Pisa – Spezia : La Presentazione Del Match

By Gabriele Bianchi
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Updated: 26/01/2024

Già di per sé il derby toscoligure fra Pisa e Spezia non è mai una partita banale ; se poi ci si aggiungono tutti gli ingredienti che troveranno spazio domani pomeriggio nel vecchio catino di via Rindi, beh, la miscela è di quelle esplosive. In ordine sparso : i neroazzurri che hanno la ghiotta occasione di dare l’accelerata decisiva dopo la vittoria di Lecco di sei giorni or sono, i liguri sull’orlo del baratro e ai limiti della disperazione sportiva, la curva Nord che rimane fuori in occasione di un match così importante e sentito a causa delle note vicende legate alle condizioni in cui versa l’Arena Garibaldi, il ritorno di Luca D’Angelo in quella che per cinque anni è stata la sua casa.

Perché diciamocelo francamente : farà a tutti un effetto assai strano vedere chi ha guidato il Pisa per così tanto tempo e così recentemente indossare colori diversi dal neroazzurro e sedersi sulla panchina degli avversari ovvero quella ubicata sotto la curva Sud … Un effetto nostalgia del quale si dovrà per forza di cosa tenere conto, sia da un punto di vista strettamente umano sia da quello meramente sportivo perché nessun altro allenatore della cadetteria conosce il Pisa come Luca D’Angelo. Ed uno Spezia desolatamente ultimo in classifica guidato da qualsiasi altro allenatore avrebbe fatto assai meno paura rispetto a quello che fra poche ore calpesterà il prato dell’Arena Garibaldi ma tant’è : capitan Caracciolo e compagni dovranno essere più forti anche di questo, di un amico che per un paio d’ore diventerà un nemico (sportivamente parlando, ovvio) che le proverà di tutte per salvare la stagione della propria squadra. Il calcio, quando ci si mette, sa essere davvero crudele …

Per la gara contro gli aquilotti liguri mister Alberto Aquilani – che non ha effettuato la consueta conferenza stampa della vigilia – dovrà valutare le condizioni di Valoti e Bonfanti dopo gli acciacchi patiti la scorsa settimana e difficilmente potrà contare su Beruatto rientrato in gruppo soltanto pochi giorni or sono ; la sensazione è che si vada verso la conferma per larga parte dell’undici iniziale che ha saputo sbancare Lecco sabato scorso, il consueto 4-2-3-1 con Calabresi preferito a Barbieri sulla corsia di destra e con Torregrossa sulla linea dei trequartisti alle spalle di uno fra Mlakar e Moreo. Assenti i soliti lungodegenti Matteo Tramoni, Jureskin e Barberis.

Di Luca D’Angelo abbiamo già detto, della situazione in casa Spezia anche. E’ la storia di una retrocessione dalla massima serie di quelle traumatiche che non è possibile dimenticare in un amen, soprattutto quando ti presenti ai nastri di partenza del campionato di serie B con buona parte della squadra protagonista di quella Caporetto sportiva e con i nuovi giocatori che rendono assai meno di quelle che erano le aspettative della vigilia. Tocca quindi al tecnico di Pescara provare il miracolo, rovesciare le sorti di una stagione iniziata male e che rischia di finire molto peggio sulle rive del Golfo dei Poeti ; con una mano consistente che dovrà arrivare dal mercato di riparazione, fra nuovi arrivi e giocatori scontenti che hanno lasciato la Liguria (vedi Amian) o con ogni probabilità la lasceranno a breve (vedi Moro e Verde). E proprio i due ultimi arrivati Mateju e Falcinelli potrebbero essere già in campo dal primo minuto nel 3-5-2 che dovrebbe proporre l’ex tecnico neroazzurro, con l’ex Modena a dare una mano a Francesco Pio Esposito in avanti e con l’ex Palermo a completare il pacchetto arretrato assieme a Hristov e capitan Nikolau ; in mezzo al campo out Bandinelli per infortunio, toccherà con ogni probabilità all’altro arrivo del mercato di gennaio Jagiello prendere il posto dell’ex Empoli.