Il Pisa Siamo Noi

Un Pensiero

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Quando sei bambino e’ tutto piu’ semplice.
I contrasti sono nitidi.
Il mondo o e’ bianco oppure e’ nero.
Ed i nemici, quelli cattivi cattivi, sono sempre gli stessi : i meganoidi, i boazani, i vegani.
Ma non fanno poi tutta questa paura.
Perche’ sai gia’ che ci penseranno Daitarn 3, Vultus 5 e Goldrake a far loro la festa.
Nel frattempo passano veloci i giorni, i mesi, gli anni.
Il bambino di ieri fa spazio all’uomo di oggi.
E ti accorgi che tutto si complica dannatamente.
Le linee di demarcazione si fanno sempre piu’ confuse.
Il mondo diventa uno psichedelico crogiuolo di colori.
Ed i nemici, quelli cattivi cattivi, non sai piu’ chi sono.
Spesso hanno il volto familiare dei tuoi amici, dei tuoi colleghi, dei tuoi vicini di casa.
Ed inizi tutto ad un tratto ad avere davvero paura.
Perche’ stavolta accanto a te non ci sono Actarus ed Haran Banjo.
Stavolta sei solo e ti trovi costretto a constatare tuo malgrado che non sei niente affatto al sicuro.
Ogni luogo puo’ diventare pericoloso.
Un cinema.
Un teatro.
Un ristorante.
Uno stadio.
Appunto, uno stadio.
Vedere lo smarrimento delle migliaia di persone che ieri sera hanno invaso il terreno di gioco del Saint Denis e’ stato un qualcosa che ha fatto male al cuore.
Dove dovevano esserci divertimento e gioia si sono annidati dolore e morte.
Nemmeno il calcio, uno degli antidoti piu’ efficaci alle preoccupazioni della vita, e’ riuscito a salvarsi dalla follia che sta attanagliando tutto il mondo.
Dinnanzi a certi drammi non esistono il colore della maglia o la bandiera della nazionale.
E’ successo in Francia.
Poteva succedere in Italia.
E’ successo a Parigi.
Poteva succedere a Pisa, come in qualsiasi altra citta’ italiana.
Non accampiamo la scusa dei chilometri di distanza per lavarci le mani da tutto il sangue che e’ stato versato ieri sera.
E’ davvero un qualcosa che riguarda tutti noi.
Ed e’ un qualcosa che deve essere affrontato il prima possibile e nella maniera migliore possibile.
Prima che tutto quel sangue arrivi a riguardarci davvero troppo da vicino.

Gabriele Bianchi

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One Comment

  1. rdm

    14/11/2015 at 22:40

    grazie Gabriele, hai pensato e scritto tutto ciò che è passato nella mia mente,nella nostra mente.
    incredibile, ieri sera mentre guardavo Belgio-Italia, poco lontano, stavano accadendo quelle infamie e perdevano la vita tanti giovani, tante persone senza nessuna colpa e nessuna ragione per mano di quei kamikaze assassini.
    Grazie ancora per aver parlato e scritto per tutti noi.

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