Il Pisa Siamo Noi

Silvano Raggio Garibaldi: Mi Hanno Illuso e Poi Messo da Parte!

Torna questa settimala  la rubrica che ci porterà a capire cosa è veramente successo in quei maledetti mesi del 2009 che hanno portato il Pisa Calcio al fallimento, con la cancellazione dai professionisti e la ripartenza dalla serie D.

Ospite dei nostri microfoni questa settimana una delle promesse del calcio italiano: Silvano Raggio Garibaldi che militò a Pisa, in prestito, nella stagione 2008/2009

Sei arrivato a Pisa nell’estate del 2008 in prestito dal Genoa

Ero appena tornato dall’europeo  Under 19, quando il Genoa mi fece sapere che il Pisa era interessato ad avermi in squadra. Presi contatti con Cinquini che mi illustrò un progetto importante e l’obbiettivo stagionale di arrivare ai Play-off come l’anno precedente; decisi di accettare e arrivai sotto la torre in prestito. All’inizio sembrava tutto perfetto, poi col tempo mi accorsi che non era proprio quello che mi avevano detto.

Il tuo presidente era Pomponi

Si, anche se non l’ho conosciuto tanto bene, perchè il nostro rapporto era giocatore-presidente: una battuta ogni tanto, ma nessun contatto, niente di più di qualche piccola occasione.

Cinquini ti ha voluto fortemente

Quando mi cercò mi disse che ero uno dei giocatori su cui la società puntava, che qui a Pisa avrei potuto avere un ruolo importante, grazie anche all’allenatore che era interessato ad avermi in squadra. quando poi iniziò il campionato mi resi conto che non era proprio così: non giocavo mai e non rientravo nei piani del mister. Ci rimasi male perchè ero stato illuso di cose non vere e poi messo da parte. Comunque rimasi in silenzio e continuai ad allenarmi.

Come è stato il tuo rapporto con Cinquini

Alla fine è stato buono. C’è stata qualche piccola litigata dovuta anche al fatto della mia esclusione e al fatto che mi sembrava che quello che mi aveva promesso erano state tante bugie solo per farmi venire a Pisa, ma alla fine non è stato un brutto rapporto

A Gennaio avevi avuto la possibilità di cambiare squadra

Mi era stata data la possibilità di cambiare e mi era arrivata anche qualche proprosta, sapevo che la società non mi avrebbe tenuto a Giungno, ma decisi di rimanere perchè mi trovavo bene e perchè era il primo anno e non me la sentivo di cambiare un altra volta. Forse non è stata la scelta giusta perchè di li in poi giocai sempre meno, però in quel momento mi sentivo di fare così.

In questi mesi di “esilio”, hai mai avuto un punto di riferimento, qualcuno che ti ha aiutato?

L’unico con cui parlavo un po’ era Cinquini, ma in generale non ho mai avuto un rapporto a livello tecnico con qualcuno. Non c’era nessuno che mi aiutasse, mi venisse a parlare. Fui un po lasciato a me stesso.

Il tuo rapporto con Ventura?

Non giocavo mai, quindi il mio rapporto con il mister era solo tra giocatore e allenatore. Un rapporto fatto di distanze, ne brutto ne bello. Non ci parlavamo molto, e alla fine forse non ce n’era nemmeno bisogno dato che non giocavo mai!

L’esonero di Ventura. Cosa vi è stato detto? Prima di mandarlo via vi è stato chiesto consiglio?

La mattina dopo Cittadella la società ci ha comunicato l’esonero di Ventura dicendoci per motivi tecnici. A me non è stato chiesto niente, ma probabilmente ai più esperti e veterani qualcosa si.

Hai notato se lo spogliatoio remasse contro Ventura?

Qualcuno aveva qualche problema col mister, ma quello è normale. Però lo spogliatoio seguiva il mister e posso dirvi quasi con certezza che non remava contro.

Con l’arrivo di Giordano sei tornato in campo, e hai giocato la partita più pesante di tutto l’anno!

Si. Con il nuovo mister tornai a giocare e giocai anche quella partita maledetta. Nonostante non abbia mai giocato, mi ero affezionato alla città e alla società, e ci tenevo a vincere quella partita. Quel giorno lo porto ancora dentro; mi è dispiaciuto tanto perchè nonostante tutto mi resi conto che a Pisa io ci tenevo e ci stavo bene.

Ti diciamo dei nomi di giocatori che dopo la retrocessione furono più volte nella bocca della gente nel bene e nel male. Dicci cosa ti viene in mente:

Raimondi

Uomo vero, capitano vero, grandissima persone e grande calciatore

Braiati

Lo stimo tantissimo, ha sempre lottato. Dopo la retrocessione lo hanno accusato di tante cose, ma non lo merita. Ha sempre lottato e ha sempre messo la faccia. Ama Pisa

D’Anna

L’ho conosciuto poco. E’ arrivato a gennaio e l’ho conosciuto poco. Posso dire solo che è un buon giocatore

Alvarez

Grandi qualità come ha dimostrato a Bari. A Pisa poteva fare di più di sicuro.

Hai qualche sassolino nella scarpa da levarti?

Solo tanto rammarico nel essere arrivato con tanti discorsi e promesse fatte in testa, e poi essersi accorto che la verità era un’altra fino ad arrivare a capire che addirittura non rientravo nei piani del mister. Ero giovani, alla mia prim aesperienza e ciò mi ha messo tanta confusione in testa.

Un saluto alla città

Spero veramente che il Pisa e i suoi tifosi possano rivivere momenti migliori. La piazza di Pisa merità palcoscenici migliori, è un pubblico e un ambiente da serie A.

Grazie Silvano, e in bocca al lupo per la fine del campionato

Grazie a voi. Crepi!

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2 Comments

  1. giacomo

    05/05/2011 at 04:42

    almeno rispetto ai “nostri” eroi pisani Birindelli e Viviani a fine gara col Brescia era uno di quelli realmente dispiaciuti(un credo che piangesse apposta) e questo in mezzo alla marmaglia di quell’anno lo salva. Dall’intervista si capisce che all’epoca fu un giovane ingenuo, è come se non si accorse di nulla,

  2. AdelantePisa

    04/05/2011 at 22:14

    Intervista senza mordente come praticamente è stato lui nella stagione in cui era a Pisa. Mi viene abbastanza da ridere a leggere…,mi hanno messo da parte…..non ha mai fatto vedere nulla di che….era una promessa ed è rimasto tale nulla di piu.

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