Il Pisa Siamo Noi

Il Pisa alla Calcolatrice

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Botte e risposte ieri tra AIC e Lega PRO: da una parte chi si rifiuta di scendere in campo rispedendo al mittente la proposta di Macalli,
dall’altra chi ha il potere e, intervistato, minaccia sconfitte a tavolino.
Nell’attesa di una soluzione condivisa, al momento tutt’altro che probabile, per la dirigenza e lo staff tecnico del Pisa è il momento della riflessione:
non è certo che tutte le squadre rispetteranno il dictat di Tommasi e in tal caso, per i ragazzi di Pagliari, non scendere in campo domenica significherebbe essere esclusi dalla ripartizione dei contributi legati all’impiego dei giovani. E questo sarebbe negativo per la linea aziendale di Battini il quale reputa tali risorse indispensabili per la sopravvivenza economica. Lucchesi, oltretutto, deve ancora convincere il Presidente a “riaprire” il mercato per poter affondare gli ultimi colpi: un esperto difensore, la cui trattativa è congelata già da tempo (Cosenza?), e un centrocampista centrale, visto che anche numericamente, soltanto tre non sono sufficienti.

Riguardo al calcio giocato, dalle indicazioni di Pagliari sugli eventuali titolari schierati nelle ultime partite emerge che molto probabilmente la coppia offensiva che partirà titolare, a meno d’ inconvenienti dell’ultim’ora, sarà Arma-Giovinco. 28 anni il primo e 23 il secondo fanno 25,5 di media.
A centrocampo i punti fermi sono Favasuli e Mingazzini, 30 anni il capitano e 33 l’ex bolognese, a sinistra Martella coi suoi 21 anni di età è indispensabile per recuperare il gap sui più anziani; a destra resta piu incerta la posizione di Cia che, anche se schierato sempre titolare nel triangolare, potrebbe dover far posto a Bollino che ha “dalla sua” i 19 anni.
Questo permetterebbe in difesa di schierare a sinistra Sabato, 31 anni, appena rientrerà, e di spostare al centro Goldaniga, 19 anni, che nel precampionato ha fatto un ottima impressione dimostrando sicurezza. Dall’altra parte invece, il 23 enne Pellegrini è certo del posto.

A questo punto per l’ultimo ruolo si aprono 2 strade: la prima porta a Francesco Cosenza, un 26 enne di grande esperienza,già “vecchio” visto il regolamento, ma se acquistato assicurerebbe solidità a una retroguardia finora troppo incerta; l’altra, troppo rischiosa, imporrebbe di dar fiducia ai giovani Rozzio o Kosnic, entrambi poco più che ventenni e forse ancora acerbi per farli partire titolari.
Cosi fatta la formazione, la cui età media ricordiamo non deve superare i 26 anni, consentirebbe di accedere ai contributi della legge Melandri e, se la novità proposta da Macalli andrà in porto, l’ Over Pugliesi (1976) potrebbe liberamente esser schierato; in caso contrario Provedel, ancora più giovane di Adornato, con i suoi 19 anni garantirebbe più libertà nelle eventuali sostituzioni durante la partita. Pagliari è avvertito.

Gabriele Proietti

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