Il Pisa Siamo Noi

La Presentazione di Pisa – Foligno

S’è l’impegno al “Ciro Vigorito” di Benevento per il Pisa di Pagliari era l’esame di maturità si può affermare senza alcun dubbio di smentita che i nerazzurri lo hanno superato. Non deve ingannare il risultato finale che ha visto esultare i sanniti, perchè è vero che nel calcio vince chi la butta dentro, ma se c’era una squadra che meritava di portare a casa l’intera posta in palio era il Pisa. Nessuno, neanche in casa giallorossa, ha detto il contrario e aver messo sotto la seconda forza del campionato non è un successo equivalso ai tre punti ma una grande iniezione per il morale soprattutto se si guarda il contesto all’interno del quale tutto ciò è accaduto. Ovvero il bilancio di questo primo mese sotto la gestione Dino Pagliari con due successi senza subire reti contro Cavese e Lucchese sommate alla discreta prova fornita nella gara di ritorno della semi finale di Coppa Italia contro la Juve Stabia. Insomma il Pisa non è un focolaio isolato riaccesosi con l’intervento di un allenatore ma una squadra che ha trovato la sua identità e la convinzione necessaria per togliersi da zone di classifica pericolose. Innegabile che l’arrivo di alcuni elementi e il recupero fisico di altri mischiato alle capacità del tecnico di Macerata sia stato di vitale importanza. Adesso l’errore più grande sarebbe rilassarsi assumendo un atteggiamento che comprenda un lieve velo di presunzione e convinzione di essere più bravi delle squadre che inseguono. La strada è sempre in salita, le insidie sono dietro ogni curva e in quest’ottica la gara di domenica contro il Foligno è da prendere con le molle anche perchè spesso le partite più scontate si rivelano quelle con un coefficente di difficoltà maggiore. L’impressione che si può avere sentendo parlare lo spogliatoio nerazzurro fa ben sperare, tutti appaiono convinti che ancora non si è fatto niente, mancano sempre 7 finali per raggiungere l’obiettivo. All’Arena si presenterà un Foligno di difficile decifrazione perché la formazione allenata dall’ex centrocampista di Perugia e Besiktas Federico Giunti (subentrato a Matrecano a Dicembre) ha alternato buone gare a prestazioni completamente anonime. A dirla tutta pare che proprio ultimamente i falchetti abbiano perso smalto e brillantezza e la cessione del giovane e promettente Giacomelli al Pescare non riesce a sembrare solo un caso. Gli umbri quart’ultimi (in compagnia di Barletta e Viareggio) a quota 27 punti, di cui ben 17 conquistati in trasferta, nelle ultime 5 gare hanno conquistato 3 punti frutto di altrettanti pareggi tutti a reti bianche e realizzato solo un gol nella sconfitta di Siracusa. C’è però da considerare che sono il terzo miglior attacco lontano da casa con 19 reti relizzate. Con Giunti in panchina gli umbri, che sono la squadra con l’età media più bassa del girone, hanno messo insieme 11 punti in 8 gare, l’ultimo successo è datato 6 Febbraio al “Flaminio” di Roma contro l’Atletico. A livello di formazione l’allenatore biancoblù, alla sua prima avventura su una panchina da professionista dopo le esperienze con gli Allievi del Perugia e la Berretti del Foligno, non dovrebbe proporre grossi stravolgimenti nonostante l’assenza di Sciaudone centrocampista offensivo che con 5 reti è il miglior realizzatore. Il 4.3.1.2 è il modulo di riferimento di una squadra che, già dalla gara d’andata, si affida molto al contropiede grazie alla rapidità dei suoi giocatori offensivi. Peraltro il Pisa di Pagliari contro la Lucchese inizialmente soffrì l’inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo e la posizione del trequartista, la speranza ben fondata è che l’esperienza nel derby sia servita considerando anche la pesante assenza di Passiglia. Tra i pali ci sarà Rossini promettente portiere già nel giro della Rappresentativa di categoria cresciuto nel settore giovanile del Cesena. Reparto arretrato con la più classica delle difese dove Iacoponi, ex Empoli, ricoprirà il ruolo di terzino destro mentre sulla fascia opposta ci sarà Bassoli, classe 1990 scuola Bologna. Più esperta la coppia centrale composta da Cusaro, 27enne arrivato a Gennaio dal Bellaria, e da Capitan Gregori tornato in campo domenica scorsa dopo una lunga assenza che lo ha visto combattere e vincere una battaglia contro un brutto male. In mezzo al campo le chiavi di un centrocampo molto giovane sono affidate al fosforo di Papa e alla corsa di Fondi (due gol quest’anno) assistiti da Menchinella, classe 1989, alla sua prima esperienza tra i professionisti che ha iniziato a giocare contemporaneamente all’insediamento di Giunti. Senza Sciaudone il ruolo di trequartista dovrebbe essere affidato a Fedeli che garantisce corsa e copertura ed è stato anche il giocatore che ha deciso l’ultimo successo a Roma. L’esperto Coresi spesso viene impiegato a gara in corso soprattutto perché non garantisce più quella brillantezza che è la caratteristica principale del Foligno. Sulla sponda nerazzurra si è ormai capito che la squadra targata Pagliari difficilmente subirà grossi cambiamenti. Il tecnico è orientato quindi a confermare la formazione di Benevento come capitato in precedenza effettuando solo i cambi forzati. E per prendere il posto di Passiglia c’è molto affollamento. Reccolani è l’usato sicuro perché più dei “concorrenti” ha giocato in quel ruolo ma, qui nasce il problema, non ha forse la rapidità necessaria. Che manca per ovvi motivi pure ad Amoroso il quale in settimana si è dovuto fermare anche per la febbre. In corsa anche Fanucchi che in quel ruolo ha già giocato e, anche se più indietro, non è da scartare l’ipotesi De Oliveira. La sensazione è che sia soprattutto una corsa a due tra l’ex viareggino e colui che ha chiuso il derby firmando il 2 a 0. Fischio d’inizio alle ore 15:00 affidato al Signor Claudio Gavillucci di Latina che, in questa stagione, ha un precedente con entrambe le gare. Positivo per il Foligno che con il suo arbitraggio ebbe la meglio sul Foggia, negativo per il Pisa che sotto la sua direzione usci sconfitto a Gela. Ultima nota per due curiositò statistiche : il Foligno è la squadra con il maggior numero di rigori assegnati, sette, ed è anche la squadra che ne ha falliti di più, tre (di cui uno all’andata contro il Pisa). I nerazzurri invece vantano il poco invidiabile record di squadra con il maggior numero di espulsioni : dieci.
Per coloro che non potranno essere all’Arena come sempre l’appuntamento è sulle frequenze di Radio Bruno (FM 107,75) a partire dalle 14,40 con il pre-partita, la radio cronaca e poi a seguire l’ampia pagina dedicata al dopo gara con le interviste ai protagonisti. Tutto questo potrete seguirlo anche in streaming dal sito www.incontro.it oppure direttamente dal vostro I-Phone scaricando l’applicazione “Il Pisa Siamo Noi”.

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