Il Pisa Siamo Noi

Leonardo Covarelli: Ventura Mi ha Distrutto un Sogno!

Ospite telefonico questa settimana per la consueta rubrica sul fallimento del Pisa Calcio, Leonardo Covarelli; il presidente che riportò il Pisa in serie B, sfiorò la serie A e lasciò poi tutto crollare cedendo la società nelle mani bucate di Pomponi.

Buonasera a Leonardo Covarelli. In questa intervista vorremmo approfondire alcuni argomenti che non sono venuti fuori o sono rimasti vaghi nelle interviste che in queste settimane ha rilasciato ai giornali locali.

Quali furono le motivazioni per cui scelse di comprare il Pisa?

Ero interessato al mondo del calcio e volevo entrarvi comprando una squadra. Conoscevo Onorati che, sapendo del mio desiderio, mi contattò e mi disse che il Pisa era in vendita. Poteva essere un’idea interessante. Io seguivo il Pisa sin dai tempi di Romeo Anconetani, sapevo che da molti anni era in serie C e non riusciva a risalire in categorie che gli competono e al momento in cui mi disse che era in vendita non ci pensai due volte. Al gruppo si aggiunse Accardi e andammo dalla signora Gentili con cui trovammo un accordo. La maggior parte del mio interesse era puramente sportivo. Poi logicamente mi allettava l’idea di poter lavorare anche a Pisa a livello immobiliare.

Come andò la vicenda con Bulgarella?

Tra le tante ingenuità che ho commesso una di queste è stata come ho gestito quella vicenda. L’ingegnere voleva intraprendere una politica di risparmio, al contrario di Scarpelloni e Petrachi che volevano investire. Proprio in quei giorni il DS voleva concludere l’affare Colombo che sarebbe costato al Pisa 240mila Euro. C’erano delle divergenze tecniche. Dopo la partita con la Triestina, Scarpelloni fece delle dichiarazioni contro Bulgarella. L’ingegnere mi disse che se volevo tenere questi due uomini se ne sarebbe andato perché nella sua ottica Scarpelloni subito, e Petrachi dopo, se ne sarebbero dovuti andare via. Io decisi di difendere i due perché credevo in quello che facevano e lui se ne andò.

Il suo rapporto con Ventura?

Ventura venne a Pisa che era reduce da due esoneri e due retrocessioni. Chiunque fosse venuto a Pisa sarebbe tornato positivo perché in quel momento avrebbe trovato un ambiente e un clima bello, carico, positivo, magico. E infatti avete visto quello che ha fatto in quell’anno. L’unica cosa che non perdonerò mai al mister fu la partita col Bologna che per me fu destabilizzante e massacrante. Donati e Busti erano con me e vi potrebbero dire in che stato ero dopo quell’incontro. Come avete già letto, prima di quella partita feci una cena con la squadra per caricarli e gli dissi che volevo una vittoria o almeno un pareggio per poter riaffrontare nei Play Off i rossoblu che erano di sicuro più alla nostra portata rispetto al Lecce. Gli misi davanti anche un premio partita perché ai Play Off volevo affrontare il Bologna. Quando arrivai allo stadio mi accorsi che Ventura aveva messo in campo tutta la primavera lasciando fuori tutti i giocatori migliori. Non volevo più assistere alla partita, me ne volevo andare. Mi venne a prendere Cazzola che mi convinse e mi riportò al mio posto. Perdemmo uno a zero con goal su rigore di Marazzina e per poco non avremmo pareggiato, prendemmo anche una traversa. Se ci fossero stati in campo Castillo, Gabionetta, Raimondi etc. avremmo vinto di sicuro. Dopo quella partita entrai in conflitto con Ventura, minacciai di esonerarlo, litigai con Petrachi e Scarpelloni. Purtroppo però non potevo fare altro perché sarebbe stato difficilissimo spiegare alla gente un esonero del genere.

Che spiegazioni gli ha dato Ventura?

Mi disse che voleva fare il turn over, perché giocavamo il mercoledì successivo. Io gli dissi che comunque anche il Bologna sarebbe arrivato nella stessa situazione nostra. Ero arrabbiatissimo: il mercoledì, giusto o sbagliato che fosse, avevo convocato la squadra, eravamo a un passo dalla serie A, dissi loro che avrei voluto vincere o pareggiare questa partita, avevo messo lì anche un bel po’ di soldi di premio… e lui (e di conseguenza anche Petrachi e Scarpelloni) aveva convocato la primavera. Oltre tutto dopo la partita il mister mi disse: “Faccia i suoi passi, faccia quello che crede, tanto io a tutti dirò comunque che è stato lei a dirmi di fare così”. Mi mise con le spalle al muro. Da quel giorno il mio giudizio su Ventura mutò: come mister tanto di cappello, ma come uomo non ho più stima. Ha tolto un sogno a tutti; mi ha distrutto un sogno che vedevo lì a pochi passi. Mi ha tolto la possibilità di non sbagliare. Ha fatto una cosa gravissima scegliendo nel momento più bello la strada che ci danneggiava e soprattutto andando contro le direttive di chi ci stava investendo soldi e fatica.

Da chi è rimasto più deluso?

Il DS Petrachi. Perché Ventura per me arrivò quell’anno e per me finiva lì, mentre con Gianluca era diverso. A lui ho dato tutto e mi sono fidato in tutto e per tutto di lui; mandai via anche mio suocero De Megni per difenderlo, tenerlo e farlo lavorare tranquillo. E sapendo cosa stava facendo Ventura in quella partita, lui non mi ha chiamato, non mi ha avvertito e non ha controbattuto le scelte ed è stato zitto.

Ci parli di Pomponi…

Pomponi l’avevo conosciuto dieci giorni prima (la vendita del Pisa n. d. r.) tramite Massimo Lombrosi, un ex collaboratore di Petrachi. Mi si presentò con delle garanzie stratosferiche che, per colpa della fretta, non verificai più di tanto commettendo un errore enorme per me e per tutti. Le uniche garanzie che constatai furono le parole di Lotito che io conobbi dopo un incontro al torneo di Viareggio: lo chiamai e mi disse che era un bravo ragazzo, di stare tranquillo che lo avrebbe seguito un po’ anche lui. E io mi fidai. Pomponi era un tipo esuberante, che si faceva prendere dalle situazioni, che se perdeva una partita sembrava cascasse il mondo e forse si faceva troppo convincere dai “consiglieri”. Per motivi economici ci sentivamo, litigavamo per i conti che non tornavano, poi tornavamo amici e a volte gli davo consigli. Però lui era anche un tipo che non li accettava. Lo chiamai anche prima che esonerasse Ventura per dirgli di non farlo, che avrebbe fatto uno sbaglio, ma non mi ascoltò. Retrocesse e per lui fu devastante. Si ritrovò in C con dei contratti onerosi e debiti che lo spinsero a decidere di non iscriversi.

Quando gli dette il Pisa cosa gli disse di Ventura?

Io gli raccontai di quello che era successo a me. Comunque gli dissi che era un tecnico bravo, che doveva stare un po’ attento, magari non avrebbe vinto il campionato, ma che non correva rischi di retrocedere.

L’affare Raimondi tra Pisa e Perugia fu semplice mercato o un modo per regolarizzare dei conti della vendita del Pisa?

Raimondi lo portammo a Perugia per una questione di mercato e perché il giocatore nel caos che c’era a Pisa non ci stava più bene.

Negli anni che fu a Pisa ebbe aiuti dal Comune di Pisa?

Il sindaco di quell’epoca e l’amministrazione non mi dettero una grande mano, però devo chiedere scusa, oltre che ai pisani per i miei errori, anche a un’altra persona che è Filippeschi. A quell’epoca non ebbe il tempo di aiutarmi, ma era una grande persona e io non fui bravo ad ascoltare cosa mi voleva dire e ad aspettare che diventasse sindaco, perché sono convinto che una volta sindaco mi avrebbe potuto dare una grossa mano e l’avrebbe fatto. Feci l’errore io di andarmene e non capire certe cose che mi poteva promettere e avrebbe mantenuto.

Filippeschi lo richiamò dopo la retrocessione…

Lo sentii e provai, parlando con lui, Maurizio Mian e altri imprenditori perugini, a mettere insieme le cose per salvare la situazione e far iscrivere la squadra. Ma non ce la facemmo.

Prima della mancata iscrizione del Pisa come mai De Megni venne a Pisa?

Secondo me, lì ci fu un grosso fraintendimento. De Megni venne a parlare con Mian e poi col Sindaco e l’obiettivo era quello di mettere insieme le forze e cercare di iscrivere entrambe le squadre. Fu semplicemente un grosso fraintendimento.

Grazie a Leonardo Covarelli di averci concesso questa intervista.

Grazie a voi. Il mio sogno più grande è avere la possibilità di tornare a vedere una partita del Pisa all’Arena. Sarebbe un regalo grande per me.

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36 Comments

  1. fabio

    13/01/2012 at 02:49

    noi siamo solo tifosi e i soldi le tira fuori la presidenza, dovrebbe sapere il comune che chi viene ed investe sul Pisa, non viene per fare divertire i pisani, ma vole sempre la contro parte!!!
    una cosa non capisco è che un presidente come spinelli da Genova è andato a Livorno città e tifo del cazzo , con 1000 abbonamenti in serie B ( riesce a fare quello che si facevo con romeo A e B)
    Se però andiamo a Livorno Porto vedete che spinelli ha il suo bel ritorno di soldi e di immagine, a questo punto dovrebbero imparare i nostri sindaci come ci si comporta ( dare e avere ) perchè per niente non si fà niente .
    una persona che non mi è mai piaciuta è il siciliano tanto fumo e poco arrosto qui c’è solo per l’immagine e lui qui ha lavorato e costruito con alberghi a ospedaletto – immobili costruiti in tutta pisa ( moderato )
    comunque adesso pisa a una persona solida e seria Carlo Battini
    quello che fino a 2 anni fà no lo si calcolava nenneno si è dimostrato persona serissima e come al solito appena sintito parlare di terravision la gente è impazzita dandogli dello stupido se non vendeva la società. Molti tifosi non capiscono che chi fà credere di comprare il pisa lo fà solo per farsi pubblicità gratuita.
    bravo battini prosegui da solo che sei un grande .

  2. ugo

    13/10/2011 at 19:04

    Covarelli si dovrebbe ricordare che quando doveva pagare gli stipendi lui con i soldi del Pisa si comprò una Porsche. Poi trovò un talloccio peggio di lui, Pomponi, e allora allegria. Che rimanga a Perugia………………….

  3. ClaudioFDS

    06/04/2011 at 15:57

    Ma non saranno troppi gli ERRORI commessi dal “caro” Covarelli?

    Anche se ammetterli è una buona cosa, non sarà mai abbastanza.
    Noi pisani paghiamo tutt’ora gli errori commessi e giustificati così superficialmente da quel personaggio.

    Troppo facile poi prendersela con Ventura. Che sia o meno una brava persona (questo io non posso saperlo perché non ho avuto la fortuna di conoscerlo) ha permesso al Pisa Calcio di sfoggiare un calcio brillante ed efficace per più di una stagione. Da tifoso non posso che essergli grato.
    Covarelli farebbe bene ad essere un pò meno aggressivo nel giudizio: o sei pecora o sei leone. Non tutti e due insieme. E’ questione di coerenza…

  4. cascinafides

    27/03/2011 at 15:56

    ha ragione AGO………. le dichiarazioni del fratello di Occhipinti (ma un ‘ lo vedete come si somigliano???? non a caso hanno lo stesso nome di battesimo…) sono roba da diti nel XXXX.. mi stupisco di chi lo considera quasi una vittima…… mah…

  5. Antonio

    27/03/2011 at 15:25

    Secondo me sarebbe meglio non dargli neppure la possibilità di pronunciare una sola parola, lasciarli parlare è per loro un onore che non meritano assolutamente; scompaiano e basta.

  6. Daniele

    26/03/2011 at 12:35

    …(riscrivo la frase senza offese) [moderato] perugino era in affari con Pomponi da lungo tempo, anche nell’intervista si contraddice: “Per motivi economici ci sentivamo, litigavamo per i conti che non tornavano, poi tornavamo amici e a volte gli davo consigli.” Poi vabbè quando a Pisa si raccolsero 2 milioni di euro (anche vella che presa di ulo fu che poi non erano 2 ma una decina..) si presentò un emissario di Covarelli a chiede che quei soldi venissero dati al Perugia in modo che (ricordo le testuali parole) si creassero le giuste sinergie per salvare entrambe le città…cioè ma ci si vole rende conto?!?

  7. Daniele

    25/03/2011 at 19:52

    Al di là della partita con il Bologna (i fatti parlano chiaro, si giocò le riserve) adesso salta fori anche che Covarelli è innocente…ma che si vergogni [moderato]

  8. ROBERTO

    25/03/2011 at 19:06

    PRESO DA UN GIORNALE UMBRO (http://www.umbrialeft.it/node/36549) CI SPIEGHI TUTTO QUESTO IL SIGN. COVARELLI,,,COLPA DI VENTURA????????
    “Molta carta, zero filigrana – Covarelli, il preliminare patacca e un crack da oltre 70 milioni. Le motivazioni delle sentenze
    21/05/2010 – 18:40
    di Daniele Bovi
    “Con un preliminare di vendita praticamente scritto sulla carta del pane Covarelli e i finti cavalieri di Malta hanno cercato di tappare con 13 milioni di euro (sulla suddetta carta) un buco da oltre 80 milioni. A tanto, infatti, ammonta il crack del Perugia e della Mas. Sono due sentenze pesantissime quelle depositate ieri mattina (e notificate oggi alle parti) con le quali il giudice Rana decreta il fallimento del Perugia Calcio srl e della Mas srl, l’immobiliare che fa capo a Leonardo Covarelli che deteneva il 100 per cento delle quote della società sportiva. Da ieri, infatti, agli uffici del Perugia e su tutte le porte degli immobili della Mas sono stati apposti i sigilli. Le sentenze di Rana raccontano una storia fatta di tanta carta e zero filigrana. Alcune parti di questa storia i lettori più attenti di Umbrialeft le conoscono dal novembre scorso, in piena epoca del “tutt’a posto”. Al centro delle due sentenze c’è l’ormai famigerato preliminare-patacca depositato sulla scrivania del giudice Rana martedì scorso. Nella notte tra lunedì e martedì infatti Covarelli sostiene di aver raggiunto un accordo “serio” con la Osj Knights of Malta Foundation, società con sede a Lutterworth (Inghilterra) che nulla ha a che vedere con i cavalieri di Malta. Quelli veri. La Foundation infatti è una delle tante scatole societarie che sfruttano il bengodi della legislazione fiscale inglese. In base a quel preliminare la Foundation si impegnava ad acquistare per 13 milioni la Mas e il Perugia. Fin da pochi minuti dopo la sentenza gli avvocati dei creditori fanno capire come su quel preliminare ci siano forti dubbi. Dubbi espressi da Rana in aula e che poi il giudice metterà nero su bianco. Rana parla infatti espressamente di “assoluta intrinseca inaffidabilità ed inattendibilità del contratto esibito per molteplici motivi, non solo formali ma anche sostanziali”. Il documento infatti “non offre alcuna certezza né in ordine all’esistenza e solvibilità dell’acquirente né in ordine all’esistenza dei poteri rappresentativi in capo all’avvocato Franco Rossi”. In special modo, come raccontavamo martedì pomeriggio, mancava pure la procura speciale a favore dell’avvocato. Gravi incertezze poi sono rilevabili a proposito delle modalità, termini e tempi di pagamento. La pietra tombale sul preliminare arriva poche righe più tardi, quando Rana sostiene che pur “volendo fideisticamente credere al preliminare”, i 13 milioni “non sarebbero comunque sufficienti a coprire le posizioni debitorie neanche del solo Perugia Calcio”. I debiti, infatti, superano “abbondantemente” quella somma. Quanti non è neanche facilissimo dirlo. Ci sono i 14 milioni di Lo Sole, i 3 di Pomponi, i 4 milioni a bilancio e i 200mila euro dei “piccoli” creditori. Il bilancio al 30/6/2009, inoltre, non è stato depositato. Le “desistenze” di Lo Sole e Pomponi poi, come si spiegava a suo tempo su queste colonne, “non significano estinzione dei crediti”. Altrimenti addio alla par condicio creditorum. Sempre sul fronte bilanci poi Rana si sofferma sui crediti “verso altri” che ammontano a un milione 769mila euro. “Dalla nota integrativa – dice Rana – non se ne comprende la composizione. Risulta probabile che corrispondano a crediti verso soci per versamenti in futuro aumento di capitale iscritti contabilmente dalla società quale artifizio per azzerare la perdita d’esercizio”. E visto che i soci, in questo caso, sono uno soltanto, fare due più due non è poi così difficile. Dotarsi di Moment e seguire l’esempio: la mia società a socio unico ha un capitale di 1000 euro e una perdita di 1800 euro. Per ripianare quella perdita azzero il bilancio, lo ricostituisco al minimo di legge e scrivo in bilancio che quei 1800 euro sono in “futuro” aumento di capitale e intanto li metto come credito verso me stesso (per rinfrescare la memoria clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/27273). Et voilà, perdita azzerata. I debiti poi (così come le perdite d’esercizio) in soli due anni subiscono una vera e propria escalation: si va dai un milione e 500mila euro agli oltre 4 milioni. Dentro c’è di tutto: da quelli con le banche (circa 690mila) a quelli “non ben specificati” pari a 664mila euro. La mazzata finale poi è arrivata dall’istanza presentata dalla Procura sulla base della denuncia del collegio dei sindaci del Perugia Calcio. Anche qui, come sopra, c’è di tutto: in sintesi c’è “incertezza assoluta in ordine alla reale situazione finanziaria e debitoria” nonché “condotte dell’amministratore alquanto nomale”. Forse ci si riferisce anche al periodo subacqueo della società. Tutti questi motivi costituiscono gli “elementi plurimi e convergenti” per decretare lo stato d’insolvenza. Insolvenza che risale non a ieri ma “almeno dal 2007-2008”, ossia da quando Covarelli ha preso in mano la società. IL CAPITOLO MAS La situazione dell’immobiliare di Covarelli è di dissesto totale. In più occasioni il patron aveva affermato come gli immobili “liberi” valessero almeno il doppio dei debiti. Rana è di diverso avviso. Secondo l’ultimo bilancio depositato (risalente al 30 giugno 2008) i debiti ammontano a 70 milioni e 200mila euro. In un passaggio il giudice parla di vera e propria “esplosione del passivo negli ultimi due anni”: i debiti con le banche salgono da 5 a 44 milioni di euro, quelli verso i soci valgono 7 milioni, quelli verso i fornitori quasi un milione mentre quelli “non ben specificati” salgono da 41mila euro a 4 milioni e 300mila euro. Tutto ciò a fronte di un “attivo reale che appare inconsistente e composto per lo più da poste di natura finanziaria”. A tutto ciò, così come per il Perugia Calcio c’è da aggiungere il bombardamento di protesti, pignoramenti, ipoteche e procedure esecutive pendenti. Un passaggio particolarmente duro riguarda l’attività della Mas. Secondo Rana infatti nel 2006, 2007 e 2008 “la società ha ampliato a dismisura la propria attività senza essere dotata di patrimonio netto sufficiente”.

  9. ROBERTO

    25/03/2011 at 18:48

    adelante informati meglio….ago ha straragione,non sono assolutamente leggende metripolitane.
    Ricciolo , perchè anche a nominarlo mi vien la nausea, ci spieghi anche come mai la MAS, la sua “ditta”, è fallita per quasi 100 milioni di euro e come mai dopo Pisa anche Perugia è fallito con una bua clamorosa…anche qui x colpa della partita col bologna? ah no per colpa di Ventura che che ha usato cento milioni di euro di palloni?????? ah no colpa del mian che non gli ha dato i soldi per salvare entrambe le squadre!!!???
    Ha avuto anche il coraggio di veni a pisa a chiedere i soldi per salvare il perugia !!!!!!
    MA DAI….VIENI A PISA VIENI CHE C’E’ DA DIVERTIRCI……………..

  10. Adelante Pisa

    25/03/2011 at 09:31

    Rispondo ad Ago. Ma te pensi veramente che la Banca abbia chiuso per colpa del covarelli???’ Queste sono solo leggende metropolitane. Una banca prima di darti qualsiasi linea di credito vuole essere garantita al 200%. E comunque quando uno vende una società lo fa accollando i debiti ed i crediti al compratore (nella normalità dei casi) quindi i debiti della vekkia gestione andavano in capo a quello squattrinato di Pomponi. Questo ci ha preso davvero tutti in giro!!!!!! Cmq io certo non sono l’avvocato del perugino perchè in parte la colpa è anche sua ma nn sono nemmeno uno di quelli che lo vorrbbe vedè alla gogna. Per quanto riguarda il resto okkio a questa società . Ho letto sopra parole ottime nei confronti di Gerbi e Posarelli e le condivido pienamente due persone davvero attaccate alla maglia e ai nostri colori. Grazie di cuore. Non condivido le parole su Battini, andate a Santa Croce e chiedete cosa è stato fatto li poi ne discuteremo ma spero di no!!!

  11. miky

    25/03/2011 at 02:14

    Come al solito la colpa morì fanciulla. Per me questa rubrica non serve proprio a niente perchè se si va a cercare la verità nelle interviste agli attori principali di quella annata tremenda, ognuno cercherà di sgrollarsi le proprie colpe addossandole ad altri. E’ meglio metterci una pietra sopra e guardare avanti. Il problema nostro è che abbiamo osannato chi non meritava e crocifisso chi al contrario ha agito nell’interesse di Pisa e del Pisa. Abbiamo avuto il coraggio di contestare, con tanto di bottigliata, perfino Romeo (non nominare il nome di … invano!); qualcuno ha dimenticato l’ostracismo verso Gerbi e Posarelli? Dopo Romeo sono quelli che hanno dato di più al Pisa prendendolo in Eccellenza e portandolo alle soglie della B in soli 6 anni. Il nostro problema è quello di aver preteso, in nome di cosa poi proprio non lo capisco, di più delle possibilità della città. E così abbiamo osannato gente come covarelli (la minuscola è d’obbligo) che per i propri esclusivi interessi ci ha lasciato nella ….. (leggi pomponi). Ora mi raccomando facciamo lo stesso errore con l’attuale Presidenza! Pretendiamo la luna, perchè noi abbiamo il “diritto” di pretenderla perchè noi siamo il Pisa!!! Non dimentichiamo che in categorie più in basso, o al pari nostro, ci sono società dal passato obiettivamente ancor più glorioso di quello nerazzurro. Alcuni esempi? Uno su tutti il Verona per non dimenticare Spal e Foggia in C1, Avellino in C2, per finire con Mantova, Perugia e Messina in D. Qualche omissione per campanilismo!!
    Un’ultima considerazione per chi ha “morbosità” di sapere cosa è successo due anni fa: gli unici che dovrebbero parlare e dire veramente cosa accadde sono Viviani e Birindelli.
    Sono pisani e vivono a Pisa, o no?

  12. massimiliano

    24/03/2011 at 23:37

    vabbe’…varcosa di bono nell’era (non menzionabile presidente)e dell’allenatore piu’innamorato d’italia s’e’visto…..le mogli!!!!….Stendiamo un velo su tali personaggi…..pensiamo ad ora e al futuro!!!!
    p.s.magari il (non menzionabile perugino diventera’editor del prox grande fratello..e il pluriesonerato ed innamorato di qualsiasi piazza pallonara dispensera’dichiarazioni d’amore ad almeno 6/7 canali televisivi nei prox 6 mesi!!!!
    bonaaaaa

  13. andrea2

    24/03/2011 at 21:34

    Mi stupisco di tutti questi estimatori del Sig. Ventura……………………………………
    Mi stupisco che qualcuno consideri Covarelli l’unico che ci ha fatto vivere qualcosa di positivo negli ultimi vent’anni.
    Cari miei, da pisano doc (da circa 500 anni per origini familiari)
    vi dico che io ,personalmente,dopo Romeo, posso ringraziare solo il Sig. Gerbi da Santa Maria a monte (pi) Roberto Posarelli da Calcinaia (pi) e Carlo Battini da Santa Croce (pi).
    Il resto…………………..ma, fuori dei confini della Repubblica esiste solo…………Romeo.
    Ps. Mian non e’ giudicabile…………………………..

  14. AGO

    24/03/2011 at 18:46

    volevo rispondere ad Adelante che dice che con Covarelli non ci sono stati problemi di pagamento.
    Perche non chiedi in giro , tanto lo sanno tutti , perche il credito cooperativo di Bientina ha chiuso. facile pagà i giocatori coi vaini di quell’altri.
    Covarelli ha fatto chiude’ una banca te ne rendi conto!!!

  15. Federico

    24/03/2011 at 12:51

    Scusa Leonardo, siamo stati ingrati con te!!!!
    Covarelli Santo Subito!!!! Tutta Pisa ti ama… La sera prima di andare a letto dico per te una preghierina…. [moderato]!!!

  16. Federico

    24/03/2011 at 12:45

    Belle parole…… ma sono i fatti che contano….. sempre grande grande Ventura e Petrachi che hanno fatto i salti mortali con pochi soldi e hanno ottenuto risultati strabilianti, il vero Covarelli è stato quello di Perugia e quello del primo anno a Pisa (quasi retrocesso).
    Ciao ciao Leonardo, perché Perugia è Perugia!!!!

  17. Adelante Pisa

    24/03/2011 at 11:35

    Io dico una cosa che sicuramente è impopolare : Covarelli è stato l’unico negli ultimi 20 anni a portarci in B e farci sfiorare la serie A. Questo è un dato di fatto come è un dato di fatto confermato da tutti gli intervistati precedenti che sotto la sua presidenza non ci sono mai stati problemi di pagamenti. Ora con questo non dico che sia uno stinco di santo anzi tutt’altro, ha venduto il Pisa perchè i pochi soldi che aveva erano finiti e non sapeva più da che parte girarsi ed ha fatto fallire un’altro invece che lui. Francamente non credo che Pomponi sia stato un prestanome del Covarelli, tanto che se andate a vedere aveva già provato a prendere il Civitavecchia qualche tempo prima. Pomponi era ed è uno squattrinato che sperava di fare due soldi nel mondo del calcio e ciò fa capire che proprio non ha capito nulla della vita. Io mi auguro di non vedere mai più personaggi del genere intorno al Pisa anche se ne dubito fortemente vista come è composta la società attuale (guardate la storia dei nostri soci del Pisa attuale e capirete!!) ma francamente se incontrassi Covarelli ne lo insulterei ne altro perchè all’Arena in quei due anni abbiamo goduto come nn mai negli ultimi venti anni!!!!
    Sempre e Forza PISAAAAA

  18. Rik

    24/03/2011 at 08:06

    Bla bla bla sei il presidente e sei resposabile, bandito da PISA a vita.
    Tutti bravi al telefono

  19. Giovanni

    24/03/2011 at 01:05

    Io credo che tutte queste interviste siano comunque molto interessanti.
    E’ solo che ogni volta mi piange il cuore a pensare a quel periodo, a quel che poteva essere e invece non e’ stato.
    Covarelli ci ha sicuramente fatto vivere l’unico momento bello degli ultimi 20 anni con la promozione in B, e anche con l’annata successiva con Ventura (che stimo sempre moltissimo).Quello che il Cova ha fatto alla fine e’ comunque imperdonabile, ha agito prendendo in giro tutta la citta’ e tradendo la fiducia di tutti noi. Per di piu’ mettendoci nelle mani di quel disperato del Pomponi (ridicolo!).
    Spero di sentire molte altre interviste, continuate cosi’! Forza Pisa!

  20. massimiliano

    23/03/2011 at 23:43

    Si…davvero buffo..tutti incolpano tutti,e tutti farebbero carte false per tornare a PISA perche’son rimasti distrutti dagli eventi e eran davvero innamorati folli di questa piazza!!!!…ma davvero??…BER MI ROMEO….pensa’che lui le pedate le stava davvero per prendere e in passato e’anco stato contestato come si deve…e questi”signori”manco le hanno sfiorate le labbrate!!!!proprio vero che talvolta la dignita’al mondo d’oggi e’merce rara.
    p.s.per me ci possan torna’tutti a PISA…magari capirebbero cosa vuol dire stare in mezzo a un popolo con la spina dorsale diritta e fiera….

  21. lelo 08

    23/03/2011 at 23:37

    Anche san leonardo è innocente , per il fallimento della sua amata perugia darà la colpa a braglia che era il consulente di mercato.Personaggio ridicolo ha solo il coraggio di sparlare degli altri ma perchè non parli di tutto il casino che hai fatto con le banche con la sede del pisa ecc….Chi ha la coscienza pulita è tornato a vedere il Pisa (Zavagno-Genevier) chi sà di aver tradito non viene più a pisa.A Viareggio lo scorso campionato eri in tribuna per viareggio perugia con due guardie del corpo avevi paura che qualcuno ti fosse venuto a trovare, noi siamo superiori e di te non ce ne frega niente,comunque a Pisa non ci venire è meglio. forza pisa domenica tutti all’arena , ilderby deve essre stato un punto di partenza per tutti dalla curva ai tifosi ai giocatori.

  22. Andrea

    23/03/2011 at 22:48

    …altra cosa…
    sarebbe bellissimo poter stringere la mano a Covarelli e Pomponi…
    Invitateli a Pisa, ad assistere in curva alla partita… Si divertirebbero tanto…
    e credo anche i tifosi…

  23. Andrea

    23/03/2011 at 22:33

    Non credo a nessuna parola di Covarelli. Ricordo benissimo la partita di Bologna… Ventura annunció una settimana prima di giocarsela con le riserve. Da quì la polemica di Papadopulo del Lecce.
    Ventura ci ha fatto divertire con un calcio mai visto a Pisa (forse solo Lucescu nei primi mesi è stato meglio) e per questo non lo biasimo. Ma non ci ha dato una mano per evitare il fallimento non svincolandosi per tempo col Pisa.
    Queste interviste sono simpatiche, ma pagherei per assistere ad un incontro con i vari Covarelli, Pomponi, De Megni, Bulgarella, Ventura… e qualche giocatore.
    Lo organizzate?

  24. giacomo

    23/03/2011 at 21:24

    su Bologna si può anche discutere anche se durante il campionato col Lecce-con cerci in campo-rischiammo di vincere proprio a Lecce con errori clamorosi di Julinao. Col Bologna stremato quanto volete ma a Pisa aveva di dimostrato di essere solida e probabile che Ventura ha preferito far riposare i titolari per i playoff contro il Lecce ritenuto da lui più debole. Come dice bene Alessandro se si stesse a credere a ciascuna intervista viene fori che non è colpa di nessuno. Credo che ognuno di noi, nonostante la confusione creata da queste versioni, ha il quadro chiaro sui fatti e sugli uomini (uomini per modo di dire). E proprio uno di questi pseudouomini é Covarelli semplicemente perché ha abbandonato di punto in bianco la nave Pisa tradendo la totale fiducia della gente di Pisa: credo che questo sia moralmente la sua principale macchia indecorosa e che sarà per sempre imperdonabile.Allora come dice bene Andrea Elbano meglio non torni più a Pisa, e aggiungo io neanche per fare una Tac a Cisanello.

  25. andrea

    23/03/2011 at 21:14

    Biasimo personaggi come Covarelli,ma tra tutte le fandonie che ha detto una e’ la pura verita’
    e riguarda………………………..VENTURA.
    Purtroppo nel calcio come nella vita noi “pori brodi” ci innamoriamo del fascino di questi
    viscidi figuri bravi solo a mettere insieme bugie e riempirsi i portafogli.

  26. cristiano

    23/03/2011 at 20:51

    ma perchè non vanno tutti a quel paese ,da covarelli a pomponi a petrachi e tutti i giocatori,ricordatevi che a pisa tornerete come avversari e naturalmente verrete insultati.forza magico pisa solo per la maglia sempre!!!

  27. andrea elbano

    23/03/2011 at 20:31

    Nicola, ma come fai a credere a Covarelli e condannare Ventura?In quella bagarre che a Pisa è durata TRE anni( primo anno di Covarelli concluso come tutti sanno, secondo anno con i famigerati play off, terzo anno con Pomponi e il fallimento)l’UNICO che parlava calcio era Ventura e TUTTO il resto era solo “forforina”, spero che non ti sia scordato i nomi altrimenti te li faccio, ma tappati il naso!!! Adesso mi “svaluti” Ventura perchè Covarelli ti ha raccontato ancora delle balle,come quella della primavera a Bologna che NON è vera.Ventura tenne a riposo giocatori ormai alla frutta( ricordatevi tutti gli infortuni che tolsero di mezzo i più rappresentativi) con la speranza di presentarli in condizioni decenti per la partita in casa con il Lecce dopo pochi giorni.Infatti, pur perdendo il Pisa giocò bene e non meritò la sconfitta.Ma è SEMPRE l’allenatore che conosce le condizioni dei suoi giocatori perchè ci convive per tutta la settimana e lui SOLO può decidere chi deve o non deve giocare, non un presidente che viene la domenica!!!!Anconetani era grande perchè VIVEVA con la squadra!!! Se Covarelli credeva che il male fosse Ventura perchè non è rimasto a Pisa ( era pur sempre in serie B !!!) con un altro STAFF???Un uomo di sport, di calcio, come lui stesso dice , l’avrebbe fatto cercando di centrare l’obiettivo l’anno seguente,ma era chiedere troppo a degli avventurieri che avevano avuto la fortuna di incocciare in uno di quegli anni che tutto va bene,ma in modo casuale, senza una programmazione vera e Bulgarella, che NON è il primo demente a giro, l’aveva capito!!! Anche la Signora Gentili (tralasciamo suo figlio e il cane sui quali voglio stendere un velo pietoso…),VERA TIFOSA del Pisa che dovrebbe essere almeno ricordata come tale,sicuramente nel proseguo avrà capito da che elemento era stata”convinta ” a cedere la società.(ricordiamoci senza lucro e senza una lira di debito, anzi……)Poi ricordiamoci SEMPRE di quanti squallidi personaggi sono approdati a Pisa e nel Pisa e di conseguenza cerchiamo di non perdere gli attuali Presidenti perchè all’orizzonte si potrebbero materializzare altri Covarelli e Pomponi dei quali, purtroppo è pieno il sottobosco calcistico italiano!!!!

  28. Roberto D.M.

    23/03/2011 at 20:19

    In effetti è così.
    Mi sono andato a documentare su “100 anni di calcio neroazzurro a Pisa” e riporto le testuali parole: In casa di un Bologna stremato, il Pisa si sceglie in pratica l’avversario per la semifinale Play -off , (il Lecce), scendendo in campo con molti primavera perdendo senza tentare alcuna reazione , proiettando in A Proprio il Bologna. Noi poi fummo eliminati dal Lecce nei Play-off.

    Questa la formazione di quell’incontro ricavata dal libro: “Pisa 1909-100 Pisa un punto per ripartire”:
    01-Giugno-2008, Bologna -Pisa : 1-0 , Rete di Marazzina su rigore.

    PISA: Padelli – Zoppetti –Viviani-Lorenzi-Pisano-Gabionetta-(64’ Feussi)-Braiati-Vezzosi-(70’ Caciagli)-Ciotola-Colombo-Spanu. All. Ventura

  29. Andrea

    23/03/2011 at 20:09

    Trovo triste e sconcertante leggere l’ennesima intervista costellata di menzogne dalla a alla z, da parte di un personaggio veramente misero. Spero che sia l’ultima volta che venga dato spazio a costoro perché certa gente merita solo di essere dimenticata.
    La favola che Pomponi fu conosciuto solo 10 giorni prima appare inverosimile, per tutte i fatti noti, ricordando che la squadra Londrosi, Anellucci, Costacurta, Pomponi era già pronta ben prima dei playoff e della fine del campionato. Semplicemente il ricciolo è una persona che ha giocato alla roulette, sperando nella serie A e nei relativi contributi TV. Penso che in caso di serie A, sarebbe sicuramente rimasto, la soluzione Pomponi era quella di riserva, con persone comunque di fiducia, visti i casi di Raimondi (voleva andare via? Ma se più volte Gabriel ha dichiarato che sarebbe rimasto per essere il capitano del Pisa del centenario), Zoppetti, Mezavilla ed altri passaggi, che erano orchestrati tra facce diverse della stessa medaglia. Chi crede poi che un buco da oltre 17 milioni di euro (partendo da bilanci sani) si sia potuto verificare in un anno di Pomponi è solo un povero ingenuo. Mi sono fatto l’idea poi che gli stipendi li pagasse Bulgarella, che bene ha fatto a scaricare un simile personaggio, pronto a tutto pur di entrare in certi giri.
    Continuo poi a dire che la madre delle colpe, secondo il sottoscritto, risiede nella scelta iniziale di non aver ceduto il Pisa a gente vera come Camilli, ma ad uno di cui non si conosceva nulla e che al 99% era un delinquente. Ricordo che Camilli dice sempre che lui avrebbe già trovato da tempo di vendere il Grosseto a gente come Covarelli o Pomponi….in quel giro si conosce sempre la gente che si ha di fronte.
    Ricordo male o il Dr Cava parlò di Porsche Cayenne o simile messi in bilancio al Pisa calcio? Propongo di intervistare lui, che i bilanci, le fatture, ecc, le ha visti davvero in quel maleddetto giugno-luglio.
    La cosa triste è che in Italia c’è gente onesta che lavora onestamente ma anche persone misere che provano con tutti i loro sforzi ad arricchirsi imbrogliando, commettendo reati, ed ingannando la gente. In questo caso avete rovinato, anche se solo parzialmente, la gioia delle celebrazioni del centenario (chi non avrebbe voluto fare una festa allo stadio con vecchie glorie, ecc?), della Nazionale a Pisa, ecc
    Mi verrebbe da proporre alle istituzioni locali di costituirsi parte civile nei processi a carico di Covarelli e Pomponi, visto che il buco del vecchio Pisa calcio (bene della città, ricordiamolo sempre!) è imputabile ad entrambi, ma certa gente merita solo di essere dimenticata. E poi è meglio destinare i soldi a chi ne ha veramente bisogno.
    Trovo infine ancora più sconcertante che gente (pensavo seria) come la famiglia De Megni, che in passato ha sofferto e molto, si sia potuta imparentare con simili squali.
    L’aspetto positivo è che siamo ripartiti dalle macerie in maniera brillante ed è a questo che dobbiamo guardare, vedere l’Arena semivuota dopo che da anni abbiamo una dirigenza seria, mette tristezza, ma sono certo che tornerà all’antico splendore.

    L’ultimo pensiero per Mister Ricciolo Covarelli:[moderato]

  30. ANDREA

    23/03/2011 at 19:22

    SI SCHIERO’ TUTTE LE RISERVE POSSIBILI E ANCHE 3 PRIMAVERA TRA CUI SE NON RICORDO MALE SPANU , TAGARDEAU,ETC ,

  31. rosy

    23/03/2011 at 19:03

    Non capisco il perchè di questa intervista a covarelli, dalle sue parole lui risulta sempre una vittima, sono gli altri i cattivi , lui un povero ingenuo che si è fatto fregare dagli amici e collaboratori, basta, sappiamo tutti che è un grande bugiardo, io ho seguito tutta la vicenda perugia e vi posso assicurare che di stronzate ne ha fatte tante anche lì, come si fa a dare credito ad un essere del genere, perchè invece non gli avete chiesto come ha fatto ad indebitarsi al punto di dover scappare da pisa e rovinare pure la squadra della sua città, è forse colpa degli altri?????

  32. marco

    23/03/2011 at 18:29

    In merito alle dichiarazioni del cova, che in parte sono plausibili, pongo un interrogativo:
    rivolgo a tutti una domanda e sarei veramente grato di avere risposta: E’ vero o no, che in Pisa-Bologna, Ventura schiero’ la Primavera? La memoria non mi aiuta… Qualcuno ricorda? Grazie!

  33. AG0

    23/03/2011 at 18:18

    4 interviste 4 giustificazioni diverse. A chi mai dovremmo credere?
    l’unica certezza e’ che siamo falliti e fortunatamente adesso già siamo dove eravamo finiti dopo la retrocessione.
    A questo punto per chiudere il cerchio bisognerebbe sentire la versione di Ventura , che anche lui avrà commesso i suoi errori ma pensate anche come si sentiva dopo che appena arrivato Pomponi disse che il nuovo allenatore era Costacurta.
    Altra cosa interessante che ha detto il perugino è che Raimondi non stava più bene a PIsa e anche questo mi piacerebbe che fosse approfondito.
    e se vi c’incastra intervistate anche Petrachi.
    comunque tutto passa ma ricordtae che IL PISA SI AMA E NON SI DISCUTE come recitava un poster ai tempi di Romeo.

  34. Nicola

    23/03/2011 at 17:55

    Dopo queste parole ,…rivaluto leggermente Covarelli,..anche se ciò che ha fatto rimane imperdonabile,…ma Svaluto completamente Ventura,…Grande uomo,si,..ma personaggio ridicolo e presuntuoso!

  35. Alessandro

    23/03/2011 at 17:51

    O va a finire è colpa mia…..
    Per Pomponi i buchi son di Covarelli
    Per Braiati la colpa è di gente come D’anna
    Per D’anna è di Pomponi
    Per Covarelli è di Ventura
    .. ci manca uno che dica è colpa nostra poi il cerchio s’è chiuso.

  36. andrea elbano

    23/03/2011 at 16:31

    Forse è meglio che tu NON venga mai più a Pisa caro Leonardo……i tuoi errori sono stati il nostro …ORRORE!!!!!

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