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Parlategli di tutto tranne che di Ermanno Fumagalli. Al termine di una sessione di mercato che ha visto il numero uno bergamasco al centro di una telenovela con un finale tuttora da scrivere considerata la mancata cessione, mister Piero Braglia si scaglia senza mezzi termini contro il proprio calciatore dissidente, reo, tra l’altro, di aver presentato un certificato medico fittizio di ben cinque giorni per disertare gli allenamenti: “Sono stanco, non condivido minimamente il comportamento tenuto da Fumagalli nell’ultimo mese, a partire da questo certificato presentato alla società – esplode il trainer gialloblù – Lui è un dipendente della Juve Stabia come tutti noi altri e come tale deve rispettare il contratto triennale mettendosi a disposizione della dirigenza, dei compagni di squadra e dei tifosi. Lui è un buon portiere di Prima divisione, non è mica Batman, deve lasciar perdere chi gli dà pessimi consigli e sapersi mettere in discussione come hanno fatto negli ultimi tempi i vari Danucci, Mezavilla e Corona, altrimenti può starsene tranquillamente a casa perché nell’accordo firmato in estate non vi era scritto da nessuna parte che sarebbe stato per forza di cose titolare. Io gli ho sempre detto le cose come stanno, sottolineando che ho deciso di puntare su Colombi in quanto è un under e come tale mi aprirebbe nuove prospettive tattiche tra i giocatori di movimento, non certo per suoi demeriti. Lui di tutta risposta la scorsa settimana ha salutato tutti liberando l’armadietto, salvo poi tornar qui dopo non aver raggiunto l’accordo con il Cosenza. Tempo fa mi telefonò alle dieci di sera per implorarmi di permettergli di passare alla Salernitana e io acconsentii, fu lui poi a rifiutare la proposta semestrale dei granata, non capisco a questo cosa pretenda da noi. Io voglio ai miei ordini solo gente motivata, se non gli va di tornar qui in punta di piedi ad allenarsi chiedendo scusa a tutti è libero di far quello che vuole, a me non interessa nulla di nessuno, i calciatori sono tutti uguali”. Una macchia, il mancato addio del portiere, che è forse l’unica nel calciomercato invernale delle vespe: “Sono soddisfatto del modo in cui hanno operato Di Somma e Amodio e non guardo minimamente ai rinforzi acquisiti dalle altre formazioni. Avevo chiesto maggiori alternative sugli esterni e gli arrivi di Rizza e Ciotola mi hanno fatto felice, soprattutto perché il secondo già in passato mi ha dimostrato di poter dare tanto. Colombi rappresenta poi la miglior soluzione possibile in chiave under, mentre il recupero di Maury va a completare numericamente il reparto difensivo ora che anche Siragusa è infortunato. Secondo il mio parere l’organico in questo momento è più che completo”. Un fattore, quest’ultimo, da non trascurare in ottica campionato: “Il nostro obiettivo primario resta la salvezza, solo tra quattro partite sapremo se veramente possiamo puntare ai Play-Off: se riusciremo ad arrivare alla prossima sosta ancora in questa posizione, vorrà dire che realmente potremo giocarcela sino alla fine per la conquista di un traguardo tanto prestigioso”. La prima di queste quattro finali sarà rappresentata dal confronto di domenica contro il Pisa, un match da non fallire assolutamente: “I toscani sono cambiati totalmente rispetto alla sfida dell’andata e per batterli dovremo fare una grande partita. Purtroppo in questo momento mi ritrovo a confrontarmi con le assenze di Raimondi per influenza e di Davì per infortunio, oltre che con le condizioni non ottimali dei vari Albadoro, ancora in via di recupero, e Dicuonzo, che solo oggi riprenderà ad allenarsi con i compagni”. Insidie che si aggiungono al classico enigma dovuto alla pausa imposta dalla Lega una settimana fa: “Io temo le soste come temo la mia squadra – spiega Braglia – Questa è una rosa che non ha limiti né verso l’alto, né verso il basso, quindi non so mai cosa aspettarmi. Durante gli allenamenti danno tutti il massimo, poi magari la domenica mi ritrovo ad assistere a performance come quella del primo tempo di Foligno. In fondo si sa, dopo le soste può accadere di tutto”. In una fase così calda della stagione, i patron Giglio e Manniello hanno deciso di adottare la politica dei prezzi popolari per riportare le persone al Menti: “La società e la squadra ce la stanno mettendo tutta per riempire lo stadio come ai tempi d’oro, ma se le persone non sentono dentro l’amore per la maglia possiamo farci ben poco. La Juve Stabia vuol fare calcio nel modo giusto, non facendo mai il passo più lungo della gamba ed i tifosi dovrebbero apprezzare questa politica in degli anni in cui anche alle realtà più blasonate non si perdona nulla sotto il profilo economico. Guardate il Catanzaro, 7 anni fa ottenne con me la promozione in serie B e poi è fallito ben 3 volte. Non ha senso gestire i club in questo modo, per questo vanno elogiati Giglio e Manniello per quello che stanno costruendo qui a Castellammare”. Un progetto lodevole su cui il tecnico toscano potrebbe apporre la classica ciliegina sulla torta…

C’è chi, come Ermanno Fumagalli, preferisce la fuga alla competizione e chi, invece, è pronto a dar battaglia a chiunque per conquistarsi il posto da titolare. Alessandro Vono appartiene a quest’ultima schiera. Ingaggiato sette giorni orsono dalle vespe, anche se ufficializzato solo lunedì, l’ex estremo difensore del Catanzaro è entusiasta dell’opportunità da lui colta al volo: “Sono felicissimo di aver scelto la Juve Stabia e auguro alla società calabrese di risollevarsi al più presto – queste le prime parole in gialloblù del calciatore scuola Juventus – Giocare in quelle condizioni era diventato impossibile e durante l’ultima sessione di calciomercato ho preso in esame diverse offerte giuntemi sia dalla Seconda che dalla Prima divisione, salvo poi non pensarci due volte quando sono stato contattato dai direttori Di Somma ed Amodio. Castellammare rappresenta una piazza straordinaria, ricordo ancora il match di ritorno della scorsa stagione al Menti, quando un gol di Ottobre ci vide tornare a casa sconfitti. Ho firmato sino a giugno con la promessa che a fine campionato discuteremo di un eventuale prolungamento, sino ad allora darò il massimo per avere l’opportunità di esser schierato come titolare e sia chiaro che sono pronto a giocarmela alla pari con chiunque, anche se so che non sarà facile raccogliere l’eredità di un portiere esperto com’è Fumagalli”. Il ventiduenne torinese si sofferma poi sul gruppo trovato: “Mi sono inserito subito, non ho riscontrato alcun problema nell’amalgamarmi ad una rosa coesa e competitiva come dimostra il quarto posto in classifica. In questi primi giorni

ho avuto modo di comprendere che mister Braglia è solito premiare chi si impegna e ciò rappresenta per me un ulteriore stimolo a far bene. Poi qui ho ritrovato Dicuonzo e il giocare nuovamente con lui è per me motivo di gioia”. Proprio all’esterno lo lega una particolare predizione: “L’anno scorso dissi a Stefano che questa sarebbe stata la piazza ideale per lui e il caso ha voluto che in estate ricevesse quest’offerta. Lui adora le tifoserie calde e il torneo esaltante che sta disputando lo dimostra”. Un’opportunità, quella di giocare nell’ex serie C1, che le vespe, dopo avergliela strappata sul campo, hanno poi offerto anche a lui: “Già sapevo che sarebbe andata così, per questo feci segnare Ottobre – scherza Vono – E’ vero, il destino ha voluto che proprio i gialloblù mi regalassero la promozione dopo che l’anno scorso la crisi economica ha portato il Catanzaro a calare vistosamente sino a perdere il vantaggio consistente sulle inseguitrici conquistato nel girone di andata”. Un legame, quello con i giallorossi, che porta poi il neoacquisto a parlare della capolista Nocerina dei tanti ex compagni di avventura: “Mister Auteri sta meritatamente dominando il girone B grazie ad una formazione straordinaria e credo che, a meno di clamorosi passi falsi, la promozione sia ormai a portata di mano. Sono contento che lui e i vari Di Franco, Bruno e Di Maio possano tagliare questo traguardo, sarebbe il giusto tributo alle loro qualità e professionalità”. E chissà che la Juve Stabia non riesca a fare altrettanto anche grazie alle parate di Alessandro Vono.

Fonte Stabbiachannel.it

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