Il Pisa Siamo Noi

L’Aspetto di Pisa che Più Mi Piace Assai…

Pisa Tramonto

Questa città è sempre stata in grado di trasmettere forti emozioni e di ammaliare coloro che, pur non essendo pisani, riescono a capire, o meglio, a carpire le sue sensazioni e il suo stato d’animo. Un fulgido esempio è la famosa lettera di Giacomo Leopardi alla sorella Paolina scritta nel 1827, di cui vi riportiamo un estratto:

L’aspetto di Pisa mi piace assai più di quel di Firenze: questo lung’Arno è uno spettacolo così bello, così ampio, così magnifico, così gaio, così ridente che innamora : non ho veduto niente di simile né a Firenze né a Milano né a Roma: e veramente non so se in tutta l’Europa si trovino molte vedute di questa sorta. Vi si passeggia poi nell’inverno con gran piacere, perché v’è quasi sempre un’aria di primavera: sicché in certe ore del giorno quella contrada è piena di mondo, piena di carrozze e di pedoni : vi si sentono parlare dieci o venti lingue, vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè, delle botteghe piene di galanterie, e nelle invetriate di palazzi e delle case, tutte di bella architettura. Nel resto poi, Pisa è un misto di città grande e di città piccola, di cittadino e di villereccio, un misto così romantico che non ho mai veduto altrettanto. A tutte le altre bellezze si aggiunge la bella lingua. 

D’altro canto, questa città è in grado di ricambiare cotanto affetto con incondizionato amore, assai duraturo nel tempo, nei confronti di chi riesce a riconoscere e comprendere a fondo la vera essenza dei suoi luoghi e della sua gente.

Senza scomodare poeti di grosso calibro, basta pensare al rapporto che si crea fra chi onora (…e non è una parola buttata lì, con leggerezza e superficialità…) i colori della Nostra Gloriosa Maglia e chi soffre sugli spalti incitandoli incondizionatamente ogni “maledetta” domenica. Andando a braccio vengono immediatamente alla mente Walter Ciappi, Klaus Berggreen, ma anche lontano dai gloriosi anni, Davide Ricci, Simone Calori e Gabriel Raimondi. C’è chi come Gabriel è rimasto qui e chi, pur vivendo lontano, porta sempre con sé nel cuore i Nostri Colori certi che se un giorno mai dovessero tornare a Pisa sarebbero accolti con lo stesso calore di quando erano i beniamini della folla.

Nella giornata di ieri ci ha fatto molto piacere vedere la presenza di Leo Gatto al Fattori e gli attestati di affetto, manifestati attraverso i Social Network,  di Leo Perez, Luca Rizzo e Andrea Sbraga, protagonisti della cavalcata dello scorso anno che ha visto sfumare la Serie B di un nulla. Tutti ragazzi che hanno dato l’anima per questa maglia e tutti ragazzi definitivamente “stregati” dall’accoglienza all’Arena dopo la partita di Latina.

I Pisani sono persone che ti danno tanto ma che vogliono anche tanto indietro, ma penso che la cosa più bella sia condividere con loro ogni cosa visto il calore e l’affetto che ti danno. (Cit. E. Goldaniga)

Senio Calvetti

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2 Comments

  1. gabriele

    12/05/2014 at 16:32

    Chapeau Senio …
    A volte ci si dimentica che un calciatore, non va scelto solo per i piedi che ha, ma per la testa che tiene!

  2. alessio

    12/05/2014 at 13:40

    un solo commento pelle d’oca…..

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