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A.C. Pisa 1909 e Paim Insieme Per “Calcio e Integrazione”

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Viene quest’oggi presentato nella sala stampa Passaponti dell’Arena Garibaldi il progetto pilota a livello nazionale “Calcio e Integrazione” nato dalla volontà della Cooperativa Paim subito sposata dall’A.C. Pisa 1909.

Il progetto prevede l’inserimento di undici profughi provenienti dall’Africa Subsahariana e attualmente accolti nei centri di Fauglia e Cascina gestiti dalla Paim all’Arena Garibaldi con compiti di manutenzione ordinaria della struttura durante la settimana e di assistenti steward nel giorno della gara. Il tutto sotto la ‘copertura’ garantita dall’Amministrazione Regionale e dalla Società della Salute della Zona Pisana

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto intervengono Fabrizio Lucchesi (Presidente Pisa 1909), Giancarlo Freggia (Presidente Cooperativa Sociale “Paim”), Vittorio Bugli (Assessore regionale all’Immigrazione), Antonio Russo (Responsabile nazionale Immigrazione Acli), Sandra Capuzzi (Presidente Società della Salute Zona Pisana) e Giuseppe Cecchi (Direttore Società della Salute Zona Pisana).

Di seguito gli estratti salienti della conferenza stampa :

Lucchesi : Siamo lieti di dare la nostra partecipazione attiva ad una iniziativa importante ; stiamo attraversando un periodo di sviluppo aziendale ed in questa fase cerchiamo di aiutare questi ragazzi ad imparare un mestiere per agevolarne l’integrazione sociale.

Freggia : E’ un progetto pilota a livello nazionale : un gruppo di profughi entra a far parte di una societa’ sportiva. Nel Pisa abbiamo trovato terreno fertile in quanto sia Lucchesi che Gattuso sono assai sensibili alle tematiche sociali. Questi ragazzi faranno manutenzioni ordinarie (imbiancatura, taglio del manto erboso, …) e saranno seguiti dalle ACLI e dalla Societa’ della Salute che hanno sposato questo progetto. Pisa e’ una citta’ che vive di calcio ed abbiamo ritenuto che proprio il calcio sia un veicolo importante per far integrare questi ragazzi. Il progetto durera’ fino a giugno, dopo i ragazzi potrebbero aver imparato un mestiere che potra’ aiutarli nella vita successiva.

Bugli : Dovro’chiedere a mister Gattuso di far giocare a pallone questi ragazzi … (scherza, NdR) La Regione sposa in pieno questa iniziativa nonostante le perplessita’ iniziali che potrebbero sorgere, perplessita’ che abbiamo riscontrato anche in altri ambiti ma che tende a scomparire dopo i momenti iniziali. In Toscana ci sono circa 6000 persone ospitate in prima accoglienza, dovremmo pian piano provare ad integrarle nel tessuto sociale sperimentando anche nuove vie come quella che riguarda questo progetto.

Capuzzi : Ringrazio l’A.C. Pisa 1909 e la Paim ; e’ un progetto che nasce dalla condivisione di varie realta’ basandoci sul concetto che lo sport e’ un valore al quale possono essere correlati aspetti quali l’accoglienza e l’integrazione. Vogliamo inoltre lanciare il messaggio dell’associazionismo sportivo da sfruttare al meglio nell’ambito dell’integrazione : il calcio a Pisa e’ profondamente radicato nella citta’ e questo e’ un aspetto da sfruttare per promuovere l’accoglienza di questi ragazzi nel tessuto cittadino. Altra idea : organizzare a Pisa una partita con rappresentanze del Pisa Calcio e magari della Nazionale e con una rappresentanza di profughi come quelli che fanno parte di questo progetto. Sarebbe un modo per affrontare con leggerezza un tema assai serio, una giornata da ricordare per persone cosi’ sfortunate. I ragazzi che oggi aiutiamo sono ragazzi normalissimi nonostante la tragedia che hanno vissuto, e’ bello poterli aiutare.

Russo : L’Italia deve vincere la partita dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso progetti intelligenti come questo che stiamo presentando : una maglietta indossata da un campione dello sport vale piu’ di mille assemblee. Il calcio e’ un veicolo diretto per arrivare al cuore di milioni di persone : ragazzi come questi in attesa dello status di rifugiato politico possono attraverso soluzioni come questa attendere con fiducia un esito positivo. Questa e’ una partita da vincere contro un avversario difficile : il pregiudizio, l’ignoranza ed addirittura il razzismo. E’ una partita che ha una radice culturale ben definita : far entrare nella societa’ persone che fino a pochi istanti prima ne venivano malamente escluse. E’ un goal da segnare tutti insieme, e’ una partita questa che non ha bisogno di fuoriclasse perche’ da soli e’ una gara che non puo’ essere vinta.

Cecchi : Si tratta di un’iniziativa che conferma la positivita’ di un modo di lavorare che stiamo portando avanti da anni, e’ un’ulteriore opportunita’ per avviare un dialogo che porti alla convinta integrazione di persone che non hanno avuto fortuna nella propria vita. Intendiamo sfruttare in termini positivi e fruttuosi la possibilita’ che ci sta dando l’A.C. Pisa 1909.

Gattuso : Grande disponibilita’ per realizzare la partita fra questi ragazzi e qualche mio ex compagno di squadra. Si parla di ragazzi intelligenti che hanno bisogno di trovare un paese che li appoggia e da’ loro la possibilita’ di poter migliorare. Speriamo solo che domenica portino fortuna …

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