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L’Analisi Di Benevento Pisa

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Termina con un pareggio a reti bianche tutto sommato giusto il match del “Vigorito” fra Benevento e Pisa, un pareggio che permette ai neroazzurri di allungare la serie di risultati positivi e che è arrivato al termine di una gara sostanzialmente equilibrata ma che ha visto la compagine ospite andare maggiormente vicina al goal della vittoria rispetto ai padroni di casa che sono stati fortemente condizionati dalle molte assenze e da un ultimo mese particolarmente avaro di soddisfazioni. Un punto che fa più morale che classifica ma che conferma la risalita di capitan Marin e compagni dopo gli stenti patiti ad inizio campionato sotto la guida tecnica di Rolando Maran.

PRIMO TEMPO. Non c’è Nicolas a difendere la porta del Pisa – al suo posto tocca a Livieri – mentre in difesa vengono confermati Rus ed Hermannsson nel ruolo di difensori centrali, con Marin che ritrova una maglia da titolare in mezzo al campo e con Morutan lanciato dal primo minuto nella linea dei tre sottopunta alle spalle di Gliozzi ; in casa Benevento sono confermate le molte defezioni preannunciate alla vigilia con mister Cannavaro che conferma la difesa a tre con il grande ex regolarmente al proprio posto mentre in attacco tocca a La Gumina fare il riferimento offensivo supportato da Improta e Farias. Partono meglio gli ospiti che tengono in mano il pallino del gioco, i padroni di casa decidono di aspettare l’avversario per poi provare a sorprenderlo con veloci azioni di rimessa.

Nonostante il gran caldo i ritmi della contesa si mantengono elevati ma di emozioni vere dalle parti di Livieri e Paleari se ne contano davvero poche : il portiere neroazzurro è attento sul bel cross teso di Letizia e sul cross di Improta che la deviazione di Marin rischia di far diventare letale per l’estremo difensore ospite, dall’altra parte l’ex portiere del Cittadella è attento sul colpo di testa violento ma centrale di Touré subito prima di essere graziato da Gliozzi che scivola proprio sul più bello e non riesce ad approfittare a dovere di un pallone che era filtrato fra le maglie della difesa giallorossa.

La prima frazione di gioco si chiude con l’occasione forse più ghiotta in favore del Benevento : Farias indovina il filtrante perfetto per mettere Improta a tu per tu con Livieri, ma la conclusione a botta sicura dell’attaccante di casa è murata con il corpo dal provvidenziale recupero di Hermannsson che salva così la porta neroazzurra.

SECONDO TEMPO. Praticamente succede tutto ad inizio ripresa : prima è Morutan a liberarsi bene alla conclusione che chiama Paleari al non facile intervento, dal corner successivo la sfera arriva a Beruatto che esplode il mancino di prima intenzione dalla media distanza, una botta terrificante che manda il pallone a schiantarsi sulla traversa con Paleari ormai fuori causa, l’ennesimo legno avverso ai colori neroazzurri di queste ultime partite.

Le occasioni da rete finiscono praticamente qua, nonostante la girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra ; il gran caldo di questa estate fuori stagione si fa sentire anche in terra sannita ed i ritmi della contesa si fanno via via sempre più blandi, e stavolta i subentrati Torregrossa, Matteo Tramoni e Masucci non riescono a dare una scossa decisiva alla partita come invece era accaduto contro Palermo e Modena.

Finisce con un Livieri assolutamente inoperoso per tutti i secondi quarantacinque minuti di gioco e con un pareggio che alla fine è risultato da non disdegnare e che dovrà essere capitalizzato al meglio fra una settimana quando all’Arena Garibaldi arriverà un Cosenza da battere per allontanarsi ancora un po’ dalle posizioni che scottano della classifica.

POLLICE SU – Hjortur Hermannsson

Prestazione senza sbavature quella del difensore islandese che non si scioglie sotto il sole del Sannio e che mette la museruola a La Gumina prima ed a Forte poi, entrambi incapaci di combinare alcunché dalle parti di Livieri ; ma l’intervento più importante il buon Hjortur lo mette a referto a fine primo tempo quando legge alla perfezione la giocata di Farias e va a chiudere con il corpo la conclusione di Improta che sembrava a botta sicura. Un intervento che vale come un goal segnato. Cresce l’intesa con Rus nel cuore della difesa neroazzurra ; e quando può non disdegna neppure la costruzione dal basso, con mister D’Angelo che lo dirotta a fare il centrale di sinistra liberando così Beruatto da compiti difensivi e permettendo al terzino ex Vicenza di sganciarsi lungo la corsia mancina. L’ennesima interessante variante tattica di un Pisa che settimana dopo settimana cresce in fiducia ed in consapevolezza dei propri mezzi.

POLLICE GIU’ – Ettore Gliozzi

Dopo tutta una serie di partite da protagonista assoluto l’attaccante ex Como si prende un pomeriggio di pausa, costantemente stretto nella morsa dei tre difensori del Benevento che praticamente non lo lasciano neppure respirare, ad onor del vero poco aiutato da Sibilli e da Morutan che girano troppo al largo rispetto all’area di rigore giallorossa. Tanta fatica anche nel tenere su il pallone e nel fare sponde interessanti per i compagni di reparto ; e quando le maglie difensive del Benevento si allargano e una sfera interessante arriva a sua disposizione il buon Ettore scivola proprio sul più bello e l’occasione sfuma beffardamente. Pazienza, anche perché dopo un mese da Superman un pomeriggio da Clark Kent ci può stare tranquillamente …

H2o

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