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Il “Nuovo” Pisa, 3-4-…Possesso Palla e Verticalizzazioni Improvvise

Cozza

Sarà sicuramente un Pisa molto diverso quello che vedremo in campo contro il Barletta, in questi giorni i ragazzi si stanno allenando duramente con doppie sedute e lavorano molto sia dal punto di vista atletico, che da quello tattico.

Il “nuovo” Pisa poggerà i suoi cardini su una difesa a tre, che in questi giorni ha visto Rozzio agire da centro-destra, Sabato da centro sinistra e Goldaniga da centrale; il centrocampo sarà composto da quattro uomini, il ruolo di centrali vede in concorrenza tre uomini per due maglie e più precisamente Favasuli, Sampietro, e il recuperato Mingazzini, sulle fasce Martella e Pellegrini avranno il compito di andare a fare i “quinti” in fase difensiva e proporsi in avanti non appena il Pisa rientra in possesso palla. In avanti Arma agirà da punta centrale con alle sue spalle, leggermente arretrati di qualche metro, Giovinco e Napoli che dovranno essere le due schegge impazzite di questa squadra, pronti ad agire sia da trequartisti che da seconde punte, a seconda delle esigenze del momento.

3-4-1-2…3-4-2-1…3-4-3, interpretatelo come preferite, spesso l’accanimento sui numeri dei moduli è un inutile e complicato esercizio mentale che poco interessa gli addetti ai lavori; quello che conta è l’idea di gioco che si vuol dare ad una squadra e Cozza sembra avere le idee molto chiare su quello che vuole dai suoi ragazzi.

Prima di tutto palla a terra e possesso con giro-palla fra i difensori che coinvolge anche i centrocampisti. Ovviamente il possesso palla fine a se stesso serve a poco, se non a niente, ma il Pisa terrà palla alla ricerca degli spazi necessari per innescare improvvise e fulminee verticalizzazioni; infatti, non appena se ne presenta l’opportunità il gioco viene verticalizzato su uno dei tre attaccanti, che nel più breve tempo possibile e con un tocco solo o scaricano dietro verso il centrocampista centrale o fanno sponda, allargando il gioco in fascia per l’esterno che deve buttarsi nello spazio. Nel caso la palla venga scaricata al centrocampista, sarà invece proprio quest’ultimo a verticalizzare per l’esterno, innescando un palla avanti-palla indietro che serve a cercare di cogliere la difesa avversaria in contro-tempo fra lo “scappare” verso la porta e aggredire la palla. Chiaramente il gioco non si limiterà a questa unica soluzione, ma questa è una possibilità che in questi giorni è stata provata molte volte e sarà, molto probabilmente, uno dei temi principali del “Nuovo” Pisa.

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4 Comments

  1. manuel73

    02/01/2014 at 17:24

    il modulo 3-4-.. mi sembra più adatto alle caratteristiche dei giocatori d’attacco acquistati, specie Napoli e Giovinco, ma anche Cia tutto sommato,
    un limite di Pagliari sicuramente era l’incapacità di proporre variazioni al modulo di gioco,
    spero davvero di non essere smentito dal campo,
    poi i moduli contano il giusto, serve che la squadra torni a giocare da squadra, al 110% dell’impegno!

  2. daniele

    02/01/2014 at 16:00

    Signori..io ripeto non voglio difendere Pagliari..ma non credo che il Mister IMPONESSE il lancio lungo sulla punta dalla difesa..semplicemente per far “girare palla” per aprire gli spazi occorrono giocatori che siano in grado di farla girare…il lancio sugli esterni è meraviglioso..speriamo che il nuovo mister in 10 giorni abbia insegnato a Napoli a stoppare un lancio di 30 mt visto che con il Viareggio non era in grado di stoppare passaggi da 2 mt, cito Napoli per fare un esempio..ma potrei aggiungere Favasuli, il redivivo Mingazzini o il fenomeno Giovinco e praticamente tutti gli altri..questa gente qui ci ha portato a buttare un’altra stagione già a Dicembre!

  3. Redazione

    02/01/2014 at 11:26

    Non molta, anzi quasi nessuna, la differenza sta nel fatto che con Cozza si passa prima da un possesso palla che serve a far muovere e scoprire le difese avversarie, mentre con Pagliari la palla lunga arrivava direttamente dalla difesa, con i difensori avversari tranquillamete schierati. Inoltre; invece di andare a cercare la prima punta si va a cercare l’esterno, la punta viene cercata solo per lo scarico, ma dandogli palla addosso e rasoterra

  4. daniele

    02/01/2014 at 11:13

    Io sono ignorante e polemico..
    ma qualcuno mi spiega la differenza tra verticalizzazione e lancio lungo?!?

    Visto che il glossario calcistico ne da questa definizione:

    “Verticalizzazione: lungo passaggio verticale effettuato in genere dalla propria metà campo per permettere agli attaccanti di involarsi verso la porta avversaria alla ricerca del gol.”

    Grazie

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