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Lucchesi: “Una Sconfitta Non Può Essere un Dramma, però Capisco l’Amarezza della Proprietà”

lucchesi

Il Direttore Fabrizio Lucchesi, alla ripresa degli allenamenti, è intervenuto ai microfoni di pisachannel.tv facendo il punto della situazione, dopo l’incontro fra il Pres. Battini e la squadra di questa mattina. Ecco alcuni estratti del suo intervento:

 Nel mondo del calcio saper accettare le sconfitte è fondamentale, non fa mai piacere perdere, solitamente si lavora per vincere, ma bisogna saperle accettare e uscirne rafforzati, bisogna capire gli errori e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Una sconfitta non può essere un dramma, però capisco e giustifico l’amarezza della proprietà, che ci tiene molto, che sta facendo grandi sacrifici e che domenica ha probabilmente visto una squadra che ha fatto molto di meno delle proprie possibilità.

C’è stato un confronto, i confronti sono sempre costruttivi, anche se sono su toni un po’ alti, come delle volte è giusto che sia, l’importante e che ci siano poi dei chiarimenti, che se esca rafforzati e che si metta da parte quello che è stato. Il Presidente ha parlato con la squadra, io, ieri sera ,sono stato quattro ore al telefono con lui, anche il Mister ha parlato con il Presidente, questa mattina, sono momenti di confronto e verifica, non per una partita vinta o persa, ma perché vogliamo anticipare problematiche che oggi sono risolvibili, mentre più avanti sarebbero difficili da affrontare.

Dall’inizio dell’anno ribadisco che non siamo una squadra forte, siamo una buona squadra che, se fa bene il suo lavoro, può essere migliore delle altre. Di solito vince il migliore e non il più forte, ma per far questo occorre arrivare ai playoff in condizioni psico-fisiche buone, quindi noi lavoreremo per il miglior piazzamento possibile in classifica e per arrivare in buone condizioni ai playoff.

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2 Comments

  1. andrea elbano

    12/03/2014 at 18:56

    Sono un estimatore di Lucchesi, ma la scelta di Cozza non mi ha convinto anche se capisco che era fondamentale il cambio di Pagliari che ormai non aveva più rapporto con la squadra.Avrei preferito un allenatore ” alla Braglia” per intendersi…..

  2. xcri

    12/03/2014 at 10:45

    Il ragionamento non fa una piega.

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