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Pagelle Pisa Carrarese

Pagelle

Inutile questa sera mettersi a fare le consuete pagelle.

La non prestazione da parte dei giocatori in maglia neroazzurra messa a referto questa sera non è quantificabile da una semplice valutazione numerica.

Perché questa sera la Carrarese non ha soltanto vinto la partita.

Ha annichilito l’avversario. Lo ha asfaltato. Lo ha surclassato sotto ogni qualsivoglia aspetto.

Gli uomini di mister Baldini hanno vinto sotto l’aspetto della tattica, sotto l’aspetto della voglia, sotto l’aspetto della cattiveria agonistica, sotto l’aspetto della corsa.

Con giocatori del calibro di Tavano, Biasci, Marchionni e Bentivegna in panchina gli ospiti hanno espugnato l’Arena Garibaldi con pieno merito, con un punteggio che va perfino stretto a capitan Coralli e compagni per quanto fatto vedere sul terreno di gioco.

Ed il Pisa ?

Non pervenuto.

Eccezion fatta per l’ottimo Voltolini – senza le cui parate il punteggio darebbe stato ben più severo – impossibile trovare un giocatore in maglia neroazzurra che rasenti la sufficienza.

Dopo appena quattro giorni la vittoria ottenuta a Pistoia sembra un lontano e pallido ricordo.

Male tutti, davvero molto male.

Male la difesa, con Filippini adattato a fare il centrale difensivo e con Cagnano prima e Setola poi a fungere da terzini sinistri e ad essere fatti a fette dalle scorribande di Tortori e dalle sovrapposizioni di Vitturini.

Male il centrocampo, con Maltese lontano parente del giocatore visto nel corso del girone di andata e con Gucher e De Vitis surclassati nel ritmo e nella corsa da Tentoni e da Rosaia.

Male, malissimo l’attacco : Negro non può giocare da attaccante esterno in un 4-3-3, Eusepi e Ferrante non riescono ad essere il punto di riferimento offensivo, Sainz Maza non ha la cattiveria che richiede la categoria e Lisi è incappato in una serata storta. Risultato : neanche un tiro degno di tal nome verso la porta difesa dall’inoperoso Borra.

Male anche la guida tecnica : a Pistoia si era vinto la gara a centrocampo, grazie alla regia di Di Quinzio (messo a fare il play davanti alla difesa) ed al pressing a tutto campo di Gucher ed Izzillo. Questa sera Izzillo e Di Quinzio in panchina e Gucher sostituito dopo l’intervallo : impossibile in questo modo dare certezze ad una squadra piena di dubbi e timori.

E poi il voler insistere con il 4-3-3 è un qualcosa che desta più di una perplessità : tale modulo era già costato l’allontanamento della guida tecnica precedente e dopo un paio di mesi siamo tornati punto e a capo, con un’occupazione degli spazi che mortifica le caratteristiche di giocatori importanti quali sono Negro e Masucci. Senza contare che né Eusepi né tanto meno Ferrante hanno dimostrato di poter essere in tale schieramento dei validi terminali offensivi.

Adesso si chiede a gran voce la testa dell’attuale tecnico, tanto nel gioco del calcio funziona così.

E mentre la sabbia nella clessidra inizia a scarseggiare la mente va ad inizio stagione, quando tutto sembrava bello, quando i proclami erano assai bellicosi, quando questo campionato sembrava una sorta di breve Purgatorio dal quale uscire in pochi mesi.

Ed invece di mesi ne sono passati sette e la situazione è quantomai ingarbugliata e difficile, con il Pisa sovrastato da squadre costruite in una settimana e con i play off da disputare per provare a centrare l’obbiettivo dichiarato passando dalla porta di servizio.

Ma per fare tutto questo serve quanto prima una scossa, interna o esterna che sia.

Se si sceglie la soluzione interna bisogna che coloro che indossano la maglia neroazzurra trovino all’interno del gruppo quella scintilla necessaria a trasformare una squadra smarrita e tremebonda in un qualcosa di coeso e granitico che possa rendere la vita difficile a coloro che incroceremo negli spareggi di fine stagione.

Se invece si sceglie la soluzione esterna, beh, allora si deve far tesoro di tutti gli errori tecnici commessi finora e si deve scegliere un allenatore profondamente diverso dai due tecnici che si sono alternati in questa stagione sulla panchina neroazzurra. Un tecnico magari più sanguigno, più autorevole, più deciso nelle scelte e nelle dichiarazioni, che riesca a trasmettere a tutto l’ambiente Pisa quella grinta e quella voglia di lottare che al momento sembrano smarrite.

Lo dice la storia recente quali sono gli allenatori che sono riusciti a portare i neroazzurri lontano dall’inferno della terza serie.

E la storia, nolenti o volenti, molto spesso dice la verità.

Anche quando a molti sembra far comodo scordarsene.

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4 Comments

  1. nico

    25/03/2018 at 16:59

    non sono d’accordo che Negro non possa giocare nel 4-3-3 modulo che conosce benissimo in quanto ha iniziato la cariera calcistica con il Celano di Modica ex giocatore di Zeman che del 4-3-3 era la sua fede eppure Negro era il lader con 12 gol quindi lo stesso modulo è stato utilizzato anche dalla salernitana, e Casertana e Nocerina i gol li ha fatti ,lo stesso quindi non è un problema di modulo
    ieri nel primo tempo quando giocava laterale qualche palla in area è arrivata
    nel secondo tempo quando invece ha dovuto fare l’attaccante aggiunto le palle dai compagni non è arrivavano + nessuna molto bravi gli avversari a chiudere tutti i corridoi ci sono stati tanti errori dei nostri giocatori tra centrocampo, difesa ed attacco troppi palloni persi e vanificati , calci di punizione non eseguiti perfettamente o per lo meno ricercati degli schemi con varianti anche qualche volta fintare di tirare ed allargare sul compagno laterale avrebbe potuto liberare giocatori in area avversaria , bisogna anche inventare delle varianti x non essere sempre prevedibili
    si vede che Ferrante ancora non è al 100 % x dialogare con i i compagni Saint maza invece che dovrebbe saltare l’avvversario lo fà poco e la volta che riesce non c’è nessuno dei nostri pronto ad infilare il tap in vincente
    speriamo che x le prossime gare di correggere il tiro e cambiare atteggiamento cosi non và

  2. nico

    25/03/2018 at 16:46

    unica pecca non aver cercato di pareggiare contro il Gavorrano e la Lucchese o x lo meno vincerne almeno una delle due in ogni modo x ora siamo 3 i play off ci siamo ,ma dobbiamo cambiare atteggiamento i nuovi innesti si devono calare ed ingranare di + con il resto della squadra alcuni di loro devono dare di + meno finezze ,ma + concretezza , Negro e ora che quando si trova in zona area piccola deve tirare in porta come sa fare lui al tiro finche non segna dopo poi potrà diventare altruista x i compagni

  3. Claudio

    25/03/2018 at 11:55

    PIENAMENTE D ACCORDO!

  4. nico

    25/03/2018 at 09:42

    un applauso alla squadra avversaria mi domando allora contro l’Alessandria non era pervenuta la Carrarese , ieri sono stati bravissimi hanno chiuso i nostri attaccanti i tutte le maniere hanno raddopppiato su Negro che era il pericolo numero uno ed hanno chiuso tutti gli spazi sugli altri spazi ,hanno aggerdito i nostri difensori nella loro area di difesa una gara perfetta
    solo nel primo tempo alcuni spunti di Negro hanno fatto un pò di breccia in area avversaria , ma la prossima volta Negro deve entrare in area ed esplodere il tiro

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