Il Pisa Siamo Noi

Giù Le Mani Dal Pisa !

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Riavvolgo un attimo il nastro dopo più di un mese di silenzio. Mi sia concesso tale ardire. 

12 giugno 2016. Ore 20.00 o giù di lì. 

Al goal di Eusepi che vuol dire Serie B cado letteralmente in terra. Fronte sul pavimento e mani cinte sulla nuca. Il corpo in preda a singhiozzi violenti.

Cristo, è finita.

Non riesco a pensare ad altro.

Soprattutto perché quel goal metteva fine ad una stagione sportiva lunghissima e massacrante, dal punto di vista sportivo ma anche per tutto quello che era accaduto al di fuori del rettangolo verde.

Dalla Sagra del Totano Fritto di Bientina allo Zaccheria di Foggia : quanta acqua che è passata sotto i ponti che si affacciano sull’Arno e che impreziosiscono la nostra bella città !

E per il sottoscritto che aveva vissuto in prima persona ogni capitolo di questa romanzesca stagione l’è finita di cui sopra aveva un sapore ancora più dolce. Una sorta di meritato riposo del guerriero. Qualche giorno di sbornia e di festeggiamento e poi in stand by, in attesa del prossimo campionato. Della Serie B.

Ed invece nulla. Da quel giorno si è scatenato l’inferno, in puro stile “l’estate del pisano”.

Soci che litigano, incontri in Comune, urla e pugni che percuotono il malcapitato tavolo della trattativa. Accordi che si pensavano impossibili trovati all’ultimo respiro. Fideiussioni bulgare che mettono a rischio l’iscrizione. Seconda fideiussione presentata a tempo di record. Penalizzazione certa in classifica, anzi no, perché gli avvocati sanno fare valere le nostre ragioni. E da ultimo il presidente agli arresti domiciliari per questioni ataviche e che non riguardano il Pisa.

Roba da impazzire. I propositi di riposo accantonati in tutta fretta perché la città vuole sapere, la città è preoccupata, la città ha paura di vedersi scippare una B sacrosanta conquistata sul campo con pieno merito.

Ora, le vicende le conoscono anche i sassi e non mi voglio dilungare ulteriormente. 

Oltretutto chi mi conosce sa che il sottoscritto è sempre stato tranquillo ed ottimista circa l’esito positivo delle suddette questioni. Sono sempre stato dell’idea che la notte è più buia subito prima dell’alba, frase con la quale ho provato a tranquillizzare gli amici via social network.

Già. I social network. Strane bestie questi social network. E strani animali sono quelli che li popolano quotidianamente. Perché sui social network una voce flebile diventa notizia certa ed incontrollabile, e può scatenare una ridda demoniaca di reazioni dai toni i più disparati possibili.

Ed è a questo livello che nascono le fazioni. I positivi. I negativi. Gli ottimisti. I catastrofisti. I vittimisti. I complottisti. I bombaroli. I “ve l’avevo detto io …”. I “tanto lo sapevo …”. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Una Civil War di marveliana memoria francamente poco edificante ed ancor meno interessante.

Ci sono stati poi coloro che hanno provato ad insinuarsi nella crepa per ottenere fuori dal campo quello che il campo stesso aveva ampiamente dimostrato che non poteva essere affar loro : gli inserimenti di livornesi e foggiani in queste discussioni sono stati quanto di più patetico poteva partorire questa vicenda. E quindi preferisco non rimarcare : non ti curar di loro, ma guarda e passa …

Il dispiacere, vero e reale, di tutta questa situazione – non certo ottimale ma comunque ai più già nota da mesi … – è che qualcuno ha provato a gettare nel calderone della critica becera ed iniqua gli artefici del miracolo sportivo targato 2015/16. E sapete benissimo a chi mi riferisco.

Inutile spendere ulteriori parole su quanto è stato fatto all’ombra della Torre Pendente da Fabrizio Lucchesi e da Gennaro Gattuso. Sarebbe materia ridondante e pertanto lettura noiosa e ripetitiva.

Al loro fianco la controversa – per i più – figura di Fabio Petroni, arrivato a gennaio per provare a mettete un freno in corsa ai danni patrimoniali perpetrati nei confronti dell’AC Pisa 1909 dalla precedente gestione societaria, il cui nome e cognome non mi fa voglia di ricordarlo ma è ben noto all’intera tifoseria neroazzurra.

Fabio Petroni dicevamo. Angelo o diavolo ? Bella domanda. Il sottoscritto non vuole ergersi al ruolo scomodo di giudice o giuria e pertanto mi limito a scomodare un mito della mia fanciullezza. Devilman. L’Akira Fudo del maestro Go Nagai, uomo generoso ma capace di trasformarsi nell’inquietante demone Amon quando le cose volgevano al peggio.

Uomo. Come quando con soldi VERI ha salvato il Pisa dal fallimento certo ed ha ottemperato alle varie scadenze necessarie all’iscrizione al prossimo campionato di Serie B. 

Demone. Come quando ha dovuto difendersi da accuse di vario genere che sono piovute in testa a lui ed alle sue società. Il tempo dirà dove si trova la ragione ; nel frattempo mi limito a ricordare a tutti il passo evangelico “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Alla fine di tutto questo panegirico rimane una sola, incontrovertibile realtà. IL PISA È IN SERIE B. Sembra strano ma a questo punto giova ricordarlo. Come lo ricorda l’immagine di questo approfondimento, dopo anni e anni di Lega Pro e di immagini ad essa legata.

Tutto il resto, tutto quello che gira intorno a questo concetto, i titoloni, i tuttologi da tastiera, i sensazionalisti e gli scoopisti, i gufi e tutti quelli che sotto sotto sperano nel male del Pisa anche se si fregiano di un amore incondizionato verso i colori neroazzurri, tutto questo – mi si consenta – è poco più di sciacallaggio di infima lega.

Ah, dimenticavo. E TANTO GIÀ LO SO, CHE L’ANNO PROSSIMO, GIOCO DI SABATO !

Gabriele Bianchi 

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2 Comments

  1. Paolo

    22/07/2016 at 18:43

    Cosa altro dire……. GRANDE!!!!!

  2. massimiliano da savona

    22/07/2016 at 15:38

    bravo gabriele, siamo in BBBBBBBBBBBè SEMPRE BENE RICORDARLO TUTTI.

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