Il Pisa Siamo Noi

Un Giorno Di Ordinaria Follia

follia

Chi mi conosce lo sa bene, facendomene spesso una colpa o un qualcosa di molto simile.

Sono una sorta di cinemaniaco – neologismo molto in voga in questi ultimi anni – capace di ricondurre tutto ciò che mi circonda o che mi accade ad un qualcosa che nel corso della mia vita ho visto impresso sul grande schermo.

Singoli episodi come intere giornate ; una frase buttata là come un intero monologo ; un solo individuo come una moltitudine di gente : niente mi è nuovo e tutto mi sa di già visto, riportandomi ad un mondo fatto di Tecnicolor e di Dolby Surround.

Ecco allora spiegato il titolo e l’immagine del pezzo che state leggendo, perfetta fotografia della giornata surreale che il tifoso pisano medio ha vissuto quest’oggi.

Ed anche a quest’ora tarda della notte il sonno fatica a sopraggiungere, scacciato via da una sensazione non ben definita e definibile ma comunque assimilabile ad un estremo fastidio accompagnato da una spiazzante incredulità.

Perché tutto mi sarei aspettato tranne quello al quale ho dovuto mio malgrado assistere nel dopo partita di un Pisa – Grosseto alquanto scialbo e parco di emozioni, quasi a voler giustificare il fiume in piena che avrebbe rotto gli argini di lì a poco.

Ho riempito pagine e pagine di appunti : Pagliari prima, Battini poi, Lucchesi primo tempo e Lucchesi secondo tempo.

Leggo e rileggo quello che ho scritto ma non mi viene affatto voglia di riportarlo sul nostro sito, un po’ perché è già stato detto tutto ed il contrario di tutto, un po’ perché la cortina fumogena fatta di frasi di circostanza va a coprire una situazione che molto probabilmente non sarebbe mai dovuta diventare di dominio pubblico.

Mi piacerebbe invece riuscire a riportare fedelmente le sensazioni che gli occhi dei protagonisti di questa vicenda quasi kafkiana riuscivano a trasmettere molto più delle parole di rito gettate in pasto ai cronisti presenti a questa sorta di avanspettacolo, ma non credo che la mia penna sia all’altezza della bisogna.

E allora provo a parlare con il cinema, magari risulterò più comprensibile.

Mister Pagliari : un poco Leonida che grida “Questa è Sparta !” [300] ed un poco William Wallace che urla a squarciagola “Libertààààààààà !” [Braveheart].

Il presidente Battini : lo smarrimento dipinto sul volto nonostante le parole che vogliono dare la sensazione di avere la situazione perfettamente in pugno, quegli occhi stupiti alla Tom Hanks in Forrest Gump che si vede passare davanti agli occhi trent’anni di storia americana senza quasi rendersene conto.

Fabrizio Lucchesi : “Io ne ho viste di cose che voi umani potete soltanto immaginarvi …” [Blade Runner].

Mi spiace ma non riesco ad essere più preciso di così nel raccontarvi questo pazzo sabato 16 novembre 2013, e francamente me ne dolgo, perché avere vissuto in prima persona quella pazza ora meritava certamente miglior penna e miglior scrittore.

Ma tant’è, adesso è il momento di stare alla finestra per aspettare nuove buone o cattive a seconda dei punti di vista, riunioni chiarificatrici, lavori di ago e filo per ricucire strappi più o meno profondi, altre frasi di circostanza, troppi luoghi comuni da metabolizzare ed ai quali far finta di credere.

Insomma, di tutto e di più, ma un di tutto ed un di più lontano anni luce dal calcio giocato, quello che ci piace, quello che si fa sul rettangolo verde e che vede il nostro Pisa secondo in classifica ad un punto dalla prima posizione.

Perché alla fine della fiera ci siamo quasi dimenticati l’aspetto più importante : il neroazzurro o il rossocrociato, come preferite, che dovrebbe venire prima di tutto e prima di tutti e che invece, come (pur)troppo spesso accade in questi ultimi travagliati anni, assume l’antipatico ruolo di ultima ruota del carro, soffocato dagli interessi personali ora di questo, ora di quello.

E’ un qualcosa di fastidiosamente ordinario, oramai.

E’ un qualcosa di incomprensibilmente folle, viene da dire.

E’ solo un giorno così, lo speriamo tutti.

Appunto, UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA.

Nolente o volente, casco sempre sul cinema.

(Sperando che il buon Michael Douglas non si inkazzi e non venga a cercare anche me …)

Gabriele Bianchi 

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One Comment

  1. france da marina

    17/11/2013 at 09:39

    Complimenti perché scrivi bene, con grande fantasia sarà che anche io sono cinemaniaco, pero’ non capisco lo stupore, pagliari è tra i primi in classifica con una squadra quasi tutta noleggiata dove 15 giocatori su 22 faticano ad arrivare a fine mese, in una società di amatori Lucchesi a parte, figurati se si vuole sentire dire qualcosa da un presidente che quando gli chiedi un acquisto a gennaio x vincere il campionato (che è diventato la coppa del nonno) ti risponde che gli è arrivata una bolletta della luce troppo salata o giu’ di li, che al ristorante tratta il prezzo che neanche Galliani per balotelli aveva avuto tanta sfacciataggine, figurati se da un personaggio del genere vuol sentirsi dire qualcosa, un giorno di ordinaria amministrazione.
    Della serie: i nodi vengono al pettine.
    Vuoi un riferimento cinematografico?
    Pagliari a Batini: Aiutami ad aiutarti! (Tom Cruise)

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