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L’Analisi Di Cagliari Pisa

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Continua la serie positiva del Pisa che esce indenne anche dalla Unipol Domus dopo aver accarezzato per un quarto d’ora il sogno di portare a casa l’intera posta in palio ; al termine di una gara piacevole esce fuori un pareggio che è risultato tutto sommato giusto per quanto visto sul terreno di gioco e che certifica ancora una volta quanto sia giusto il cammino intrapreso dai neroazzurri da quando è tornato in panchina Luca D’Angelo, con le zone calde della classifica che si allontanano sempre di più settimana dopo settimana.

PRIMO TEMPO. Nel Pisa non c’è Gliozzi fermato da un problema muscolare accusato durante la rifinitura, al suo posto gioca un Torregrossa fresco di prima convocazione con la maglia della Nazionale del Venezuela, con Morutan ed il grande ex Tramoni a giostrare alle sue spalle e con Touré che ritrova una maglia da titolare dopo la panchina della settimana scorsa, mentre in difesa tocca a Rus affiancare Barba ; risponde il Cagliari con Di Pardo e Carboni a spingere sulle corsie laterali e con Pereiro e Deiola a supportare bomber Lapadula. Pronti, via e neroazzurri subito ad un passo dal vantaggio con Tramoni che non sfrutta a dovere l’assistenza di Morutan sparando debolmente addosso a Radunovic e con Torregrossa che si vede rintuzzare il suo tentativo di tap-in dal corpo di Altare.

La gara è piacevole e giocata ad un buon ritmo, Torregrossa la mette dentro con una gran giocata ma tutto è vanificato da una posizione di off side che è una questione di centimetri ; i padroni di casa fanno fatica a rendersi davvero pericolosi dalle parti di Livieri, che nei primi quarantacinque minuti deve soltanto fermare con un’uscita provvidenziale la progressione di Lapadula che si era liberata con mestiere dall’arcigna marcatura di un ottimo Rus. Si arriva quindi all’intervallo senza particolari scossoni, eccezion fatta per un colpo di testa fuori misura di Deiola che era stato imbeccato alla perfezione dal bel cross di Nandez.

SECONDO TEMPO. Si inizia con il retropassaggio suicida di Altare che manda in porta Morutan, abile a dribblare Radunovic ed a siglare così il terzo goal personale in una settimana ; poco prima ancora una volta Deiola di testa non aveva inquadrato il bersaglio grosso da posizione assai favorevole, vanificando così la perfetta assistenza di Di Pardo. Tremano poi i neroazzurri quando Torregrossa si traveste da difensore e va ad incornare il corner disegnato alla perfezione dal mancino di Viola, con il pallone che si stampa sull’incrocio dei pali con Livieri che nell’occasione rimane di sale.

Inizia la solita girandola di cambi da una parte e dall’altra, con mister Liverani che pesca dalla panchina il jolly Zito Luvumbo che inizia a fare il bello ed il cattivo tempo sulla corsia di destra fino ad inventare il perfetto cross per la testa di Lapadula che si infila in mezzo a Rus e Calabresi e non lascia scampo a Livieri ; Livieri che poi è provvidenziale a dire di no alla conclusione di prima intenzione di Viola che era stato imbeccato alla perfezione dal solito Luvumbo, in un momento della gara tutto di marca rossoblu grazie alla grande spinta del pubblico della Unipol Domus che crede fortemente nella vittoria dei propri beniamini.

Ed invece gli ospiti sono bravissimi a riportare la contesa sui binari dell’equilibrio, sfiorando all’ultimo respiro il goal partita quando Touré impatta alla perfezione il bel cross del neo entrato Mastinu mettendo a referto una perfetta volée che costringe Radunovic ad un autentico miracolo per togliere la sfera dall’incrocio dei pali ; sarebbe stata la classica ciliegina su una torta comunque buonissima, un pareggio su un campo assai ostico che fa morale e che fa classifica e che soprattutto permette al Pisa di arrivare alla seconda sosta della stagione in una situazione anni luce lontana rispetto a quella vissuta un mese e mezzo fa in occasione della prima sosta. Come è lontana Venezia, oltre che notoriamente triste …

POLLICE SU – Federico Barba

Davvero importante la prova dell’ex difensore del Benevento contro quella che avrebbe potuto essere la sua squadra grazie agli imprevedibili intrecci del mercato estivo ; ed invece il buon Federico per fortuna veste i colori neroazzurri ed in terra sarda ha dimostrato di essere un giocatore di livello assoluto per la categoria, mettendo la museruola ad un attaccante di livello internazionale quale è Lapadula. Che infatti alla fine della fiera praticamente tocca un solo pallone che gli basta e gli avanza per far male a Livieri, ma soltanto dopo essersi andato a ritagliare lo spazio fra Rus e Calabresi … Difensore roccioso ma che sa giocare anche di fino, bravo nell’anticipo ma attento pure in marcatura ; insomma, il classico difensore moderno che non fa rimpiangere un autentico monumento della scorsa stagione come Leverbe ; ed al suo fianco chiunque venga scelto da mister D’Angelo fa sempre una gran bella figura, e tale aspetto non è certo casuale.

POLLICE GIU’ – Pietro Beruatto

Come contro il Cosenza c’è da andare a scomodare il famoso pelo nell’uovo nell’economia di una partita comunque positiva per tutti gli effettivi in maglia neroazzurra ; la sottolineatura è giusto per rimarcare le difficoltà create dalla sua parte dall’imprendibile Zito Luvumbo che su quella corsia dal suo ingresso in campo fa il bello ed il cattivo tempo compreso il cross per la testa di Lapadula. Ma sono molto più evidenti i meriti del colored in maglia rossoblu rispetto ai demeriti del terzino neroazzurro che da quella parte tiene bene la posizione e soprattutto nel primo tempo non disdegna interessanti proiezioni offensive.

H2o

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