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Antonio Montella : Ho Lasciato Pisa In Lacrime, Ai Neroazzurri Auguro Di Tornare Subito In Serie B

Anche in precario equilibrio, quando la musata è ormai certa, si può avere il buon cuore di verificare se il proprio avversario soffre di splenomegalia...Caritatevole!

Nel corso della ventesima puntata di Finestra Sull’Arena è intervenuto telefonicamente Antonio Montella, ex attaccante neroazzurro attualmente in forza all’Albinoleffe ; insieme a lui abbiamo parlato del periodo trascorso a Pisa e di quelle che possono essere le prospettive di capitan Mannini e compagni per l’immediato futuro. Antonio Montella.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.

Come vanno le cose a Bergamo ? Bene adesso, sto finalmente riuscendo a trovare un poco di continuità dopo i primi sei mesi di campionato nei quali ho dovuto fare i conti con qualche infortunio di troppo. Attualmente siamo ottavi in classifica, diciamo che il nostro obbiettivo è quello di entrare nei play off come abbiamo fatto la scorsa stagione.

Le mie caratteristiche sono sempre le stesse : la generosità, la voglia di farsi trovare pronto quando vieni chiamato in causa. Durante la mia permanenza in maglia neroazzurra ho cercato in tutti i modi possibili di rendermi utile, ho trovato un ambiente fantastico nel quale sono stato benissimo, e mi riferisco a tutte le componenti in gioco : il gruppo dei compagni, la tifoseria, la città. Confesso che quando sono andato via da Pisa ho pianto ; ma avevo il contratto in scadenza e l’Albinoleffe mi ha proposto un contratto pluriennale che alla mia età non potevo proprio rifiutare.

Sono arrivato a Pisa durante la gestione di mister Favarin e di Marco Cerminara ; quando poi subentrarono Fabrizio Lucchesi e Gennaro Gattuso il mister decise di farmi restare nel gruppo nonostante fossero stati cambiati molti giocatori negli ultimi giorni di mercato. Con lui ho sempre avuto un rapporto splendido, è un allenatore meritocratico e posso dire che ogniqualvolta me lo sono meritato ho sempre giocato.

Una squadra forte, come lo è il Pisa quest’anno, non può prescindere dalla figura di un allenatore credibile agli occhi di tutti i calciatori che compongono il gruppo. Perché alla fine sempre undici ne giocano, ma è fondamentale che chi non scende in campo rispetti le scelte del tecnico e che soprattutto capisca che bisogna mettere l’interesse della squadra davanti a tutto, anche ai propri interessi personali.

Se ricordo il goal a Gubbio in coppa Italia contro la Salernitana ? Certamente, era un periodo sicuramente non facile ma per molti di noi era l’occasione della vita di giocare finalmente in serie B ed inoltre c’era questo splendido rapporto di amore con la tifoseria neroazzurra. Nonostante tutto quello che ci capitava intorno siamo riusciti ad andare avanti, anche se alla fine il conto salato lo abbiamo pagato durante i mesi seguenti, dove hanno iniziato a pesare davvero gli stipendi non pagati e la mancanza di preparazione di quell’estate. Purtroppo la parte prettamente sportiva non è stato possibile salvarla.

La mia più grande soddisfazione è aver lasciato qualcosa di me a Pisa dal punto di vista umano, come dimostrano gli attestati di stima che ricevo tuttora dai tifosi neroazzurri ; ed ovviamente auguro al Pisa di salire in serie B senza dover passare dai play off.

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