Il Pisa Siamo Noi

Ricominciamo

Croce pisana

Sembrano davvero passati pochi giorni, invece sono già trascorsi più di due mesi da quell’infausto pomeriggio di Latina.

Da quel commovente saluto notturno a quei ragazzi che ci avevano fatto sognare ad occhi aperti.

Il calcio è come la vita : continua, va avanti, si modifica e si trasforma, sbuffa, suda ma comunque riparte.

E noi dietro, schiavi di una fede che anno dopo anno si trasforma sempre più in una sorta di ragione di vita settimanale, se non addirittura quotidiana.

E’ cambiato molto in questi mesi estivi.

Molti ragazzi che pian piano avevamo imparato ad amare hanno seguito i propri sogni e sono andati a giocarsi una Serie B che si sono meritati sul campo.

Sono arrivati tanti nuovi giocatori che dovremo imparare a conoscere e ad apprezzare : molto dipenderà anche da loro, da come sapranno onorare quella casacca neroazzurra nel corso del campionato, onere per tutti ma onore per pochi come la nostra storia ben ci ha insegnato.

E’ rimasto Dino il Condottiero a fare da garante ad un entusiasmo che neanche il caldo torrido di questa pazza estate è riuscito a raffreddare : il nostro mister dovrà giocare contro gli avversari e contro la triste storia pisana degli allenatori subentrati e riconfermati, il cui mesto epilogo è noto a tutti.

In bocca al lupo Dinone, ne avrai davvero bisogno …

Si riparte allora : fra quarantotto ore rinnoveremo la disfida di Barletta, piazza che evoca ricordi lacrimosi per il Pisa targato Pane. Non è sbagliato dire che in Puglia qualche mese fa un qualcosa è finito ma allo stesso tempo un qualcosa di più grande è iniziato, forse l’imminente stagione agonistica ha visto i suoi albori proprio al Cosimo Puttilli.

Ma che campionato vedremo ? Quali difficoltà affronteremo ?

Difficile dirlo, il campo si diverte molto spesso a sovvertire i pronostici della vigilia, relegando a semplici comparse le squadre che a Ferragosto avevano già vinto il torneo e promuovendo a protagoniste assolute compagini partite fra mille dubbi e mille incertezze.

Di sicuro sarà un campionato duro ma prestigioso, ricco di piazze importanti e dal grande blasone calcistico, orfano di realtà “improbabili” quali Tritium e Foligno ed impreziosito da nobili decadute quali Lecce e Perugia.

Qualcuno lo ha chiamato una Serie B2 : difficile dargli torto …

Sarà inoltre un torneo dove graveranno venti di incertezza dovuti ad una regolamentazione tutta nuova e tutta da scoprire : il fumoso discorso sull’età media della rosa da mandare in campo, la mancanza di retrocessioni, i primi nove posti utili per nutrire sogni di promozione nella serie cadetta.

Insomma, non dovrebbe mancare nessun ingrediente che renda “saporito” questo campionato.

E non dovremmo mancare neanche noi tifosi, reduci da due giornate esaltanti come quelle contro Perugia e Latina nei play-off di qualche mese fa : il colore, il calore, le coreografie, l’incitamento incessante per novanta e più minuti sono un qualcosa da riproporre ogniqualvolta il Pisa scenderà in campo nella vetusta ma amata Arena Garibaldi.

Quando Pisa riesce a compattarsi non c’è avversario che tenga.

Teniamolo bene a mente nei giorni a venire, qualsiasi siano i risultati che i nostri ragazzi riusciranno di volta in volta a conseguire.

Perché è estremamente divertente salire in extremis sul carro dei vincitori.

Ma contribuire fattivamente alla sua costruzione è un qualcosa che non ha davvero prezzo.

Gabriele Bianchi

 

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