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Sudtirol Pisa : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Una vittoria pesante quella che il Pisa ottiene al “Druso” contro il sempre ostico Sudtirol, tre punti meritati che rilanciano in classifica i neroazzurri e che mettono fine nel migliore dei modi ad un periodo difficile vissuto dagli uomini di mister Aquilani nelle ultime settimane. Il modo migliore per arrivare alla sosta, la risposta più bella all’aria di contestazione alzatasi in città dopo il match contro il Como di sabato scorso, il viatico più promettente per finire bene questo 2023 finora avaro di soddisfazioni per il calcio pisano.

IL PISA MIGLIORE POSSIBILE IN QUESTO MOMENTO DELLA STAGIONE. Al netto dei giocatori ancora fermi ai box e di quelli ancora lontani da una condizione fisica ottimale la sensazione è che mister Alberto Aquilani abbia ormai in mente il suo undici ideale che anche a Bolzano ricalca praticamente quello visto una settimana fa contro il Como ; l’unica novità è rappresentata sulla linea mediana da Piccinini preferito a Veloso, con il tecnico romano che per fronteggiare al meglio un Sudtirol da battaglia opta per il dinamismo dell’ex Fiorenzuola in luogo delle geometrie del calciatore portoghese. Confermato pure il modulo, un 4-2-3-1 che grazie ai movimenti di Valoti si trasforma velocemente in 4-3-3 in fase di non possesso.

NON E’ IL SUDTIROL DELLO SCORSO CAMPIONATO. Anche mister Pierpaolo Bisoli cambia poco rispetto a quelle che erano le sensazioni della vigilia, lanciando sulla linea mediana il classe 2005 Kofler e sostituendo l’infortunato Rover con l’ex di turno Cisco ; in attacco Merkaj viene scelto quale partner di Odogwu mentre la difesa è guidata dall’esperienza di Masiello. Non è più il Sudtirol dello scorsa stagione che basava il proprio gioco sulla solidità difensiva regalata da Zaro e Curto, ciò nonostante gli altoatesini rimangono compagine coriacea e che fa dell’agonismo e della grande fisicità il proprio cavallo di battaglia.

QUARANTA MINUTI DI EQUILIBRIO ASSOLUTO. Nonostante la contesa inizi subito su ritmi assai sostenuti per i primi quaranta minuti di gioco non accade praticamente niente, con le due squadre che si annullano a vicenda e con i due portieri che recitano loro malgrado il ruolo di spettatori non paganti. Il taccuino dei cronisti si anima soltanto per annotare i (troppi) cartellini gialli dispensati dall’insicuro signor Volpi, a testimonianza di come i ventidue contendenti si affrontino senza risparmiarsi ; da notare con piacere come il Pisa sia riuscito sin da subito a pareggiare il grande agonismo dei padroni di casa, soffrendo relativamente la maggior fisicità degli avversari. Ed è un qualcosa che fa ben sperare per il prosieguo della partita, anche perché l’unica occasione da goal degna di tale qualifica è di marca neroazzurra quando Piccinini sulla linea di porta non riesce a spingere in rete il lob con il quale Moreo aveva eluso l’uscita disperata di Poluzzi.

I CINQUE MINUTI DI FUOCO DI MATTIA VALOTI. La seconda parte del piano neroazzurro si sviluppa alla perfezione a cavallo dell’intervallo, quando il maggior tasso tecnico dei calciatori in maglia neroazzurra fa la differenza ed indirizza pesantemente la contesa verso la causa ospite. Prima tocca ad Esteves rendersi protagonista di una percussione perentoria per vie centrali impreziosita dal pallone allargato sulla corsia sinistra a Mlakar che mette in mezzo un cross al bacio per l’accorrente Valoti il quale con una precisa deviazione volante fa secco Poluzzi. Inizia la ripresa e ti aspetti al reazione furiosa del Sudtirol ed invece è il Pisa a trovare subito il goal del raddoppio quando Moreo con un delizioso tocco di tacco premia l’inserimento di Piccinini che si traveste da assist man e mette Valoti tutto solo davanti a Poluzzi, ancora una volta superato dalla precisa conclusione dell’ex Monza arrivato a quota cinque reti con la nuova maglia.

I PADRONI DI CASA LA RIAPRONO IMMEDIATAMENTE. Quando il più del lavoro sembra ormai fatto si materializza sul rettangolo verde del “Druso” uno degli assiomi di questo campionato di serie B : mai dare per sconfitta una squadra allenata da Pierpaolo Bisoli. Ed infatti una gran giocata sulla corsia mancina messa a referto da Casiraghi e Davi mette quest’ultimo nelle condizioni migliori per mettere in the box un cross con il contagiri che trova la testa del nuovo entrato Pecorino – lasciato nell’occasione colpevolmente solo da Leverbe e Canestrelli, per il resto assolutamente irreprensibili – il quale da pochi passi non lascia scampo a Nicolas e riapre la contesa. Prima vera sbavatura della difesa neroazzurra e subito c’è la rete degli avversari … un qualcosa che in questa prima fase della stagione si è ripetuto con diabolica puntualità.

I NEROAZZURRI GESTISCONO BENE L’ASSALTO FINALE DEI BIANCOROSSI ALTOATESINI. Manca ancora tantissimo al triplice fischio del signor Volpi ed il Sudtirol ci crede più che mai alla rimonta, lo scenario ideale per vivere un finale di partita di autentica sofferenza. Ed invece i neroazzurri non tremano, si difendono con ordine e quando possono ripartono pericolosamente alleggerendo così la pressione dei padroni di casa ; con le sostituzione mister Aquilani rivoluziona via via la propria squadra ed il Pisa finisce il match con Calabresi a destra, con Marin e Barberis a fare la cerniera in mezzo al campo e con Torregrossa a fungere da riferimento offensivo mentre Vignato, Nagy e Mlakar agiscono alle sue spalle. E nonostante i cinque cambi gli ospiti rimangono compatti e concentrati, concedendo praticamente niente al Sudtirol e permettendo a Nicolas di vivere un pomeriggio di assoluta tranquillità, nonostante sulla corsia mancina Casiraghi e Davi facciano il diavolo a quattro e non si diano per vinti fino al minuto novantasei, mettendo in mezzo una quantità industriale di palloni che gli avanti di casa non riescono mai a sfruttare a dovere a causa della prestazione gagliarda di tutto il pacchetto arretrato neroazzurro.

UNA VITTORIA CHE VALE PIU’ DEI TRE PUNTI. Arriva quindi un successo assolutamente meritato e che vale molto di più dei tre punti conquistati che vanno ad aggiustare in maniera significativa una classifica che si stava facendo assai preoccupante : dall’Alto Adige arriva la migliore risposta possibile al comunicato che in settimana la curva Nord aveva diramato e nel quale – fra le altre cose – si chiedeva a gran voce alla squadra di metterci quella garra assolutamente necessaria quando si ha il privilegio di giocare in maglia neroazzurra. E contro il Sudtirol il Pisa ha saputo lottare su ogni pallone, impattando la contesa proprio su quel piano tanto caro agli uomini di mister Bisoli che questo pomeriggio hanno trovato pane assai duro per i propri denti ; il resto l’ha fatto l’importante tasso tecnico che è nelle corde di molti dei calciatori a disposizione di mister Aquilani, primo fra tutti quel Valoti che sta tornando ad essere il giocatore totale ammirato due anni fa con la maglia del Monza. Altra sottolineatura niente affatto banale è che la squadra gioca secondo quelli che sono i dettami tattici del proprio allenatore – testimonianza sono i due goal messi a referto grazie a giocate codificate che si provavano già durante il ritiro di Rovetta – e questo dovrebbe accantonare definitivamente la cattiva novella secondo cui capitan Marin e compagni giocassero per far fuori Aquilani, una delle panzane più grandi udite negli ultimi anni all’ombra della Torre Pendente. Lungi dal voler parlare di partita della svolta – definizione largamente abusata e che francamente aborro – mi piace pensare che la vittoria conquistata al “Druso” possa rappresentare la vittoria di una rinnovata consapevolezza conseguita da una squadra che finora ha dovuto fare lo slalom gigante fra una miriade di problemi più o meno grandi ma che deve capire quanto possa essere forte nell’economia di un campionato che ancora non ha espresso i propri valori definitivi. Il Pisa può avere dentro di sé la forza giusta per recitare un ruolo da protagonista in questa cadetteria, a patto che tutti i calciatori credano fortemente nei propri mezzi ed a patto che i giocatori più rappresentativi possano finalmente esprimersi senza essere limitati da fastidiosi infortuni ; la parola “fine” a questa stagione agonistica è ben lontana dall’essere scritta.

H2o

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