Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta – Le Risposte Di Giuliano Fontani

Fermo Posta

Prima settimana di questa nuova rubrica. Dopo aver raccolto le vostre domande e curiosità, svuotiamo questa cassetta delle lettere virtuale e qui di seguito pubblichiamo le risposte del Giornalista Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo e aspettiamo altre vostre email e messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno. Vennerdì prossimo avrete le vostre risposte !!

DOMANDE INVIATE VIA EMAIL

Caro Giuliano,

Avevamo una banda di ragazzotti che ci faceva divertire e sognare. Ora sembra che il giocattolino si sia rotto: tre sconfitte dopo una serie di pareggi. Io, come tifoso del Pisa, sono sconcertato perché le poche certezze che avevo non sono più tali. Adesso mi sento di dover discutere anche Pagliari, come fanno anche tanti miei amici. E pensare che era la prima delle nostre certezze. Mi sai dire cosa è accaduto?

Fabio 82.

Caro Fontani,

A parlare del Pisa mi sembra di leggere un romanzo. Avevamo un capitano che ci rappresentava benissimo, con la sua voglia di giocare, di battersi, di vincere. Carparelli era l’anima della nostra squadra al punto che appena l’anno scorso, quando fu squalificato per una bestemmia, facemmo carte false perché gli fosse annullata la sanzione e farlo giocare il derby di Lucca. Ora si parla di lui come di un problema, di un giocatore che è quasi meglio se sta fuori. Ho sentito in televisione che il Pisa lo mette in discussione al punto da non assicurargli un contratto per l’anno prossimo neppure se si riduce l’ingaggio di quest’anno. Tutto questo mi sembra incredibile, ma forse sono io ad avere idee un po’ antiquate…

Adriano Ghelardoni

RISPOSTE

C’è una buona dose di ingenuo candore nelle lettere di Fabio e di Adriano. Tre sconfitte dopo una serie di pareggi e mi domandi cosa è accaduto? Credi a me, le feste di Natale e il panettone non c’entrano. C’è l’evoluzione di un campionato che fino a quel momento probabilmente aveva dato al Pisa qualcosa in più rispetto ai suoi meriti. Ci eravamo esaltati per una serie di risultati positivi ottenuti con una squadra giovane che alla vigilia non era per niente accreditata. Nel ritiro di Peccioli qualcuno si preoccupava per la spesa dei pannoloni e degli omogeneizzati… Invece, facendo di necessità virtù, mister Pagliari è riuscito a mettere insieme una banda di ragazzotti, come li chiama lui, che hanno dato la scalata alla classifica, rimediando a qualche evidente lacuna tecnica con tanto ardore agonistico. Poi sono stati recuperati i due giocatori più rappresentativi, appunto Raimondi e di Carparelli e anche un allenatore che fa del rifiuto delle gerarchie la sua filosofica ha dovuto prenderne atto. E così veniamo alle amarezze di Adriano, che sicuramente ha ragione a difendere la proprie idealità. Però in questo calcio pieno di soldi (anche in Prima divisione) non c’è spazio nè per il cuore nè per la memoria. Che ti devo dire? Guarda cosa accade a Del Piero e a Totti, per dire di due vere bandiere. E ricorda cosa accadde a Paolo Maldini il giorno della sua ultima partita nel Milan. E’ un calcio senza sentimenti e senza romanticismi, forse è anche per questo che gli stadi sono tribune sempre più vuote. Le televisioni ci hanno sostituito gli occhi, il denaro ci ha portato via il cuore.

DOMANDE FORMULATE SUL SITO

Visto che la maggior parte delle squadre aspetta l’ultima settimana per fare acquisti e visto la notevole destabilizzazione che voci e chiacchiere portano negli spogliatoi, non sarebbe meglio ridurre il mercato di Gennaio a solo un paio di settimane?

E l’inserimento dei nuovi arrivi, se non effettuato oculatamente, quanto può scombussolare i difficili equilibri di uno spogliatoio?

Senio

Leggo sul Tirreno di oggi che il Pisa non vuole Bellazzini perchè non può spendere 200.000 Euro… é tutto un programma! diceva mia nonna : ” senza lilleri non si lallera”

possibile che a Pisa ci vengano solo i poveri?

Pino

Che fine ha fatto la terravision?

Edò

Perchè il battini no vende visto che non ha interesse ad investire a pisa?

Eugenio

RISPOSTE

Senio ha ragione. Il cosiddetto mercato di riparazione è troppo lungo e visto che gli affari si concludono sempre all’ultimo minuto due settimane, forse anche una soltanto, potrebbero bastare. Anche perché le trattative si possono fare con largo anticipo. Ed è vero che se gli acquisti non sono oculati è facile destabilizzare l’ambiente e lo spogliatoio. Per questo le scelte devono essere non solo condivise, ma anche ispirate dall’allenatore che meglio di tutti “annusa” il clima che si respira intorno alla squadra. Ma visto che si parla di mercato bisogna fare anche un’altra considerazione: perché la Federazione e la Lega ratificano contratti di acquisto a società già penalizzate o comunque deferite per non aver pagato stipendi e contributi ai calciatori e ai dipendenti già in organico? In questo modo si “droga” un campionato, sapendo di “drogarlo”.

Pino si meraviglia che il Pisa non spenda 200mila euro per Bellazzini. Qui non è in discussione il valore del calciatore, ma l’operazione nel suo complesso. Una società oculata e che ha un programma vero a medio e lungo termine non spende una cifra del genere per avere un calciatore in prestito quattro mesi. A meno che non si pensi che Bellazzini, da solo, vinca il campionato.

Di Terravision, caro Edò, non so più niente. Ricordo però che l’operazione era nata sotto una cattiva stella, intanto per il volume di affari della società dei pullman rossi, un po’ scarso rispetto all’impegno che avrebbe dovuto assumere. Credo pure che all’operazione non abbia giovato anche una certa etichetta politica che le era stata più o meno ingiustamente affibbiata.

Eugenio mi chiede perché Battini non vende se non vuole investire nel Pisa. La domanda contiene un sofisma: chi l’ha detto che Battini non vuole investire nel Pisa? Intanto si è fatto carico di portare un sacco di soldi a Cammilli per rilevare le sue quote, poi ha ingaggiato un direttore generale (Lucchesi) che costa un altro sacco di soldi. Se quest’ultima è stata un’operazione giusta lo vedremo. Di sicuro è onerosa.

Giuliano Fontani

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