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Un Nerazzurro Da Raccontare – Berggreen

Per questa puntata di “Un Nerazzurro da Raccontare” vogliamo ripercorrere la storia di un grande nerazzurro del passato,una delle icone del calcio a Pisa: stiamo parlando di Klaus Berggreen.

Klaus Berggreen nasce in una piccola cittadina della Danimarca,Virum, il 3 febbraio 1958.
Klaus inizia a calcare i campi da calcio nel 1964 nelle giovanili del Lyngby Boldklub, e dopo 11 anni di trafila, viene chiamato in prima squadra esordendo nella Seconda Divisione danese nel 1975 dove segna subito 15 goal diventando capocannoniere della squadra e trascinandola alla promozione nella massima serie nel 1979.
In quell’anno viene convocato in nazionale dal CT Danese Sepp Piontek.
Dopo un totale di 71 presenze e 16 goal, lascia la Danimarca per trasferirsi in Italia.
Infatti nell’estate del 1982 il Presidente del Pisa,Romeo Anconetani,lo volle assolutamente nella sua squadra proprio al ritorno dei neroblu in Serie A dopo ben 13 anni di assenza. Fu pagato 270 milioni di lire e contribuì in modo decisivo,con le sue 8 reti,a salvare il Pisa piazzatosi all’11° posto in classifica nell’anno del trionfo della Roma. Ricordiamo in quell’anno la salvezza a Torino con un 2 a 0 contro i granata e anche un gran bel goal di Berggreen contro la Juventus sempre a Torino.
L’anno successivo il Pisa imbrocca una stagione negativa e retrocede in B nonostante le 7 reti messe a segno dal biondo danese. Nell’estate 1984 gioca l’Europeo con la sua nazionale arrivando in semifinale contro la Spagna.
Berggreen nonostante la retrocessione dei Nerazzurri e alcune voci che lo vorrebbero in altre squadre,decide di restare a Pisa: i neroblu vincono il campionato tornando così subito in A. L’annata seguente è ancora molto grigia,infatti il Pisa retrocede nuovamente in cadetteria con la sconfitta nell’ultima giornata in casa contro la Fiorentina. E’ l’ultimo anno per Berggreen a Pisa, infatti nell’estate ’86,dopo un totale di 124 presenze e 29 goal,la Roma se lo aggiudica per la grande cifra di 4 miliardi di lire.
Stagione poco fortunata per la Roma e per lo stesso Berggreen,infatti la squadra capitolina finisce settima in campionato e il Danese colleziona 24 presenze e 5 goal; l’anno successivo passa al Torino. Con i granata,nonostante alcuni infortuni,riesce ad arrivare sesto in classifica facendo anche 3 goal.
Nel 1988 torna in Danimarca nella squadra dove aveva iniziato la carriera, totalizzando 21 partite e 4 goal. Al termine della stagione appende le scarpe al chiodo,iniziando a fare il direttore sportivo nello stesso club Danese. Ha disputato con la maglia della Danimarca come già detto gli Europei 1984 in Francia, il Mondiale Messicano del 1986 e gli Europei 1988 in Germania,collezionando 46 presenze e 5 goal.
Nel 1992 il Lyngby Boldklub fallisce e Berggreen lascia il ruolo di direttore sportivo e lascia il mondo del calcio, aprendo un’azienda di moda femminile, la PiRo, che sono nientemeno che le iniziali di Pisa e Roma.
Attualmente è attore e fa lo showman in Danimarca. Ogni tanto gioca con una formazione di vecchie glorie del calcio Danese per beneficienza e torna spesso a Pescia a Villa delle Rose, che era sede del ritiro del Pisa.
Ricordiamo con grande gioia e emozione questo giocatore perché era un grande calciatore e ha dato tanto al Pisa, formava una grande coppia con l’olandese Wim Kieft, nelle grandi annate del Pisa S.C. di Romeo. Un immagine indelebile è scolpita nella mente di tutti i tifosi del Pisa: la maglia numero 7 strappata da un avversario,segno di grande attaccamento alla maglia.

E adesso tocca a voi completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e noi lo inseriremo qui di seguito.

Per leggere tutti i Nerazzurri precedenti clicca Qui !

I VOSTRI RICORDI

Io cominciai a seguire il Pisa domenicalmente (su TV e giornali visto che abitavo a Venezia) a 13 anni nella stagione 81-82, al termine della stagione arrivo’ la promozione in A con “la squadra dei pareggi”, poi d’estate la vittoria dell’ Italia al mondiale e nella stagione 82-83 la salvezza del Pisa per la prima volta in A dopo tanto tempo. Quello fu il mio primo impatto col calcio, e da allora non ho mai smesso di amarlo. Klaus era il mio idolo calcistico, e m’e’ sempre rimasto nel cuore. Ancora oggi, su livescore.com, vado sempre a vedere cosa ha fatto il Lyngby nel campionato danese. Ancora oggi, che abito negli USA, sono lontano dal mio Pisa, ma lo amo sempre alla follia!

Theo

Per non dire che sono il più …. anziano degli amici che già hanno scritto, dirò che rispetto a loro ho sicuramente più presenze sui gradoni dell’Arena. Io 14 anni li avevo all’altra serie A, quella di Lucchi. Certamente Klaus è stata la “vera” perla dei bellissimi 15 anni dell’era Romeo, anche perchè nessuno avrebbe scommesso, eccetto Romeo, una lira su un giocatore che veniva da un calcio di secondo piano come quello danese. Arrivò in Italia con Elkjaer (si scrive così?) che andò al Verona e che anche lui dimostrò grandi cose. L’immagine di Klaus con la maglietta lacerata è rimasta una icona del calcio pisano e dovrebbe essere sempre presente negli occhi di chi veste e vestirà i colori nerazzurri come esempio per attaccamento alla maglia. E pensare che il grosso acquisto per la serie A di quell’anno doveva essere Caraballo!!! Andai anche all’aeroporto a aspettarlo ………….. e come giocatore l’aspetto ancora!!!!!!!!!

Giampaolo

Ricordi indelebili e bellissimi,di un calcio che fu’ di un’eta’ che fu’………………………………
Grande Klaus il numero 7 del Pisa per sempre!!!!!!!!!!!!!!1
Ps. ma ve la ricordate la pubblicita’ del “bottegone della calzatura” all’epoca solo una piccola botteghina alla Rosa di Terricciola con quel ragazzotto che da da dentro al negozio vedeva entrate klaus e diceva”mi’ c’e’ Bergre,’r gioatore de Pisa”………………..be’ mi tempi!!!!!!!

Andrea 2

Beh…d’anni n’avevo vattordici nell 82……….per KLAUS,uomo,giocatore nessun commento….SOLO UN ICONA DEL CALCIO PISANO…E DEL CALCIO CHE FU’!!!!

Massimiliano

io avevo 11 anni ed iniziai a seguire il pisa……conservo come cimeli l’autografo di klaus fatto in via risorgimento e quello del pennellone olandese wim fatto in san zeno…..ma mi ricordo anche la fidanzata con cui si presento wim…….notevole anche se ero ancora un bimbetto l’apprezzai moltissimo.
grandi anni….grande romeo
per fortuna sono riuscito a seguire alla grande quegli anni magnifici per i pisa e per pisa.
e che dire delle macchinate estive per andare a vedere la prima amichevole a volterra.
basta senno non smetto piu di scrivere e mi metto anche a piange come un bimbo
FORZA PISA

Miky da Tv

Io, bon per voi, avevo tant’anni di più e pertanto ho visto molti più pisa. Ma se si parla dell’era Anconetani ( i quindici anni di Romeo) la mia mente va diretta a Klaus. Sarà perchè è stato il primo straniero del Pisa di Romeo sarà perchè quello che ci ha dato nessuno se lo aspettava, rimarrà sempre impresso nel mio cuore.

Paolo

idem come David.
campionati indimenticabili
emozioni uniche e indelebili legate al pisa di Romeo e Klaus Berggreen !
Avevo anch’io 12 anni e conservo il suo autografo fatto nella sede di via risorgimento.
La maglia nerazzurra n°7 con lo strappo è un simbolo del nostro museo nerazzurro.
Solo per la maglia.

Antonio

Per me Klaus rappresenterà sempre il giocatore simbolo dell’ era Anconetani,ed è stato protagonista del miglior campionato della storia del Pisa 11° posto in serie A, se si escludono gli anni venti. Il campionato 82-83 è stato il primo campionato che ho seguito integralmente del Pisa, avevo 12 anni e la Nazionale aveva appena vinto il Mondiale 82. Che tempi!! Viva Klaus per sempre!!

David

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8 Comments

  1. Theo

    13/03/2011 at 18:02

    Io cominciai a seguire il Pisa domenicalmente (su TV e giornali visto che abitavo a Venezia) a 13 anni nella stagione 81-82, al termine della stagione arrivo’ la promozione in A con “la squadra dei pareggi”, poi d’estate la vittoria dell’ Italia al mondiale e nella stagione 82-83 la salvezza del Pisa per la prima volta in A dopo tanto tempo. Quello fu il mio primo impatto col calcio, e da allora non ho mai smesso di amarlo. Klaus era il mio idolo calcistico, e m’e’ sempre rimasto nel cuore. Ancora oggi, su livescore.com, vado sempre a vedere cosa ha fatto il Lyngby nel campionato danese. Ancora oggi, che abito negli USA, sono lontano dal mio Pisa, ma lo amo sempre alla follia!

  2. giampaolo

    11/03/2011 at 00:01

    Per non dire che sono il più …. anziano degli amici che già hanno scritto, dirò che rispetto a loro ho sicuramente più presenze sui gradoni dell’Arena. Io 14 anni li avevo all’altra serie A, quella di Lucchi. Certamente Klaus è stata la “vera” perla dei bellissimi 15 anni dell’era Romeo, anche perchè nessuno avrebbe scommesso, eccetto Romeo, una lira su un giocatore che veniva da un calcio di secondo piano come quello danese. Arrivò in Italia con Elkjaer (si scrive così?) che andò al Verona e che anche lui dimostrò grandi cose. L’immagine di Klaus con la maglietta lacerata è rimasta una icona del calcio pisano e dovrebbe essere sempre presente negli occhi di chi veste e vestirà i colori nerazzurri come esempio per attaccamento alla maglia. E pensare che il grosso acquisto per la serie A di quell’anno doveva essere Caraballo!!! Andai anche all’aeroporto a aspettarlo ………….. e come giocatore l’aspetto ancora!!!!!!!!!

  3. andrea2

    10/03/2011 at 21:55

    Ricordi indelebili e bellissimi,di un calcio che fu’ di un’eta’ che fu’………………………………
    Grande Klaus il numero 7 del Pisa per sempre!!!!!!!!!!!!!!1
    Ps. ma ve la ricordate la pubblicita’ del “bottegone della calzatura” all’epoca solo una piccola botteghina alla Rosa di Terricciola con quel ragazzotto che da da dentro al negozio vedeva entrate klaus e diceva”mi’ c’e’ Bergre,’r gioatore de Pisa”………………..be’ mi tempi!!!!!!!!1

  4. massimiliano

    10/03/2011 at 20:28

    Beh…d’anni n’avevo vattordici nell 82……….per KLAUS,uomo,giocatore nessun commento….SOLO UN ICONA DEL CALCIO PISANO…E DEL CALCIO CHE FU’!!!!

  5. miki da tv

    10/03/2011 at 19:51

    io avevo 11 anni ed iniziai a seguire il pisa……conservo come cimeli l’autografo di klaus fatto in via risorgimento e quello del pennellone olandese wim fatto in san zeno…..ma mi ricordo anche la fidanzata con cui si presento wim…….notevole anche se ero ancora un bimbetto l’apprezzai moltissimo.
    grandi anni….grande romeo
    per fortuna sono riuscito a seguire alla grande quegli anni magnifici per i pisa e per pisa.
    e che dire delle macchinate estive per andare a vedere la prima amichevole a volterra.
    basta senno non smetto piu di scrivere e mi metto anche a piange come un bimbo
    FORZA PISA
    Moderato

  6. paolo

    10/03/2011 at 17:43

    Io, bon per voi, avevo tant’anni di più e pertanto ho visto molti più pisa. Ma se si parla dell’era Anconetani ( i quindici anni di Romeo) la mia mente va diretta a Klaus. Sarà perchè è stato il primo straniero del Pisa di Romeo sarà perchè quello che ci ha dato nessuno se lo aspettava, rimarrà sempre impresso nel mio cuore.

  7. antonio

    10/03/2011 at 15:42

    idem come David.
    campionati indimenticabili
    emozioni uniche e indelebili legate al pisa di Romeo e Klaus Berggreen !
    Avevo anch’io 12 anni e conservo il suo autografo fatto nella sede di via risorgimento.
    La maglia nerazzurra n°7 con lo strappo è un simbolo del nostro museo nerazzurro.
    Solo per la maglia.

  8. David

    10/03/2011 at 14:29

    Per me Klaus rappresenterà sempre il giocatore simbolo dell’ era Anconetani,ed è stato protagonista del miglior campionato della storia del Pisa 11° posto in serie A, se si escludono gli anni venti. Il campionato 82-83 è stato il primo campionato che ho seguito integralmente del Pisa, avevo 12 anni e la Nazionale aveva appena vinto il Mondiale 82. Che tempi!! Viva Klaus per sempre!!

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