Il Pisa Siamo Noi

Prima di Volare Mettiamo Apposto le Ali!

Tuona il patron Piero Camilli nelle numerose interviste dopo la promozione in C2. “IL PISA E MIO E IO L’HO PORTATO IN C2” grida il comandante ” PER NOI QUEST’ANNO E’ STATO UN BAGNO DI SANGUE ECONOMICO” ammette ” MA ORA SI CAMBIA MUSICA, PRIMA DI VOLARE METTIAMO A POSTO LE ALI” .

Nelle lunghe interviste ci sono alcuni punti su cui riflettere, che da una parte fanno vedere la voglia di Camilli & Co. di portare il Pisa al massimo delle serie nel minor tempo possibile, ma dall’altra mostrano la serietà nel mettere subito sul piatto le condizioni che servono e quindi i problemi da eliminare ( che in anni passati hanno aiutato i fallimenti di Pisa S.C e Pisa Calcio). Andiamo ad analizzarli nelle parole del nostro Comandante.

“Ci hanno dato un cerino in mano e ci siamo bruciati…ci hanno lasciati soli”: questa frase è uscita più volte dalla bocca di presidenti e imprenditori che sono passati sotto la torre. Purtroppo spesso a Pisa manca da parte delle istituzioni, dell’aministrazione comunale e dei grandi imprenditori che gravitano e guadagnano intorno a Pisa, la voglia e l’interesse di dare qualcosa alla città a livello calcistico. Forse è arrivato il momento che anche Pisa segua l’esempio di altre città come Livorno, dove a Spinelli è stata data la possibilità di un ritorno economico nel porto e l’aiuto di altri imprenditori che hanno un giro economico intorno alla città, o come Novara dove istituzioni e imprenditori hanno aiutato lo sviluppo di fondamenta importanti come il settore giovanile e altro dando vita a una società seria che oggi ha stravinto la prima divisione della Lega Pro e farà grande strada.

“L’Arena ci costa 250mila euro all’anno…io a Grosseto non pago un euro al comune”: gli scontri sui costi dell’arena ci sono da anni ed è davvero impensabile che una società si accolli dei costi così per portare il calcio in città- Tra l’altro ricordiamoci che il calcio ai livelli a cui vuole arrivare Camilli gioverebbe in primis a tutta la città. Il comune di Grosseto riesce a dare gratis lo stadio, mentre il comune di Pisa lo fa pagare? ma il Pisa è di Pisa o è ospite di Pisa?

” Quest’anno abbiamo preso di sponsor una miseria…ma è mai possibile che grandi imprese che guadagnano dalla città non mettono la scritta sulle maglie?”: in città ci sono tante grandi imprese che ormai hanno il monopolio su quello che riguarda i lavori e le manutenzioni e che quindi hanno un profitto dalla città. Il calcio a Pisa è un bene a cui i pisani tengono particolarmente, basti pensare che in serie D 7000 persone vanno allo stadio. Forse come ringraziamento al profitto che questa gente trae da Pisa, potrebbero regalare ai pisani un futuro calcistico. No?

“Diamo a questa creatura una struttura per caminare sulle sue gambe” Con questa fease il Comandante riassume tutto quello che ha dentro.Nel calcio ci vogliono programmi seri e unione di intenti e forza economica, lui ha voglia di portare Pisa al massimo delle serie, ma di farlo in maniera pulita con progetti, forza economica e costruire qualcosa che duri nel tempo. ma per fare questo ci vuole tutto un contorno che in una città come Pisa può e deve venire fuori. Perchè le potenzialità ci sono, ma deve cambiare la mentalità di tutti.

Una volta esisteva un gioco per PC in cui dovevi costruire le città romane, case, strade, palazzi, fattorie…e far sviluppare la città. Poi ad un certo punto quando la popolazione era tanta servivano soldi e divertimenti per portare il buon umore, e il gioco ti suggeriva di costruire anfiteatri, ma soprattutto arene per far seguire lo sport alla gente. Più le arene erano piene più il livello si alzava e più altra gente arrivava da fuori e il denaro aumentava. Era un gioco, ma si basava su una verità socio-economica. A Pisa ad alte categorie all’arena vanna in meda 15-20 mila persone…contando che Pisa ha 90mila abitanti di cui molti studenti fuori sede e molti stranieri, questo vuol dire che la domenica più 1/3 della città è sugli spalti a tifare Pisa e con una società come la intende Piero Camilli forse anche di più. Allora Sig Sindaco, Amministrazione e imprenditori tutti, stringetevi intorno al comandante, mettetevi intorno a un tavolo e programmate, così che potete portare in alto l’umore dei vostri cittadini, aumentare il livello della vostra città e aumentare le risorse economiche, proprio come a quel gioco!!! Il Pisa è di Pisa e se state dietro al comandante non ve ne pentirete e tutti ne gioveranno largamente, Citta, Cittadini, Sindaci, Istituzioni, Imprenditore e il grande e mitico Comandante! Forza Camilli !!

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7 Comments

  1. Richard Gabbrielli

    25/04/2010 at 22:44

    Anche se va giu’ male, e’ meglio avere commenti sinceri sul futuro del calcio a Pisa che le frasi storte dei presidenti passati. Solo cosi’ possiamo evitare un’altro brutto fallimento.

  2. massimiliano

    25/04/2010 at 21:03

    Concordo in pieno con mrgranu….non confondiamo ROMEO…con NESSUNO!!!!!!!!….su che ce la mandi bona dio…beh…se aspettiamo lui…si sta freschi!!!!
    Sono a rischio censura??
    Massimiliano

  3. Simone

    25/04/2010 at 17:46

    Si può darsi Manolo che siamo 90000 solo pisani. Ti ringrazio dell’appunto e questo tra l’latro mi fa felice perchè a volte guardandomi in giro mi sembra di essere in qualche paese straniero e mi domandi…ma dove sono andati a finire i Pisani!!! Comunque resta il fatto vero che in serie A e B 1/3 della città è allo stadio!!!!! E non è Poco!

  4. mrgranu

    25/04/2010 at 09:44

    Ho già espresso la mia opinione da qualche altra parte sempre su questo sito.
    Per quanto riguarda il paragone ” ROMEO – Camilli ” beh, non mescoliamo il “SACRO con il profano” .
    E che Dio ce la mandi bona !!!!

  5. Manolo

    25/04/2010 at 09:07

    Concordo su tutto, vorrei solo far notare ( che sono pignolo ormai l’avete capito ) all’estensore dell’articolo che 90.000 sono i pisani ufficialmente residenti e che gli studenti fuorisede e gli stranieri, che non sono residenti ufficiali, vanno aggiunti ai 90.000 e non “di cui”. Scusate la pignoleria, ma spesso la forma diventa sostanza.

  6. Roberto D.M.

    24/04/2010 at 20:01

    A proposito del Comandante:

    Camilli ha tuonato ancora di brutto dopo la sconfitta interna per 3 -0 con la capolista Lecce e di certo si può capire il suo sfogo che vede in pericolo l’aggancio ai Play-Off.
    Dall’intervista riportata sul Portale dei Biancorossi : http://www.usgrosseto.com/portal2010/
    Camilli riassumendo parla così:
    –Ho cambiato allenatore perché la squadra non giocava più ! adesso mancano cinque partite? Se necessario, ne cambio uno a partita ! Qui comando io ! Non ho capito perché giocatori come D’alessandro, Vitiello, Aldegani, non giochino, allora vuol dire che non ho capisco niente!
    Con Camilli al comando, non c’è davvero da cullarsi sugli allori per nessuno.
    Certe volte, mi viene da pensare che sia davvero ancora più esplosivo del nostro mai dimenticato Romeo.

    Che sia davvero la persona giusta per il Pisa ?, ma poi penso, meno male che c’è Battini a gettare un po’ d’acqua sul fuoco !.

    Intanto però ,ha cominciato a tuonare anche qui a Pisa dicendo che senza nuovi Soci, nuovi Sponsor,e con il Comune per l’esoso affitto dell’Arena, a Grosseto pare che il campo sia gratis, non si va da nessuna parte. “Per carità di Dio” alla Pierino Braglia, è da elogiare senza indugi il duo BattiMilli , perché se non venivano loro…..
    Ma speriamo bene, …per”noi poverini “! 10.000 e più pisani…Questa è una mia sensazione ,d’accordo, che mi va di esternare anche per sentire il pensiero di altri tifosi.

  7. france

    24/04/2010 at 18:04

    non fa una piega
    se Camilli ottenesse quello che vuole,
    ci sarebbe davvero da divertirsi in futuro.
    speriamo che qualcuno si svegli.

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