Il Pisa Siamo Noi

Per Non Dimenticare …

Foto di Gabriele Masotti

Il 18 giugno, il giorno dopo la presentazione di mister Braglia, scrissi di getto il pezzo che trovate qui sotto.
Scelsi di non pubblicarlo perché non avevo voglia di essere tacciato quale sentimentalone, romanticone, inguaribilmente legato al passato.
Dopo pochi mesi di campionato mi trovo quasi costretto a farne partecipi coloro che avranno la pazienza di leggerlo perché mi sembra che troppe persone a Pisa si siano dimenticate chi é Piero Braglia e soprattutto quello che ha rappresentato per tutto il popolo neroazzurro.
A distanza di sei mesi, trovo che quello che ho scritto in tempi non sospetti sia maledettamente attuale.
Inoltre rafforza non poco il concetto che il nostro sito ha espresso poche ore fa : guai ad abbandonare la nave battente bandiera rossocrociata.
Piero Braglia ne é il comandante.
E con lui al timone ho già la certezza di quale sarà il porto nel quale attraccheremo il prossimo maggio.
Soprattutto in assenza di quelli spiacevoli personaggi che si divertono a soffiare in senso contrario alla rotta maestra.

Gabriele Bianchi

Ventura, Giordano, Indiani, Cuoghi, Semplici, Pagliari, Pane, Pagliari bis, Cozza, Menichini.
Petrachi, Cinquini, Aringhieri, Minguzzi, Lucchesi.
Covarelli, Pomponi, Camilli, Battini.
Inutile aggiungere altro per far capire quanta sia l’acqua che è passata sotto i ponti in questi sette anni.
Ma nonostante tutto la mia mente ritorna a quel 17 giugno 2007 così caro a tutti i tifosi neroazzurri.
Continuo a vederti appoggiato a quel palo, pochi minuti prima del fischio di inizio di quella che sarebbe diventata una delle pietre miliari della storia del calcio pisano.
Guardavi i tuoi ragazzi che si scaldavano sotto una Nord gremita all’inverosimile, quei ragazzi che di lì a poco avrebbero regalato un sogno ad un’intera città.
Le tue lacrime erano nascoste da voluminosi occhiali scuri.
Forse per la prima volta nel corso di quella stagione lasciasti libero sfogo alle tue emozioni.
Ed è in quel momento che mister Piero Braglia si è trasformato semplicemente in Piero agli occhi di tutta la Pisa sportiva.
Perché è l’uomo Braglia che è rimasto nel cuore di noi tifosi.
I tecnici passano.
Gli uomini restano.
Questo ci ha insegnato la storia del calcio rossocrociato.
A molti anni di distanza continuo a tentare di indovinare i tuoi pensieri in quel momento di forte emozione, per te e per tutti coloro che affollavano il vecchio catino di via Rindi.
Certo, di episodi da ricordare quell’annata ne ha lasciati a decine.
A cosa stavi pensando, Piero ?
Ai primi, difficilissimi giorni di ritiro a Pieve Pelago, dove sembrava che la stagione finisse male ancor prima di iniziare ?
Alle cazzate (parole tue …) che il presidente Covarelli disse nell’immediato post partita della prima partita di campionato in quel di Pizzighettone ?
Alla prima vittoria della tua squadra nel sentitissimo derby contro la Lucchese ?
Alle ore che i tuoi pretoriani Ferrigno e Biancone passavano alla bandierina del calcio d’angolo quando il Pisa stava vincendo, facendo saltare i nervi agli avversari con una sorta di gioco delle tre campanelle traslato al calcio ?
Ai dodici punti di sutura rimediati da Raimondi a Monza e che comunque non gli impedirono di terminare la gara ?
Alla giornata da tregenda in quel di Cittadella, dove un’invenzione del solito Ferrigno ti regalò una delle vittorie più importanti della stagione ?
Alla cessione di Puggioni che proprio non ti era andata giù ?
Al rapporto a tratti complicato con Petrachi e Scarpelloni ?
Al golden boy Ceravolo, protagonista inaspettato dei play-off ?
Alle trasferte impossibili al Penzo di Venezia, dove arrivasti in motoscafo a guisa di comandante di una ciurma piratesca ?
All’abnegazione commovente di tutti i tuoi ragazzi, specialmente quelli che giocarono le partite decisive in condizioni fisiche a dir poco precarie ?
Certo, si tratta di un indovinello di difficilissima soluzione.
Ed è per questo motivo che il sottoscritto si è dato una risposta del tutto personale.
Spero che mi perdonerai questa licenza, Piero.
Perché mi piace credere che il tuo pensiero fosse già rivolto al dopo partita, a quello che tutti a Pisa speravano ma che nessuno osava pronunciare a causa di quella splendida scaramanzia che governa tutto il mondo del calcio.
Sì, a quella tanto agognata serie B che di lì a poche ore avresti regalato ad una città intera ma che non ti avrebbe visto protagonista nel corso dei mesi successivi.
Perché il tuo accordo con la Lucchese era una sorta di segreto di Pulcinella per tutti i tifosi neroazzurri.
Come non ricordare la festa di quella notte, dove tu rimanesti quasi in disparte ?
Una goccia di tristezza in un oceano di gioia.
Ecco perché la mia mente non riesce a smuoversi da quel 17 giugno 2007.
Perché ho sempre avuto la sensazione di un qualcosa di incompiuto, di un qualcosa lasciato quasi a metà.
Certo, di lì a pochi mesi arrivarono Cerci, Kutuzov, Castillo e il calcio champagne di Ventura.
Ma è stato il miracolo che tu ed i tuoi ragazzi realizzaste la stagione precedente che permise quell’anno di grazia nella serie cadetta.
Ecco perché non posso dimenticare quel palo, quelle lacrime, quelle emozioni così tangibili che quasi si potevano toccare con mano.
Ecco perché mi vengono ancora i brividi quando ho l’occasione di ascoltare telefonicamente le voci dei protagonisti di quella magica stagione.
Ecco perché mi sono emozionato alla notizia del tuo ritorno.
Perché la vita, nolente o volente, ci dà sempre una seconda possibilità.
Piero, facciamo finta che il tempo si sia fermato e ripartiamo da quel palo.
Tutti quanti, tutti insieme e tutti uniti.
Per portare a termine quel discorso interrotto troppo prematuramente.
Perché tu possa finalmente assaporare quello che ti eri guadagnato sul campo.
Ma soprattutto per non disperdere quella magia che da quel benedetto 17 giugno 2007 non sono più stato in grado di respirare.

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5 Comments

  1. Franco

    14/12/2014 at 15:17

    Concordo in pieno con Ale62

  2. ALE62

    11/12/2014 at 11:59

    A me dei pontederesi e dei rapporti di correttezza con i pontederesi non me ne pò fregà di meno…

  3. stf

    11/12/2014 at 10:25

    Da tuttolegapro perchè la gente legga e capisca che razza di individuo è Battini

    Stamani il quotidiano “La Nazione” ha intervistato Paolo Boschi, co-presidente del Pontedera, che ha parlato del rapporto della società granata con il DG Paolo Giovannini, anche a seguito del “corteggiamento” che questi ha avuto da parte del Pisa, ecco le sue parole: “Giovannini è un grande direttore, sia dietro che fuori dalla scrivania. Anche riguardo all’ultima vicenda si è dimostrato molto corretto. Un vero signore. Non avrebbe mai lasciato il Pontedera a metà stagione, e soprattutto andare a Pisa in un momento difficile come questo non so quanto sarebbe stato conveniente. Giovannini è bravo e per questo è corteggiato, ma non temo che il Pisa ce lo possa portar via a giugno. Ha un contratto col Pontedera fino al 2016 ma penso che si andrà oltre. Abbiamo un incontro tra domani (oggi, ndr) e giovedì per fare il punto della situazione. Ma noi vogliamo che lui diventi un punto di riferimento totale della società”.
    Boschi ha poi parlato del Pisa: “La mossa di Battini non è stata corretta e ci ha dato fastidio. A maggior ragione perché poi dal versante pisano sento tanto parlare di collaborazione che ci dovrebbe esser fra le due società.
    I fatti invece dicono che qualche anno fa il nostro preparatore atletico, Ferrini, passò al Pisa a campionato in corso, che al calcio mercato invernale passato il Pisa voleva Arrighini ma lo voleva pagare a un prezzo stracciato e che quest’anno ci ha provato con Giovannini, e sempre a stagione iniziata. Questa vi sembra collaborazione?”

  4. stefano marmeggi

    11/12/2014 at 09:44

    Veramente un gran bel pezzo gabriele, che condivido in pieno……lasciamo lavorare in pace pierino e che ir batt la smetta di chiacchierà a venvera, anzi la smetta proprio di rilascià dichiarazioni sur pisa….si frughi nelle tasche e compri quei 3/4 giocatori che braglia gli chiede da un bel pò e che ci servono come il pane x coronare un sogno…..quest’anno alla nostra portata, possibilissimo da raggiungere, visto il livello di questo campionato e soprattutto delle altre pretendenti alla vittoria finale……ir batt, arrighini lo doveva comprare l’anno passato a gennaio ed avremmo vinto in carrozza lo scorso campionato……ora che la smetta di fare proclami, simil renzie, e faccia i fatti, non deve far altro che questo, fatti e solo fatti, ed anche in silenzio, x non dare vantaggi a nessuno……..Noi tifosi malati der pisa da na vita ce lo aspettiamo da lui…..che lo faccia e basta….se veramente ci tiene, come dice, alle sorti del magico e glorioso Pisa.

  5. pisano69

    11/12/2014 at 07:56

    Gabriele hai emozionato anche me lasciate sta’ piero lui e’ l’unico che ci puo’ far vincere soffrendo si ma vincere forza pisa forza piero braglia

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