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L’Analisi Di Pisa Ternana

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Il miglior Pisa della stagione surclassa per un tempo – il primo – la malcapitata Ternana e conquista con pieno merito tre punti importantissimi che avvicinano i neroazzurri alle zone più interessanti della graduatoria ; sembrano lontane anni luce le prime sei, disgraziate partite giocate ad inizio campionato sotto l’egida di una guida tecnica assolutamente inadeguata per questa squadra e per questa piazza, è invece reale un dolce ritorno al più recente passato che di colpo ha riportato all’ombra della Torre Pendente i fasti vissuti fino al 29 maggio scorso. E non è mai troppo tardi per tornare a sognare in grande.

PRIMO TEMPO. Il Pisa deve fare a meno degli acciaccati Marin e Nagy sostituiti in mezzo al campo da Mastinu e De Vitis, Esteves sostituisce lo squalificato Calabresi mentre in avanti viene confermata la linea offensiva vista nel match di Cagliari ; parecchie le assenze pure in casa Ternana, con mister Lucarelli che decide di non rischiare i recuperati dell’ultima ora Coulibaly, Corrado e Palumbo ed affida a Proietti le chiavi del centrocampo e a Favilli quelle dell’attacco. Sin dalle prime battute di gioco i ritmi sono elevati ma si capisce immediatamente che sono i padroni di casa a menare le danze e a cercare con maggiore insistenza la via della rete, con gli ospiti che cercano di tenere botta per poi provare a far male in contropiede con le giocate degli sguscianti Partipilo e Falletti.

Ma i primi quarantacinque minuti di gioco si trasformano ben presto in un monologo a tinte neroazzurre, con capitan De Vitis e compagni che a tratti maramaldeggiano contro un avversario a dir poco disorientato da tanta qualità tecnica e da tanto furore agonistico ; il sottile equilibrio iniziale si spezza quando Torregrossa con una perfetta sponda aerea sul lancio dalle retrovie di Esteves innesca la ripartenza di Morutan che entra in area di rigore rossoverde, con un gioco di prestigio manda al bar il povero Sorensen per poi servire un assist d’oro a Tramoni che deve soltanto spingere in rete la perfetta assistenza del compagno di reparto.

Ternana non pervenuta, i neroazzurri insistono : prima è Mastinu con una fucilata mancina dalla media distanza a scaldare i guantoni di Iannarilli, quindi è Barba a trovare una grande acrobazia che manda la sfera a stamparsi sulla traversa con l’estremo difensore ospite ormai fuori causa. Ma il bello deve ancora arrivare : perfetto schema da corner con Tramoni che dalla bandierina pesca sul versante opposto lo smarcato Beruatto che controlla la sfera e lascia partire un sinistro terrificante che lascia Iannarilli di sale e fa esplodere il pubblico dell’Arena Garibaldi che quasi non crede ai propri occhi dinnanzi a cotanta bellezza.

Il colpo di testa di Partipilo su perfetta assistenza di Favilli chiama Livieri al primo intervento degno di nota della sua partita, dall’altra parte il calcio di punizione di Beruatto dalla corsia mancina trova la deviazione aerea di Touré che si trasforma in un assist al bacio per Barba che tutto solo all’altezza del secondo palo da zero metri realizza il 3 a 0 con il più comodo dei tap-in. Ma il primo tempo perfetto del Pisa viene macchiato all’ultimo respiro da un’uscita troppo avventata di Livieri e da una indecisione collettiva della linea difensiva neroazzurra che permette a Partipilo di accorciare le distanze con un lob in acrobazia di rara precisione.

SECONDO TEMPO. Partono forte gli ospiti, corroborati dagli innesti all’intervallo di Corrado e Palumbo, ma non vanno oltre a qualche mischia di stampo rugbystico in area di rigore neroazzurra e ad un paio di conclusioni dalla media distanza di Falletti e Palumbo che però non inquadrano il bersaglio grosso ; il Pisa gestisce il doppio vantaggio e quando ne ha l’occasione si distende in contropiede sfiorando a più riprese il quarto goal, a testimonianza di una condizione fisica e mentale invidiabile e nonostante la girandola di sostituzioni messa in atto da mister D’Angelo (saranno via via della contesa Nagy, Gliozzi, Sibilli, Marin e Rus).

Tramoni prova il destro a giro e manda il pallone a sfiorare il palo alla sinistra di Iannarilli, Iannarilli che poi è bravissimo a dire di no al diagonale mancino di un ottimo Mastinu ; e quando l’estremo difensore delle fere non ci arriva ci pensa il palo a dire di no al poderoso sinistro di Beruatto che rischia di chiudere in bellezza una ripartenza da manuale del calcio. Gli ultimi sussulti di una gara vibrante sono il miracolo di Iannarilli sul destro a botta sicura di Touré e l’errore da matita blu di Partipilo che da zero metri non trova la deviazione vincente ad un amen dal triplice fischio del signor Sacchi.

Finisce in gloria per i neroazzurri, finisce malissimo per mister Cristiano Lucarelli che viene esonerato nell’immediato post gara dal vulcanico patron delle fere Stefano Bandecchi che probabilmente non si è accorto che contro il Pisa visto questa sera la pellaccia a casa ce l’avrebbero riportata in pochi …

POLLICE SU – Alessandro De Vitis

Compito improbo trovare il migliore in campo all’interno di una squadra che per quarantacinque minuti surclassa una squadra da inizio stagione in piena zona play off e che è capace di mettere a referto tre goal, due legni e tre miracoli del portiere avversario contro la seconda miglior difesa del campionato. Ma in mezzo alle giocate da categoria superiore di Morutan, alle accelerazioni di un imprendibile Tramoni, allo strapotere fisico di un devastante Touré e ad un goal da antologia di Beruatto questo umile scribacchino proprio non ce la fa a non premiare colui che i colori neroazzurri li ha ormai impressi a fuoco sulla propria pelle. Colui che non lo vedi in campo da molte settimane ma quando viene gettato nella mischia dal primo minuto sembra essere un titolare inamovibile di quella che sta tornando ad essere quella squadra meravigliosa che la stagione scorsa ci aveva fatto vivere dieci mesi da sogno. Colui che sul rettangolo verde sa fare tutto con eguale profitto : nei sessanta minuti che rimane in campo gli vedi fare il centrale di difesa, l’attaccante centrale, il rifinitore dietro le punte, il play basso, il mastino sulla linea mediana, la mezzala che si inserisce in area di rigore avversaria. Colui che nel post gara si presenta ai nostri microfoni e con occhi buoni e voce gentile ci racconta la sua partita e ci fa capire una volta di più quando sia importante per questo Pisa a prescindere da quello che è stato, è e sarà il suo minutaggio. Perché certi uomini vanno oltre i goal, gli assist, i palloni toccati e i minuti giocati. A certi uomini basta soltanto esserci per essere determinanti. E Alessandro De Vitis, senza tema di smentita, fa parte di questa ristretta schiera di eletti. E quando abbiamo la fortuna di vedere quel numero 30 vergato sopra i colori neroazzurri muoversi leggiadro sul rettangolo verde, beh, per certi versi abbiamo già vinto. Godiamoceli appieno questi momenti. Non aspettiamo il futuro – che spero con tutto il cuore sia il più lontano possibile – per capire che quando quel numero 30 sarà sopra altre spalle saremo tutti molto più poveri.

POLLICE GIU’ – Alessandro Livieri

Risponde presente sul colpo di testa da distanza ravvicinata di Partipilo ma una sua uscita improvvida fino al limite dell’area di rigore neroazzurra manda in confusione sia Hermannsson che Barba e permette a Partipilo di realizzare il goal che ridà vita ad una Ternana che sembrava fino a quel momento assolutamente incapace di rientrare in partita. Si riscatta nel secondo tempo con un paio di uscite aeree che vanno a sbrogliare situazioni potenzialmente pericolose nei pressi della sua porta.

H2o

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