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Chi E’ Luca D’Angelo : Il Ritratto Di Chi Lo Ha Visto Lavorare Sulla Panchina Della Casertana

DAngelo-Casertana

Come annunciato ufficialmente dalla società neroazzurra nella giornata di ieri sarà Luca D’Angelo il prossimo allenatore del Pisa SC ; dopo Carmine Gautieri, Michele Pazienza e Mario Petrone toccherà al tecnico originario di Pescara tentare di riportare in cadetteria il sodalizio di via Cesare Battisti, impresa tutt’altro che agevole come ben ha dimostrato lo scorso, deludente campionato. Luca D’Angelo.

Per conoscere meglio Luca D’Angelo abbiamo intervistato il collega Riccardo Marocco de Il Mattino, che nel corso della passata stagione agonistica ha avuto modo di seguire il lavoro del neo tecnico neroazzurro sulla panchina della Casertana, formazione militante nel girone C di serie C. Dalle sue risposte è emerso un quadro assai interessante circa il nuovo mister del Pisa SC.

Dalla lettura dei freddi numeri si può dire che mister D’Angelo abbia fatto davvero bene sulla panchina della Casertana, giusto ?

Non bene, benissimo ; soprattutto se si va a considerare le difficoltà iniziali. Giova infatti ricordare che al termine del girone di andata la Casertana era addirittura al penultimo posto in classifica, con lo spettro della retrocessione quantomai reale : non era stato facile per l’ex tecnico di Fidelis Andria e Bassano raccogliere l’eredità dell’allenatore precedente (Cristiano Scazzola). Ed invece il girone di ritorno è stato una sorta di marcia inarrestabile, con i falchetti campani che sono stati la squadra che nella seconda parte del campionato ha totalizzato più punti di tutte le altre squadre di serie C – gironi A e B compresi – con mister D’Angelo bravissimo a sfruttare al meglio gli innesti arrivati dal mercato di gennaio e soprattutto a ricompattare dal punto di vista umano un gruppo sull’orlo di una crisi di nervi dopo il disastroso girone di andata.

Non male direi … ed anche ai play off i rossoblu si sono fatti rispettare …

Certamente. La Casertana ha terminato la stagione regolare al settimo posto in classifica – complici anche le penalizzazioni di Matera e Siracusa – nonostante un paio di passi falsi inaspettati come la sconfitta casalinga patita contro la Fidelis Andria ed il pareggio conseguito sul campo del derelitto Akragas. Nei play off i falchetti sono stati bravi a rimontare il risultato fra le mura amiche contro il Rende e quindi nel turno successivo hanno impattato per 1 a 1 sul campo di quel Cosenza che poi avrebbe vinto gli spareggi promozione, venendo eliminati solamente per la miglior posizione in graduatoria che poteva vantare la formazione di mister Braglia. Un cammino comunque positivo.

Tatticamente come si può inquadrare il lavoro di mister D’Angelo ?

A Caserta ha trovato la quadra con il 3-5-2, anche se ha dimostrato di essere un allenatore duttile e di poter adoperare moduli diversi come il 3-4-1-2 ma anche il 4-3-1-2, sapendosi adattare al materiale umano che ha a disposizione. Ad esempio in Campania aveva provato a giocare con Turchetta nel ruolo di trequartista salvo poi accorgersi che il ragazzo era in difficoltà ad interpretare il ruolo ed ha quindi virato verso la difesa a tre, scoprendo oltretutto Pinna nella posizione di difensore sinistro che è stata una delle rivelazioni della stagione.

E’ un tecnico che sa lavorare con i giovani ?

Direi proprio di sì ; nella Casertana non ha esitato a dare le chiavi della cabina di regia in mano al classe 1999 Santoro, altro elemento che ha impressionato nel corso dello scorso campionato : tale mossa ha inoltre permesso a De Rose di fare la mezzala e di poter sfruttare al massimo le sue doti di inserimento, come dimostrano i goal importanti che ha saputo mettere a referto. Altri giocatori relativamente giovani lanciati da mister D’Angelo qua a Caserta sono stati il difensore Lorenzini (classe 1995) ed il centrocampista Romano (classe 1996), entrambi autori di un ottimo torneo.

Siamo di fronte ad un maestro di calcio oppure ad un sergente di ferro ?

Direi ad entrambe le figure : è un allenatore che crede fermamente nella cultura del lavoro, che pretende la massima attenzione sia in partita che negli allenamenti, ma che sa far giocare bene la sua squadra. La Casertana sfruttava molto il movimento dei due attaccanti Alfageme e Turchetta che si muovevano lungo tutto il fronte dell’attacco per favorire l’inserimento delle mezzali ; diciamo che si parla di un tecnico che cerca di ottimizzare al meglio tutte le situazioni favorevoli che capitano alla propria squadra.

Un suo difetto ?

Beh, a Caserta alcuni lo giudicavano troppo attendista dal punto di vista tattico, poco sfrontato anche quando la situazione lo avrebbe richiesto. Ma alla fine i risultati hanno dato pienamente ragione al tecnico.

Come mai le strade di mister D’Angelo e della Casertana si sono separate ?

Non c’è stato il rinnovo del contratto del tecnico che scadeva il 30 giugno 2018 : diciamo che con ogni probabilità ci sono state divergenze di opinioni fra società ed allenatore riguardo alle questioni future. In un primo momento il mister sembrava assai vicino al Pordenone, quindi era stato accostato al Catanzaro quando Gaetano Auteri sembrava lontano dalla panchina giallorossa ; la chiamata del Pisa è stato un qualcosa di totalmente inaspettato da parte nostra.

Secondo te può far bene in una piazza esigente e passionale quale è Pisa ?

Io penso di sì. Può sembrare un tipo burbero, è effettivamente un uomo assai riservato ma è anche un passionale ed ha un carattere focoso che ben si può sposare con la passione della tifoseria neroazzurra. E’ un tecnico che odia la critica fine a sé stessa perché è un lavoratore instancabile che crede fortemente in quello che fa e che vuole difenderlo da ogni attacco, interno od esterno che sia ; di certo non è uomo che perderà tempo ad accattivarsi i favori della piazza, per lui parlerà il campo. E poi il suo vice è il pisano Riccardo Taddei, che sicuramente lo aiuterà non poco ad inserirsi al meglio nella realtà neroazzurra.

Raccontaci qualche aneddoto relativo alla sua permanenza sulla panchina della Casertana.

Una volta c’era un tifoso che durante una partita casalinga era andato un po’ oltre le critiche lecite, ed a fine partita mister D’Angelo era uscito sul piazzale antistante lo stadio di Caserta per avere un confronto vis-a-vis con quello sportivo esagitato ; stessa sorte a Reggio Calabria quando durante la partita volarono parole grosse con il tecnico della Reggina Agenore Maurizi : negli spogliatoi dopo il novantesimo il mister lo aspettava per un confronto non proprio amichevole … E poi si parla di una persona molto superstiziosa : pensa che durante il periodo d’oro della stagione della Casertana il mister si presentava sempre alla conferenza stampa della vigilia con il solito K-way, anche quando la temperatura avrebbe consigliato una comoda T-shirt …

Grazie Riccardo, sei stato gentilissimo.

Grazie a voi di darmi la possibilità ancora una volta di salutare mister D’Angelo, al quale auguro ogni fortuna possibile sulla panchina del Pisa. Sono sicuro che anche voi in breve tempo riuscirete ad apprezzare un uomo leale e totalmente dedito al lavoro ; e sono altresì sicuro che vi accorgerete fin da subito che sarà meglio per tutti non fargli saltare la mosca al naso … (ride)

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