parlare del momento che stanno attualmente attraversando capitan Moscardelli e compagni. Edgar Cani.

Riportiamo di seguito le dichiarazioni salienti rilasciate dall’ex centravanti neroazzurro.

Attualmente gioco per la Vibonese, abbiamo centrato una salvezza tranquilla anche se magari si sperava in qualcosa in più … abbiamo ancora da giocare due partite, ci proveremo fino alla fine a centrare l’ultimo posto utile per disputare i play off. Domenica scorsa siamo stati spettatori della festa promozione della Juve Stabia, alla quale faccio i miei complimenti per la vittoria del campionato ; per fortuna non ho incrociato Fabio Petroni o Vincenzo Taverniti, non posso dimenticare il danno che ci hanno fatto a Pisa quando hanno praticamente compromesso il nostro campionato di serie B.

Impossibile non ricordare quel Pisa – Foggia, una partita estremamente tesa preparata oltretutto in maniera completamente diversa rispetto a tutte le altre gare che avevamo giocato nel corso di quella stagione : riconoscemmo infatti la loro superiorità sotto il punto di vista del palleggio e decidemmo di non andare a prenderli alti, anzi, di andare sempre a coprire le loro ripartenze perché in questo fondamentale erano davvero letali. Rimasi praticamente da solo a fare la guerra là davanti, esaltandomi nel non mollare mai e nel lottare su ogni pallone, ed alla fine quella tattica pagò ; anche grazie ad un pizzico di buona sorte, visto che riuscimmo a concretizzare praticamente tutte le palle goal che riuscimmo a creare.

Con mister Gattuso in panchina era impossibile rilassarsi, anche solo per pochi secondi ; quel pomeriggio aspettai con pazienza il pallone buono, ed alla fine realizzai un goal con un tiro che durante il campionato non aveva mai centrato il bersaglio grosso. Con il mister ci sentiamo spesso tuttora e per me è un grande piacere perché è un fenomeno dal punto di vista dell’umiltà, lavorare insieme a lui mi ha permesso di trovare quei valori che ho sempre cercato nel mondo del calcio ma che prima di venire a Pisa non ero mai riuscito ad incontrare. Sono stati due anni splendidi, c’è poco da aggiungere.

Quando vai a giocare i play off la testa del giocatore cambia radicalmente : quando giochi gare di campionato sai che alle brutte c’è sempre la partita successiva per poterti rifare, ma quando vai a giocare le gare finali di spareggio sai che dovrai sbagliare il meno possibile, che dovrai sempre tenere la giusta concentrazione e che dovrai metterci gli attributi per poter far bene. Ogni momento lo vivi in maniera diversa rispetto a quanto accaduto durante tutto il resto della stagione.

Noi vincemmo quei play off per tutta una serie di fattori che andarono per il verso giusto, ci fu una miscela di ingredienti che si andarono a mischiare nella maniera migliore possibile : la qualità degli elementi migliori, la grinta di tutto il gruppo, il temperamento dei calciatori di maggiore esperienza, l’essere arrivati tutti all’appuntamento clou al top della condizione psicofisica. Mi piace poi sottolineare quanto furono importanti in quelle settimane quelli che giocavano meno, i primi ad incoraggiare chi scendeva in campo, i primi ad esultare quando le cose andavano per il meglio. Ripeto : eravamo un grande gruppo composto da calciatori che erano tutti allo stesso livello.

Il mio peggior momento in maglia neroazzurra ? Quando ad ottobre della prima stagione mi feci male alla schiena : mi arrivarono molte critiche, molti tifosi dicevano che ero arrivato a Pisa già rotto, e poi ci furono un sacco di visite da tanti dottori diversi che mi dicevano che forse non avrei più potuto giocare a calcio … insomma, un momento davvero difficile che superai mettendoci tanta forza di volontà, appellandomi al mio carattere per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il momento più bello ? E’ facile, le due gare contro il Foggia e l’apoteosi finale per la vittoria e per la conquista della serie B ; arrivato a quel punto, con tutto quel carico di emozioni sulle spalle, non potevamo davvero perdere.

Se c’è una squadra del girone C che il Pisa deve temere ai play off ? Io le ho incontrate tutte e dico il Catanzaro, vuoi per un ambiente assai caldo dove non è affatto facile giocare, vuoi perché a mio avviso si tratta di una compagine davvero completa e che sa esprimere un bel calcio. Il Trapani ha individualità importanti per la categoria ma spesso non gioca bene, mentre il Catania ha dimostrato per tutta la stagione di avere un rendimento troppo altalenante per competere a livelli altissimi.

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