Il Pisa Siamo Noi

Comandante Parliamone !!

Riceviamo e Pubblichiamo una email di un nostro lettore.Valutiamo bene prima di addossare la croce al solo Piero Camilli in questa vicenda. Il problema potrebbe essere ben più grave per la vita calcistica cittadina e rivelare un carattere strutturale.

La questione che il Comandante ha posto nei termini di un disaccordo tra i soci, in realtà, potrebbe nascondere qualcosa di più profondo e non risolvibile con un solo passaggio di mani delle quote della società.

Bisogna una volta per tutte prendere atto che Pisa, così com’è, dal punto di vista delle dimensioni e del livello di redditività che consente è una piazza da prima divisione. Così come lo sono Livorno, Lucca e Prato con le sole eccezioni di Livorno e Siena che hanno trovato due patron che per loro natura rappresentano soluzioni temporanee, destinate a durare il tempo della permanenza dei rispettivi capintesta.

Non a caso in questo breve elenco non compare l’Empoli che tiene bene la categoria cadetta non perché il suo patron Corsi abbia chissà quali disponibilità finanziarie ma perché ha trovato un  proprio solido posizionamento che trae linfa vitale dal  settore giovanile, da cui ogni anno escono almeno un paio di elementi di valore che aiutano a far quadrare i bilanci.

Il posizionamento è un elemento chiave del mercato ed esprime gli elementi che distinguono un operatore rispetto ai propri concorrenti ed è questo che occorre ricercare. Se una piazza di prima divisione vuole ambire a categorie superiori deve ricercare quel vantaggio competitivo che la posiziona più in alto delle proprie potenzialità di base costituite essenzialmente dagli spettatori, così come ha fatto l’Empoli.

Veniamo al dunque.

I vari proprietari che si sono succeduti alla guida del Pisa hanno tutti provato, più o meno goffamente, a riposizionare la società verso un business che non sia solo incasso dagli spettatori. La proposta di fare uno stadio nuovo come centro commerciale e di intrattenimento con cinema e shopping center va in questo senso, così come il progetto della cittadella dello sport. Non a caso ilpisasiamonoi pochi giorni addietro aveva pubblicato un articolo intitolato “un football center of excellence a Pisa” ad inquadrare un possibile modello di sviluppo proprio del business della Cittadella dello Sport.

Ma allora perché questi progetti non vanno avanti ?

In parte è sicuramente responsabilità degli imprenditori che non hanno abbastanza coraggio, si veda il caso di Rota che ha presentato un progetto per lo stadio senza mai avere neppure manifestato interesse per l’acquisto del Pisa.

Ma possiamo escludere che sia anche responsabilità dell’amministrazione comunale se alla fine nessuno trova abbastanza conveniente investire su di un nuovo modello che porti Pisa nel calcio che conta ?

Allora Comandante vieni, mettiti in contatto con la nostra redazione, parla con i tifosi e spiega cosa c’è veramente dietro questa grave decisione. E’ parlando che si risolvono i problemi.

I nostri amministratori non ce l’hanno con nessuno e non sono ideologicamente contrari allo sviluppo. Sanno bene dove e quando il calcio ha portato crescita, occupazione e prosperità che però devono essere coniugate con la tutela del nostro territorio, sempre meno e sempre più prezioso. Ma anche qui, parlandone, si trova una soluzione di sicuro .…. ti aspettiamo

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9 Comments

  1. Maremma

    17/06/2011 at 12:08

    Ragazzi, senza offesa, ma ve lo diciamo dadue anni….Pisa x CAMILLI rappresenta solo un investimento che deve fruttare il massimo con il minimo..la sua famiglia lui e i suoi figli sono tifosi sfegatati del Grosseto,si sentono parte integrante della città da sempre… Sono sicuro,da persona perbene qual e che non vi farà mai trovare nei guai, ma penso che ormai abbiate capito che non ci Sara mai un suo disimpegno a Grosseto in favore di altre citta’….. QS anno succederà lastessacosadell anno passato.. Farete la c uno spendendo il minimo e salvandovi senza problemi…
    Un saluto sincero, e statetranquli che non fallite

  2. Emiliano

    14/06/2011 at 18:58

    Speriamo che Il Comandante ci ripensi, perchè senza di lui si va poco lontano. Lui ha competenza e facoltà per portarci dove meritiamo.
    Sono d’accordo con chi scrive che bisogna capire cosa è successo, per il nostro bene.
    Non è chiaro se le liti sono state generate da Camilli per lasciare Pisa (come sembra aver riferito Battini e ciò è anche possibile), oppure se i cosiddetti soci nella Cittadella hanno tirato troppo la corda e fatto imbestialire Camilli.
    Allora W il Pisa e chi se ne frega della Cittadella.

    Tempo però che Camilli non ci ripenserà. Non mi sembra uno che cambia idea tanto facilmente.

  3. Fabrizio

    14/06/2011 at 16:58

    Grazie all’e-mail del vostro esperto lettore abbiamo scoperto (io in tarda età, purtroppo)
    che Udine, Chievo, Lecce, Crotone, Leffe, Gubbio, Nocera inferiore,Grosseto,Sassuolo,
    Novara, Varese, Ascoli Piceno, Cittadella, forse Castellammare di Stabia ed altre che
    sicuramente dimentico hanno “dimensioni e livello di redditività” superiori a Pisa.
    O forse hanno tutte patron temporanei facoltosi? Beh, se è così allora vuol dire che di questi patron temporanei facoltosi in giro ce ne sono tanti! Speriamo ne tocchi uno anche
    a noi, prima o poi. Pisa, Livorno e Prato da prima divisione, cioè alla pari di campetti quasi
    parrocchiali con 1.000 spettatori di media a partita! D’accordo sulla necessità di invogliare
    imprenditori seri e facoltosi da parte anche delle amministrazioni locali ma per favore, non
    abbandoniamoci ad affermazioni risibili.

  4. marko

    14/06/2011 at 16:34

    Secondo indiscrezioni di mercato raccolte da Tuttomercatoweb, il presidente Camilli avrebbe messo a disposizione un budget abbastanza contenuto ed i primi nomi sul taccuino sarebbero quelli di Dino Pagliari, nell’ultima stagione a Pisa, e Giuseppe Scienza dal Viareggio.

    STAI A VEDE PORTA VIA ANCHE IL MISTER!!!

  5. marko

    14/06/2011 at 16:04

    io sono dell’opinione che oggi nessun presidente o quasi prende una squadra di calcio solo per passione…vedi livorno ecc…quindi mi chiedo come mai a Pisa quelli che stanno costruendo alberghi a raffica non vengono “forzati” ad investire anche nella squadra???
    Camilli non è mica scemo a grosseto il centro sportivo lo farebbe da solo mentre a pisa sarebbe insieme ad altri…per questo secondo me o lo fanno fare a lui oppure se decidono di farlo fare ad altrI questi devono prende il pisa!!!
    comunque camilli, che si è sempre vantato di fa la squadra in 10 minuti, se quest anno ci sono 20000 giocatori da pagare è colpa soprattutto sua quindi ora non può veni fori con vendo la società e affari vostri!!!!
    FATE VENIRE FUORI LA VERITà PERCHE DI BUFFONI E DI CAVOLATE NE ABBIAMO GIà VISTE TANTE…PER UNA VOLTA VISTO CHE C è GENTE IN SOCIETà PER LA TRASPARENZA(SPERIAMO) DEVE USCIRE TUTTA LA VERITà!!!

  6. Jonathan

    14/06/2011 at 15:21

    Qualcosa che non torna c’è sicuramente..Secondo me il Battini è un furbone,ma Camilli è + furbo d lui!!Fatto sta ke in mezzo a qst 2 imprenditori c si sta noi..e si patisce!qndi,secondo il mio modesto parere conviene pagare tutto ql ke c’è da pagare e poi rimettere la società in vendita!Ragazzi svegliamoci..o con il Camilli o via tutti..un c si pole affidà a uno ke ha fatto fallì una squadra in C2!!un si va da punte parti..

  7. andrea elbano

    14/06/2011 at 14:54

    SENTO PUZZA DI BRUCIATOOOO!!!!……..

  8. forzapisa

    14/06/2011 at 14:01

    mi auguro vivamente che VOI in quanto redazione de Ilpisasiamonoi riusciate a contattarlo per estrapolare la SUA verità. Anchio per il momento non riesco a tirargli subito la croce addosso, per me c’è qualcosa sotto che ancora non è saltata fuori. Mi sembra strano che iscriva la squadra in D regalando 300mila euro, stipendi vari , ripescaggio in prima divisione pluripagato…. e ora improvvisamente si ritira….mhhhhh

  9. VecchioUltrà

    14/06/2011 at 13:22

    Il problema è la speculazione sulla futura cittadella (del catus) dello sport.
    Mr. Cemento e il Ciclista hanno provato ad escludere Camilli… Battini non si deve prestare a questo gioco.
    La piazza deve dire con forza che sceglie Camilli/Battini e non gli avventurieri che hanno inciuciato con Pomponi e Covarelli. Chi se ne frega della cittadellla dello sport!
    Io sto con Camilli.

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