Il Pisa Siamo Noi

Luciano Zavagno: sarei potuto ritornare ma…

Torna dopo una settimana di stop la rubrica che ci svelerà cosa è veramente successo in quei maledetti mesi del 2009 che hanno portato il Pisa Calcio al fallimento, con la cancellazione dai professionisti e la ripartenza dalla serie D.
Ospite telefonico di oggi è Luciano Zavagno, uno della triade argentina insieme a Raimondi e Castillo, che portò il Pisa a sfiorare la serie A. Grinta, cattiveria, tecnica e un grande, grandissimo cuore nerazzurro, lo contraddistinsero in quei due anni e mezzo di permanenza sotto la Torre.
Luciano se diciamo Pisa…
…è la mia seconda casa. Gli anni più belli li ho vissuti lì! Avevo appena rinnovato due anni di contratto e stavo comprando casa a Pisa. Con il fallimento ho perso tutto.
Chi se lo sarebbe mai aspettato dopo che l’anno prima avevate sfiorato la serie A…
Il primo anno della B Covarelli, Petrachi e Ventura avevano costruito una squadra con pochi soldi ma con tanta cura e tanta voglia; Covarelli ci credeva, Petrachi e Ventura si conoscevano bene e lavoravano bene insieme. Era uno squadrone e intorno era tutto perfetto. Poi dopo l’ultima partita, tra loro tre qualcosa si è rotto ed è andato in fumo tutto. Mi è dispiaciuto tantissimo, perché se l’anno dopo fossimo potuti rimanere la stessa squadra con uno o due in più, avremmo vinto di sicuro la serie B. Invece l’anno dopo hanno venduto la società ed è arrivato Pomponi. È andato via Petrachi ed è arrivato Cinquini, sono cambiati molti giocatori. Ed è crollata tutta quella base che ci poteva portare in alto.
Differenze tra Covarelli e Pomponi?
Di Covarelli posso solo dire bene. Un presidente che era come un amico, che ha pagato tutto quello che ci ha promesso e con cui avevamo un rapporto stupendo. Pomponi quando arrivò ci disse che aveva un progetto di 3/4 anni con il Pisa, ma la verità poi è stata un’altra: dopo un anno ha lasciato una piazza come Pisa al fallimento. Con lui il rapporto era molto diverso rispetto a Covarelli, era più presidente, più distaccato.
Il tuo rapporto con Ventura?
Con Ventura ho sempre avuto un rapporto stupendo. Lui mi ha fatto vivere gli anni più belli della mia carriera calcistica in cui mi sono divertito e mi sono levato tante soddisfazioni. Un allenatore fantastico.
Di sicuro lo spogliatoio non era il solito del primo anno di B…
Negli spogliatoi, si sa, non tutti si può essere amici, e poi dipende anche molto dal momento: qui a Torino fino a qualche settimana fa si parlava di uno spogliatoio spaccato, con problemi; poi abbiamo vinto tre partite di fila e ora si dice che nello spogliatoio è tutto perfetto. È normale. Nel calcio quando si vince va sempre tutto bene. Quando invece va male iniziano le voci, lo sparlare. Sono cose normali.
L’errore di mandare via mister Ventura! Ma chi fu veramente a mandarlo via?
Ventura è stata mandato via dalla società, ha voluto dare una scossa alla società e ha scelto Giordano. I giocatori possono dare un giudizio, ma la decisione la prende la società. Ma gli errori in quell’anno furono tanti; ad esempio un altro errore della società fu mandare via Gabriel. Come si fa a mandare via un giocatore che ti ha dato tantissimo? Come si fa a mandare via il Capitano? Con lui fino a gennaio la squadra era più forte perché aveva un punto di riferimento. Andato via lui ci hanno levato un po’ di forza dentro e chi magari non aveva tanta voglia prese il sopravvento.
Il trio Pomponi-Ventura-Cinquini non funzionava bene…
Ventura veniva dall’esperienza con Covarelli e Petrachi con i quali si trovava alla perfezione; l’anno dopo aveva a che fare con Cinquini e Pomponi che erano persone diverse. E probabilmente non riuscì a trovare il giusto feeling.
Nella partita col Brescia è rimasto a tutti impresso quando hai preso Degano da terra e lo hai tirato su come per dirgli: Alzati e lotta!
La partita contro il Brescia io la giocai con una costola rotta. Rischiavo, ma non me ne fregava niente. Quella partita per me valeva la vita e la volevo vincere. Ci sono stati degli atteggiamenti di giocatori che non tolleravo e mi ci arrabbiai. Poi è normale che si cerca di trovare le colpe e il colpevole, ma la verità è che la colpa è di tutti, a dieci partite dalla fine ci mancavano 6 punti per salvarci e non siamo stati in grado farli. Poi è vero che c’era chi dava tutto e chi invece aveva meno interesse e non si impegnava alla morte.
Non hai mai avuto la sensazione che qualcosa non andasse e che la società sarebbe potuta fallire?
In realtà no. Non avevo capito bene se Pomponi aveva davvero i soldi, ma da come ci parlava sembrava avesse intenzioni serie, per cui io rinnovai anche il contratto; il discorso del fallimento non mi passò mai per la testa.
Un saluto alla città e ai tifosi del Pisa…
A Pisa ho vissuto gli anni più belli, per me Pisa rimane la mia seconda casa e spero tanto di poter tornare… anche se io sarei già potuto tornare, perché ero senza contratto e mi avevano accostato al Pisa, ma mister Cuoghi non gradiva, e mi è dispiaciuto tantissimo quando ha detto: “Chi è Zavagno che parla da ex, lui non è nessuno”. Ci sono rimasto davvero male perché io a Pisa sarei tornato a corsa. È vero, io a sotto la Torre non ho vinto niente, come invece lo hanno fatto Piovanelli o lo stesso Cuoghi, per cui non conto niente, ma per me Pisa vuol dire molto e vorrei tanto poter tornare a lottare all’Arena e indossare un’altra volta quei colori che porto nel cuore.
Grazie Luciano in bocca al lupo per tutto e speriamo di rivederti presto lottare per il Pisa!

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15 Comments

  1. Tommy

    26/06/2011 at 20:01

    Concordo con Thor.
    Cuoghi era un servo di Camilli e faceva quello che voleva lui… Infatti in D bene e in C1 un disastro, solo Giordano è peggio di lui… Era molto meglio Indiani! Il calcio era più bello e si segnava molto di più… Con Cuoghi sempre 1-0 (il risultato che tanto amava un certo comandante[moderato]).
    Concordo con Zavagno. Pomponi non ha nulla a che vedere con Covarelli. Lo dimostrano i risultati e molto altro…
    Covarelli è l’unico che per ora ci ha fatto vedere un bel calcio dopo Anconetani…
    Pomponi non lo augurei a nessuno… un “comandante” è come lui… Promesse, accento e personalità schizoide uguale, parlata identica e stessa serietà. Aggravante per il “comandante” ha i soldi che l’altro non aveva!
    Che bel trio da Roma dei personaggi [moderato]. Giordano-Pomponi-Camilli

  2. Theo

    26/06/2011 at 19:23

    Non c’entra con questa intervista, ma visto che e’ stato tirato in ballo Cuoghi, io non ho mai capito come abbia potuto accantonare prima e poi sostanzialmente disfarsi del Condor Bonuccelli, vecchio si quanto vuoi ma sempre marpione d’ area e fino a quel momento (dell’ esonero del fiorenzino) goleador dalla media esorbitante. Vero’ e’ che poi Cuoghi c’ha portato in C2 stravincendo il campionato, ma e’ anche vero che tutte le dirette concorrenti si sono in una certa qual maniera “eliminate” l’ una con l’ altra, e secondo me il Condor in quel campionato avrebbe potuto essere ancora molto utile.

  3. Giova

    14/04/2011 at 12:00

    Grande Lucho!!!! 6 stato uno dei migliori di quelle annate e hai sempre dato tutto in campo per i nostri colori. Spero di poterti vedere ancora all’Arena perchè per me rimarranno per sempre legati al cuore quegli anni fantastici.Grazie per tutto,quando vuoi venire a Pisa fai un comunicato che ti si fa la scorta!!!!!! Cuoghi no comment perchè lo offenderei fino ad un’altra vita…VAMOS VAMOS GRANDE PISA!!!!

  4. giacomo

    14/04/2011 at 00:34

    Come hanno detto più su Cuoghi grande giocatore e guerriero ma dacome allenatore” unneha azzecata una”. Solo un certo Semplici è riuscito a fare peggio di lui…. Ragazzi permettersi di scialare o rinunciare in c1 ad un giocatore come Zavagno è bene cominciare ad occuparsi di altro che non sia l’allenatore-

  5. Franco

    13/04/2011 at 22:41

    Ancora una dimostrazione della pochezza di Cuoghi !

  6. massimiliano

    13/04/2011 at 21:52

    Come dissi tempo fa…..ZAVAGNO insieme ad altri 2/3(GENEVIER ad esempio)son gia’tornati all’ARENA,ricevendo applausi ed abbracci….GABRIEL e’gia’ritornato..beh,uomini cosi’a PISA saran sempre ben accetti.
    In bocca al lupo LUCHO….

  7. antonio cassisa

    13/04/2011 at 17:20

    Grande Lucho
    speriamo tutti di rivederti giocare in coppia con Gabriel
    un abbraccio
    e in bocca al lupo
    A.

  8. Roberto D.M.

    13/04/2011 at 16:42

    Luciano, Raimondi è già da noi e mai dire che un giorno anche tu con Nacho il grande trio, si ricomponga per riportarci in alto.
    Ma tu adesso fai bene dove sei e ti auguro di vincere e andare in A con il Grande TORO . Anche con a Petrachi e Genevier , avete fatto e dato al nostro Pisa che sempre vi terrà nella sua storia calcistica.

  9. Simone

    13/04/2011 at 16:41

    Grande Lucho uno dei pochi che in quell’anno ha dato tutto fino all’ultimo…magari tu fossi tornato!!! Cuoghi non ti voleva??? Infatti s’è visto che bella fine ha fatto anche lui…come giocatore tanto di cappello, ma come allenatore lasciamo perde (e poi aveva anche il coraggio di parlà di Braglia…!!!)…aveva tanti discorsi si ma per vincere la serie D…!!! Cmq se a Torino non ti tenssero, la porta del Pisa per te è sempre aperta…Grande Lucho sempre uno di noi!!!

  10. andrea elbano

    13/04/2011 at 16:18

    Ci ho ripensato…..forse a Livorno…..SI !!!!!!!!

  11. Nico

    13/04/2011 at 16:11

    dai ritorna sei un grande

  12. alessandro

    13/04/2011 at 15:59

    Grande Zavagno, non avrai vinto niente, ma amavi e ami i colori del Pisa.

  13. marco

    13/04/2011 at 15:49

    grande luciano, hai sempre onorato la maglia per questo sei rimasto nel cuore di tanti!!!!
    spero davvero di rivederti giocare per la città di Pisa e i suoi tifosi!!! in più mi sento di dire povero cuoghi…fra lui e giordano fanno a gara a chi viene esonerato prima tutte le volte che allenano una squadra!!!

  14. andrea elbano

    13/04/2011 at 15:44

    Quasi tutti i giocatori sono dalla parte di Covarelli e condannano Pomponi……NOI CONDANNIAMO TUTTI E DUE…….con la speranza che NON rientrino più nel mondo del calcio, NEANCHE A LIVORNO!!!!!

  15. mrc

    13/04/2011 at 14:56

    Lucho uno di noi

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