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Qui Salernitana : Mister Ventura Ha Fatto Un Gran Lavoro Nonostante Le Molte Assenze

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Secondo turno infrasettimanale del campionato di serie B e duplice compito che attende i neroazzurri : dimenticare la sconfitta rimediata nel derby contro il Livorno e tornare ad una vittoria che in casa Pisa manca ormai da oltre un mese e che è quantomai necessaria per migliorare una classifica che inizia a farsi non particolarmente bella. Ma contro la Salernitana degli ex Gian Piero Ventura ed Alessio Cerci non sarà per niente facile.

Del momento che sta attraversando la compagine campana ne abbiamo parlato con il collega Alessandro Ferro di LiraTV, che gentilmente si è prestato a rispondere ad alcune nostre domande.

Come va giudicato l’avvio di stagione della Salernitana rispetto a quelle che erano le sensazioni della vigilia ?

Direi che i granata stanno andando un poco al di sopra rispetto a quelle che erano le aspettative di inizio stagione, soprattutto se si va a considerare lo scorso campionato che definire sciagurato è forse riduttivo. Un anno fa di questi tempi la Salernitana con mister Colantuono in panchina viaggiava più o meno alla medesima velocità di crociera – nelle prime nove giornate aveva totalizzato infatti un punto in meno rispetto al punteggio attuale – ma nella seconda parte della stagione era crollata, retrocedendo sul campo e venendo salvata dalla penalizzazione del Palermo, alla quale era poi seguito il vittorioso play out contro il Venezia.

Cosa è cambiato allora rispetto allo scorso campionato ?

Sicuramente l’arrivo in estate di un tecnico di grande esperienza qual è Gian Piero Ventura ha ridato un po’ di fiducia ad un ambiente ancora scosso dal pericolo retrocessione scampato per un pelo ed ha fatto presagire ad un’annata assai diversa da quella da incubo appena trascorsa. I fatti stanno dando ragione alla scelta fatta dalla proprietà ; l’ex CT della Nazionale sta facendo un gran bel lavoro, nonostante i molti infortuni che tuttora non gli stanno facilitando il compito.

Dopo il pareggio casalingo ottenuto contro il Perugia sabato scorso abbiamo letto di un po’ di malcontento da parte del patron Lotito : il motivo ?

Nulla di particolarmente grave : Claudio Lotito ha espresso in maniera sibillina dei dubbi riguardanti le condizioni ed il rendimento di qualche giocatore – Alessio Cerci su tutti – che magari potevano essere espressi nelle segrete stanze e non davanti ai microfoni, ma non parlerei comunque di tensioni particolari fra il patron ed un allenatore che ha avuto il grande merito di acquietare con i risultati il clima di contestazione che c’era in città dopo la seconda parte della stagione scorsa. Ritengo che in questo momento sia prioritario recuperare i molti giocatori out per infortunio e magari vedere quelli che finora hanno giocato davvero poco.

Come accadde a Pisa una decina di anni fa i numeri parlano di una squadra che si esprime meglio in trasferta piuttosto che fra le mura amiche : è così ?

Effettivamente la Salernitana quando gioca in casa ha dei problemi a sviluppare le proprie trame di gioco, sembra una squadra per certi versi bloccata e l’unica vittoria ottenuta contro il Pescara sta lì a dimostrarlo ; in trasferta invece i granata possono agire di rimessa e riescono spesso con veloci transizioni a far male alle squadre avversarie, anche se l’ultima partita disputata lontano dall’Arechi ha visto Di Tacchio e compagni venire sconfitti dal Venezia. Diciamo che la discontinuità di risultati – ed in alcune occasioni pure di rendimento – è un problema che la Salernitana deve risolvere il prima possibile.

Con quale undici iniziale la compagine campana affronterà il Pisa nel match di questa sera ?

Come già detto in precedenza mister Gian Piero Ventura dovrà fare a meno di molti giocatori fermi ai box per infortunio – fra tutti l’attaccante Giannetti, un’assenza davvero pesante ; il modulo dovrebbe essere il 3-5-2 visto praticamente in tutte le gare di questa stagione, con Maistro che passa spesso dal fare la mezzala ad interpretare il ruolo di trequartista alle spalle dei due attaccanti trasformando così la disposizione tattica in un 3-4-1-2. Si va quindi verso una formazione di partenza che non dovrebbe discostarsi troppo da quella schematizzata nella grafica seguente :

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