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L’Analisi Di Palermo Pisa

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Continua la striscia di risultati positivi del Pisa targato Luca D’Angelo : i neroazzurri escono infatti indenni dal “Barbera” di Palermo al termine di una gara pirotecnica e ricca di emozioni, con i padroni di casa capaci di portarsi sul doppio vantaggio ma incapaci poi di contenere la rabbiosa reazione finale di capitan Marin e compagni che riescono ad ottenere un pareggio tanto meritato quanto prezioso che certifica la bontà del percorso di guarigione intrapreso da tre settimane a questa parte.

PRIMO TEMPO. Il Pisa scende in campo con il medesimo undici iniziale visto sabato scorso contro il Parma, nel Palermo invece c’è Gomes un po’ a sorpresa in cabina di regia al posto di Stulac mentre in difesa Bettella parte dalla panchina e lascia spazio a Marconi al fianco di Nedelcearu. Sono gli ospiti ad uscire meglio dai blocchi ed a fare la partita ma sono i padroni di casa ad andare subito in vantaggio alla prima occasione utile : rinvio lungo di Pigliacelli, Brunori di testa anticipa Canestrelli e mette sostanzialmente Di Mariano tutto solo davanti a Nicolas con l’ex Lecce che non può assolutamente sbagliare da quella posizione.

Nicolas che deve subito dopo alzare bandiera bianca per un fastidio al ginocchio e lasciare a Livieri il compito di difendere la porta neroazzurra ; neanche il tempo di entrare in campo ed il portiere scuola Milan può ammirare il goal capolavoro di Touré, un sinistro a giro di prima intenzione dai venti metri che incastona la sfera all’incrocio dei pali con Pigliacelli che nella circostanza rimane di sale. E sull’onda del goal del pareggio il Pisa continua a fare la partita ed a creare situazioni da rete potenzialmente pericolose ma sia Marin che Ionita hanno le polveri bagnate quando si tratta di concludere a rete.

La beffa per i neroazzurri si concretizza nel recupero del primo tempo, quando Nagy non scarica un pallone elementare ad un Sibilli che godeva di totale solitudine davanti a Pigliacelli e si intestardisce in una complicata conclusione a rete dai sedici metri che diventa un assist per Broh bravissimo a mettere subito in moto Brunori sulla corsia mancina : l’ex attaccante di Arezzo ed Entella indovina il perfetto assist per l’accorrente Elia che da posizione assai favorevole non può fare altro che impallinare l’incolpevole Livieri.

SECONDO TEMPO. Pisa che va subito vicino al goal del pareggio con una sassata di Sibilli su calcio di punizione dai venti metri che manda il pallone alto di un soffio sopra la traversa della porta rosanero, Palermo che invece il goal lo trova quando Di Mariano soffia il pallone ad un incerto Calabresi e mette in mezzo un cross in qualche modo liberato dalla difesa neroazzurra ma che però arriva sui piedi di Elia che con un destro in diagonale potente e preciso non lascia scampo a Livieri.

Sembra finita ma mister D’Angelo pesca dalla panchina un Matteo Tramoni che spacca letteralmente in due la partita : l’ex Brescia si fa trovare infatti pronto a trasformare in oro il perfetto cross di Touré dalla corsia di destra ma la sua conclusione da zero metri a botta sicura è miracolosamente murata da un Pigliacelli versione Superman che però non può nulla sul successivo tap-in di un Gliozzi bravissimo ad avventarsi come un falco sul pallone vagante in area di rigore rosanero.

Il Palermo rischia di realizzare il quarto goal con Brunori che sugli sviluppi di un corner si trova clamorosamente libero di colpire all’altezza del secondo palo ma che incredibilmente manca l’impatto con il pallone, ne approfitta prontamente il Pisa che trova la rete del meritato pareggio grazie ad un numero di alta scuola di Sibilli che sulla fascia sinistra semina come birilli due uomini in maglia rosanero per poi mettere in mezzo un cross teso che Gliozzi è bravissimo ad addomesticare con il petto per l’accorrente Tramoni che con un destro tanto potente quanto preciso fulmina Pigliacelli e fa esplodere di gioia i quattrocento tifosi neroazzurri arrivati fino in Sicilia.

Finita qua ? Manco per sogno, perché praticamente all’ultimo respiro il neo entrato Vido rischia di realizzare il più classico dei goal dell’ex con un colpo di testa da posizione assai favorevole che chiama Livieri all’intervento miracoloso utile a deviare il pallone sul palo alla propria sinistra ; ma sarebbe stato troppo per un Pisa mai domo ma dai due volti, ottimo dalla cintola in su ma assolutamente deficitario dalla cintola in giù. Ma i neroazzurri adesso sono una squadra vera, e questa forse è la notizia più bella da riportare a casa dopo l’altalena di emozioni vissuta in un pomeriggio siciliano che ancora profumava di estate.

POLLICE SU – Idrissa Touré

Indubbiamente è lui l’uomo in più del Pisa griffato D’Angelo 2.0 e non potrebbe essere altrimenti dopo la prova maiuscola messa a referto sul prato del “Barbera”. Sì, perché dopo aver interpretato alla perfezione il ruolo di arma tattica impropria contro Perugia e Parma andando a pestare i piedi con risultati importanti a Lisi prima e ad Oosterwolde poi in quel di Palermo il gigante tedesco si tramuta in arma offensiva perfetta per mandare ai matti il meccanismo difensivo messo a punto da mister Corini. Andate a rivedervi il goal del momentaneo 1 a 1 : il buon Idrissa retrocede verso un pallone che era arretrato rispetto alla sua posizione di partenza e senza nemmeno guardare la porta rosanero disegna un arcobaleno perfetto – con il piede “sbagliato” per giunta – che manda la sfera ad incastonarsi all’incrocio dei pali con il malcapitato Pigliacelli che può soltanto ammirare cotanta bellezza. Non contento è grande protagonista in occasione del goal di Gliozzi, quando penetra perentoriamente in area di rigore avversaria e mette in mezzo un cross perfetto per l’accorrente Tramoni dalla cui conclusione ribattuta miracolosamente da Pigliacelli si origina la rete dell’ex attaccante del Como. Finisce la propria gara spostandosi dalla corsia destra al centro del campo, affiancando Marin per dare equilibrio ad una squadra in quel momento assai sbilanciata in avanti dopo le sostituzioni decise da mister D’Angelo. Insomma, un calciatore totale prototipo del centrocampista moderno che sul terreno di gioco riesce a fare un po’ di tutto ; e con una fisicità strabordante che in giornate come questa gli consente di vivere di prepotenza in mezzo ai giocatori avversari. Chapeau. Davvero.

POLLICE GIU’ – Arturo Calabresi

Un pomeriggio da dimenticare per l’ex Lecce, mai davvero irreprensibile in occasione dei tre goal dei padroni di casa. Sì, perché sulla prima rete non fa correttamente la diagonale e consente a Di Mariano di trovarsi a tu per tu con Nicolas ; sul secondo goal Brunori gravita nella sua zona e la sua marcatura sul numero 9 in maglia rosanero è quantomai blanda. Il pasticcio più grosso lo commette però in occasione del secondo goal di Elia, quando perde un pallone in maniera sanguinosa sul prevedibile contrasto di Di Mariano e da quel pallone perduto si origina l’azione che porta alla terza segnatura dei padroni di casa. Insomma, una giornataccia vera e propria, certificata anche da una latitanza assoluta quando avrebbe l’occasione di appoggiare la manovra offensiva dei neroazzurri.

H2o

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