Il Pisa Siamo Noi

Daniele Cardelli : Da Gennaio Il Pallone E’ Iniziato A Pesare Tantissimo

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Puntata ricca di contenuti interessanti quella de Il NeroAzzurro di Massimo Marini andata in onda questa sera alle ore 21.30 su Granducato TV (canale 14 del Digitale Terrestre) ed in streaming sul portale SestaPorta.tv : ospiti l’ex tecnico di Empoli e Catania Silvio Baldini, l’ex neroazzurro Luca Cecconi ed il portiere dell’AC Pisa 1909 Daniele Cardelli. Da sottolineare poi l’intervento telefonico di Giovanni Corrado. Il NeroAzzurro di Massimo Marini.

Riportiamo di seguito i concetti salienti espressi dagli ospiti della trasmissione :

Daniele Cardelli : Ad agosto ci siamo allenati con un altro allenatore (Colonnello) e le motivazioni non sono state quelle giuste. Purtroppo mister Gattuso durante l’anno non ha potuto forzare durante gli allenamenti per tutto quello che era successo, e questa cosa l’abbiamo pagata a caro prezzo. Fino a dicembre abbiamo giocato senza nulla da perdere, da quando è arrivata la nuova società siamo cambiati tutti, è entrata la paura di retrocedere ed il pallone è iniziato a pesare tantissimo. Il mio contratto ? Stiamo parlando, non è ancora certo al 100 per 100 che io rimanga a Pisa … Io vorrei rimanere a Pisa, ma fintanto che nel calcio non c’è la firma sul contratto non si può essere certi di nulla. Vicino ad Ujkani ho imparato tantissimo, ad agosto il mio allenatore è stato lui, per me è stato un maestro. Personalmente non vedo l’ora di iniziare il nuovo campionato per avere una rivincita su quello che è accaduto quest’anno ; credo che la cosa valga per tutti i miei compagni.

Luca Cecconi : Credo che il Pisa non abbia avuto un problema dal punto di vista fisico ed atletico così grave da giustificare la retrocessione ; certo, una preparazione fatta bene avrebbe portato ad un miglioramento della situazione, ma il Pisa è retrocesso per molti altri motivi. Anche in Lega Pro il Pisa venne costruito ad agosto, ma poi ha vinto i play off. La piazza di Pisa è cambiata negli anni rispetto a quando giocavo io, adesso vedo molta confusione nei ruoli. Il pubblico pisano è caldo e trasmette passione ai propri giocatori, ma ho la sensazione che adesso si cerchi troppo di essere protagonisti. Il calcio è un gioco complicato con mille sfaccettature che si conoscono nel tempo ; la società attuale ha il vantaggio di avere una programmazione lunga, certa esperienza verrà da sè con il trascorrere delle stagioni. Se al Pisa è mancato un bomber come il sottoscritto ? Può darsi, ma probabilmente è mancato anche un tipo di gioco che mettesse gli attaccanti nelle migliori condizioni di fare goal. Inoltre ho trovato assurdo il rinnovo di Verna per tre anni fatto a gennaio, che poi ha innescato il meccanismo degli altri rinnovi che ha rotto un equilibrio che si era creato fino a quel momento e che poi non è stato più ritrovato. In Lega Pro ci vuole fame, i giovani hanno maggiore disponibilità mentale ad imparare ed hanno notoriamente tantissima fame ; poi ci vogliono i giocatori bravi, con i quali i più giovani devono trovare la giusta miscela.

Silvio Baldini : La mancata preparazione estiva del Pisa non credo sia stata la causa della retrocessione, anzi credo sia stato un falso problema per lo meno dal punto di vista fisico. Il miglior allenamento è la partita, nelle prime sette gare il Pisa ha dato il meglio di sè perchè probabilmente si sentiva assai motivata. Poi sono state addotte delle giustificazioni che alla fine sono diventate degli alibi per i giocatori. Nel calcio il DEVI vincere non esiste in nessuna squadra, esiste il VUOI vincere che significa fare tutto quello che è nelle proprie possibilità per battere l’avversario. In questa situazione io non mi sentirei di allenare il Pisa perchè ci sono troppe responsabilità e troppo peso, dover vincere la Lega Pro per forza può ritorcersi contro la proprietà. Questo è un mondo di lestofanti e di gente senza cultura, quando parli con allenatori e direttori sportivi bisogna fare molta attenzione. In Lega Pro ci vogliono giocatori giovani e giocatori meno giovani che aiutino quelli più giovani ; i giocatori che hanno più di 27 anni è un rischio prenderli, possono portare dei vizi all’interno del gruppo. Io comunque in Lega Pro cambierei tutti i giocatori tranne quelli provenienti dal settore giovanile ; i giocatori che sono retrocessi quest’anno si porteranno dietro le scorie di questa retrocessione anche il prossimo anno.

Giovanni Corrado : Stiamo continuando le nostre valutazioni sui profili che crediamo adatti al nostro scopo, soprattutto per quanto riguarda l’allenatore ; il DS Ferrara ha già fatto qualche colloquio, fra poco sceglieremo. Dal punto di vista tecnico tattico abbiamo scelto profili di allenatori propositivi nel gioco e che considerino Pisa una prima scelta. Ci ritroviamo in Lega Pro e vogliamo ripartire con tutti i progetti che avevamo in cantiere : lo stadio, Adidas come fornitore tecnico ed altro ancora. Il nostro primo obbietivo nel calcio era la salvezza del Pisa e non è stato centrato ; adesso per scaramanzia non voglio dire nulla sugli obbiettivi futuri. Come mai il Pisa è retrocesso ? Voglio voltare pagina, oramai la strada è intrapresa nonostante la retrocessione. Ci sono molte cose che mi hanno dato fastidio in una stagione così difficile, ma non ne voglio parlare ; ci prendiamo la responsabilità di quello che è accaduto. Cambiare l’allenatore ? Abbiamo pensato che la scelta migliore da fare era quella di confermare il condottiero del gruppo che avevamo trovato, poi dopo la famosa partita di Vicenza qualcosa si è rotto e purtroppo il filo è stato perduto irrimediabilmente.

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