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Teramo – Pisa 1-1: Un Commento alla Partita e le Pagelle

Pagelle

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Tutto sommato un punto a Teramo non è poi così male, chiaramente per come si era messa la partita rimane un po’ di amaro in bocca, ma i padroni di casa non avrebbero assolutamente meritato la sconfitta.

Braglia e Vivarini schierano le squadre con moduli speculari, il 3-5-2. Nel Pisa, Frediani fa il quinto di centrocampo con licenza di attaccare e Mandorlini si sacrifica fornendo una maggiore copertura; sull’altro versante Costa attacca meno di quanto non faccia Frediani e lascia a Misuraca il compito di spingersi in avanti con maggiore frequenza. Il Teramo, concreto e compatto, fa girare ottimamente la palla e lascia le sue iniziative offensive nei piedi della coppia Donnarumma-Lapadula.

La gara si apre con un’occasione da gol per Paci e Lisuzzo, risponde subito Lapadula anticipando un’uscita più che avventurosa di Pelagotti. I Nerazzurri mostrano subito una buona organizzazione difensiva e un buon pressing, fatto sempre in maniera uniforme da tutti i membri della squadra, Iori cerca spesso di innescare Floriano con rapidi lanci in profondità, ma il primo vero sussulto lo regala il Teramo, con Donnarumma che, pescato in area su calcio piazzato, va in gol, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Probabilmente il fuorigioco non c’era, ma l’azione è viziata da un netto fallo su Iori a cui viene impedito di seguire l’attaccante con un blocco.

Passata la mezzora, la gara si accende, due buoni spunti di Frediani regalano altrettanti cross che nessuno riesce a sfruttare; poco dopo, una clamorosa mischia in area Nerazzurra vede il Teramo tirare, o tentare la conclusione, ben 8 volte in pochi secondi. Sini, la traversa e un numero incredibile di rimpalli evitano il peggio per Pelagotti. Al 40′ l’arbitro decreta un calcio di rigore considerando in area un fallo di Mandorlini commesso nettamente al di fuori dei sedici metri; Donnarumma calcia e Pelagotti si supera parando la conclusione del bomber biancorosso.

Nessun cambio nell’intervallo e il solito Lapadula trova la conclusione a rete dopo soltanto 15 secondi di gioco del secondo tempo, Pelagotti è attento e blocca a terra. Il Pisa risponde con Floriano che, prima non riesce a concretizzare un buon pallone crossato da Costa, e poi, con una buona combinazione smarca Frediani sulla fascia destra, ma il cross del numero 7 Nerazzurro è troppo lungo. Cresce la fascia sinistra del Pisa, Costa spinge con maggiore frequenza e Misuraca, dopo un primo tempo balbettante, inizia a giocare come sa. La rete del vantaggio del Pisa è propiziata proprio da questi due giocatori: Misuraca recupera un ottimo pallone e smarca Costa in profondità, l’esterno Nerazzurro fornisce un pallone golosissimo ad Arma e il buon Rachid non si fa certo pregare due volte e trafigge Tonti con un rasoterra.

Il Teramo avanza il suo baricentro ed è dalla sinistra che giungono i maggiori pericoli per la difesa pisana, in un’azione simile a quella del gol del forlivense Melandri dove, anche in questo caso, nessuno ha seguito l’attaccante che va a raccogliere lo scarico, stavolta spettava a Lisuzzo, Lapadula bolla la traversa con Pelagotti inevitabilmente immobile. Il pericolo sembra scampato, ma due minuti più tardi il neo entrato Di Matteo si beve chiunque provi ad affrontarlo e crossa, l’altro neo-entrato, Bucchi brucia e anticipa ben due difensori Nerazzurri e di testa firma la rete del pareggio.

Dopo, fatta eccezione per due azioni personali, una di Floriano e una di Lapadula, le due squadre cercano soprattutto di non rischiare. Dopo le recenti esperienze, il cambio Frediani per Rozzio, è stato un chiaro messaggio di Braglia ai suoi ragazzi…stavolta, se non riusciamo a vincerla, cerchiamo quantomeno di non perderla.

Pelagotti 7: La sua gara inizia con una clamorosa incertezza su un’uscita kamikaze che per poco non consente a Lapadula di segnare, ma è la prima e l’ultima, il rigore parato è la ciliegina sulla torta di una gara attenta.

Lisuzzo 5,5: Fornisce delle buone coperture e, abbastanza insolitamente, imposta anche molto dalle retrovie, ma alcune sue incertezze, macroscopica quella sulla traversa di Lapadula, macchiano la prestazione.

Costa 6,5: Cresce alla distanza, primo tempo guardingo, poi, visto che dalla sua parte il Teramo non affonda, si propone con maggiore continuità, suo l’assist per il gol di Arma.

Iori 6: Smista, come sempre, moltissimi palloni cercando spesso e con efficacia la profondità su Floriano. Alcune volte “gigioneggia” un po’ troppo con la palla fra i piedi, perdendo pericolosi palloni, ma tutto ciò è frutto della sua totale repulsione nel gettare via la palla quando non trova compagni smarcati.

Paci 6,5: Per lui il tempo sembra scorrere ad una velocità diversa, tutto va più lentamente, o almeno, vista la sua tempestività nelle chiusure e nella lettura delle azioni, così sembra. Senza dubbio, averlo recuperato, equivale ad un acquisto di grosso calibro.

Sini 6: Un difensore che entra poco o niente nelle cronache della partita è, solitamente, un difensore che ha fatto una buona gara, dopo le incertezze degli ultimi tempi, sembra in crescita e pronto a tornare ai livelli a cui ci aveva abituato.

Frediani 6,5: Spende bene le sue energie, la zona di campo da coprire, oggi, è ampia e l’esterno Nerazzurro si divide bene fra attacco e difesa riuscendo ad essere quasi sempre pericoloso quando può arrivare in zona cross e puntuale nelle diagonali e nelle chiusure.

Mandorlini 6,5: Dalla sua parte Frediani spinge molto, quindi rimane qualche passo indietro, abile e attento nel fare da ago della bilancia della squadra riesce a trovare sempre la zona di campo in cui è più opportuno stare, se gioca a questi livelli sarà sempre più difficile fare a meno di lui.

Arma 7: Sponde puntuali e precise per i due furetti che gli galleggiano ai lati, protezione della palla ottima e mai fine a se stessa, una palla pulita ricevuta ed un gol fatto…cos’altro dire…

Misuraca 6: Il voto è il mix fra un primo tempo “spreciso”, nervoso e poco concreto e un secondo tempo che è esattamente l’opposto di quanto appena detto; infatti, è lui ad innescare l’azione che porta al vantaggio Nerazzurro.

Floriano 6: Deve, ovviamente, trovare ancora l’intesa con i suoi compagni, ma dimostra di avere buoni numeri e la determinazione necessaria per poter essere un uomo importante per questa seconda parte di stagione.

Beretta s.v.

Rozzio s.v.

Braglia 6: La contemporanea assenza di Dicuonzo e Pellegrini lo costringe a rivalutare il 3-5-2, questa soluzione chiede un maggiore sacrificio a Frediani e il ragazzo ripaga le sue aspettative. L’ottima tenuta mentale e fisica della squadra lo portano a fare cambi, con i quali manda dei chiari messaggi alla squadra, soltanto nel finale.

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