Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani. Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno. Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Carissimo Fontani,
Vorrei sollevare alcune questioni attendendo il colpo del finale di mercato (la tanto agognata punta…).
In primo luogo la difficoltà di comunicazione tra la società e la tifoseria. Non capisco né il punto di vista di molti tifosi che danno addosso a Battini&Co. né a Battini&Co. che sono reticenti nel comunicare. Va benissimo il basso profilo, però credo che dovrebbe essere importante per la società rimanere nel cuore della tifoseria. I tifosi, forse, più che con Battini se la dovrebbero prendere con Bottone: quale è il suo ruolo? In che modo ci rappresenta se è assente? Non sarebbe il caso di revocargli il mandato e nominare qualcuno che sia veramente un collegamento tra i tifosi e la squadra? Non è che non si fa niente per continuare a lamentarsi?
In secondo luogo vorrei sapere qualcosa in merito al settore giovanile del Pisa, di cui sempre si parla, ma anche il portale è un po’ indietro con gli aggiornamenti. Si è mosso qualcosa? Ci saranno osservatori in giro per i campionati e squadra satellite oltre alle 3 annunciate nella provincia? Non sarebbe auspicabile avere altri contatti in tutta la regione, per creare una rete interessante di osservatori?
Penso che quest’anno la squadra possa lottare per i playoff, che sia stata costruita con un certo criterio. L’importante è crederci (società, squadra e tifosi), cancellare qualche polemica sterile e utile solo a rendere amaro anche solo seguire le vicende della propria squadra. Sembra che molti aspettino solo di dire “te l’avevo detto” e ne gioiscano, secondo una qualche logica un po’ discutibile.
E da domenica, finalmente, si parlerà di calcio giocato, quello che conta!

Cristian

Egregio dottore, non le sembra che il pericolo maggiore sia quello di aver messo insieme una buona squadra ma purtroppo incompiuta e quindi insufficiente per nutrire aspirazioni di promozione? Perché, come si dice, dopo aver fatto 30, non si è fatto 31? Si sente dire che forse un buon attaccante potrebbe venire a gennaio se nel frattempo le condizioni di classifica lasceranno intravedere qualche prospettiva incoraggiante. Ma in questo modo è un continuo rinvio: prima si volevano attendere le partite amichevoli di precampionato (e poteva essere giusto) ora si rischia una brutta partenza in campionato e lo svantaggio di alcuni punti che alla fine potrebbero essere decisivi.

F. Ghelardoni

Ho letto alcune dichiarazioni di Pane e di Lucchesi che mi lasciano sconcertato. Sarà giusta la prudenza, sarà saggio mantenere il basso profilo, ma a me sembra che sia che Pane che Lucchesi abbiano poca fiducia nel nuovo Pisa. E allora mi domando: se non hanno fiducia loro, perché dovremmo averla noi tifosi? E se non hanno fiducia perché non si dimettono? Ve lo immaginate cosa accadrebbe su una nave se il capitano dicesse di non fidarsi dell’equipaggio? Prepariamoci al naufragio…

Simone 85

LE RISPOSTE

Cristian conclude nel migliore dei modi: finalmente domenica si gioca e conterà solo il verdetto del campo. E Cristian ha ragione solo in parte, invece, quando pensa che qualche pseudo tifoso gioisca degli eventuali insuccessi del Pisa per poter dire “avevo ragione io”. Qualche maligno di sicuro c’è e basta dare un’occhiata a qualche sito per rendersene conto. Anch’io ho letto veri e propri insulti al Battini, tristi annunci di contestazioni clamorose, perfino l’auspicio di un fallimento societario piuttosto che continuare a giocare in una categoria “infame” come la Lega Pro. Di stupidi che vorrebbero tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie è piena la storia., ma francamente penso che le critiche di altri (molti altri) siano suggerite solo dall’amore per i colori nerazzurri. Accettiamole dunque senza fastidio.
La lettera di Cristian solleva però problemi che in questa rubrica abbiamo già analizzato ma che evidentemente stanno a molto a cuore a lui e ad altri sportivi. Il settore giovanile: un mese fa detti conto ad un lettore, chde era il padre di un giovanissimo calciatore tesserato, di quel che voleva fare il Pisa. C’era del buono in quel programma e credo che in parte sia stato realizzato. Concludevo però riflettendo sull’attuale momento economico dei club. Solo i grandi, anzi i grandissimi, riescono ad investire capitali sia per la prima squadra che per le formazioni giovanili. Gli altri devono fare una scelta, che spesso è condizionata dalla “vocazione” della piazza. E Pisa, sia detto, è una piazza che guarda molto alla classifica e alla categoria della prima squadra.
Il rapporto con la tifoseria. Le critiche all’avvocato Bottone mi sembrano ingenerose. Conosco il suo impegno e la sua genuina passione. Piuttosto, per dirla tutta, sono del parere che andrebbe rivisto il ruolo del rappresentante dei tifosi nel consiglio di amministrazione del Pisa. Se nacque con intenti sani e reali o se era una semplice copertura dopo le gestioni a dir poco avventurose di Covarelli e Pomponi, non lo so. Fatto è che andrrebbe riformato su entrambi i versanti, quello della società e quello dei tifosi. In società il rappresentante dei tifosi dovrebbe contare di più, al di là dell’un per cento delle quote, elemento adesso puramente platonico. Sul versante dei tifosi occorrerebbe maggiore rappresentatività. Mi spiego meglio, al di là dei meriti, da chi è stagto eletto in questo incarico l’avvocato Bottone? A me risulta lo sia stato da parte di anonimi gruppi della Ccurva nord, non meglio identificati e di un Centro di coordinamento dei club che esiste solo sulla carta, perché non coordina assolutamente nulla, sa soltanto ritrarre qualche privilegio per i propri dirigenti più o meno mascherati e che l’ultima volta che ha riunito i club stessi (tempo immemore) fu per chieder loro dei denari. Così non va, nè potrebbe andare se al posto del buon Bottone ci fosse qualcun altro. Constato però che su questo argomento il Pisa (Battini, Lucchesi) tace. Forse fino ad oggi non è intervenuto perché le priorità erano altre, ma siccome il tema è importante prima o poi dovrà farlo, anche a costo di usare il bisturi nei confronti di qualche incrostazione tumorosa.
Ghelardoni teme un Pisa incompiuto. La lingua batte dove il dente duole: datemi un attaccante e solleverò il mondo, verebbe da dire parodiando Archimede. Qui, non nascondiamolo, bisogna mettere insieme due elementi compatibili solo fino a un certo punto: il rafforzamento della squadra e il bilancio della società. E’ stato fatto 30, dice Ghelardoni e vuole significare che sono venuti giovani di valore, qualche over di categoria superiore, ma non si è fatto 31 acquistando un goleador. Vero: fatto è che per aver fatto 30 (userò questa metafora) il Pisa ha sottoscritto contratti per 950mila euro, cifra che nella colonna delle passività andrà ad aggiungersi alle spese di gesgtione ete e quant’altro). In più Battini deve onorare gli impegni finanzizari a suo gempo assunti con Cammilli. Alla fine della giostra faranno quasi due milioni di euro. E nella colonna delle entrate quali cifre saranno scritte? Gli incassi, gli abbonamenti, i diritti televisivi, gli sponsor, gli incentivi per i giovani. Provate a metterle voi le cifre, ma tenetevi bassi perché di piccola cosa si tratta. Fare 31 sarebbe bello, bellissimo, ma occorre aumentare la cifra delle passività sicure. E’ un investimento (ulteriore) con dei rischi ma è vero che l’imprenditoria, anche calcistica, è un rischio.
Infine Simone. Per amor del cielo non parliamo di naufragio, non siamo così pessimisti. Se i due condottieri, Pane e Lucchesi, si mostrano prudenti è perché vanno di pedina e han no buone ragioni per farlo. Intanto per non illudere nessuno, in secondo luogo perché ogni buon saltatore in alto ha tutto l’interesse ad abbassare l’asticella. Questo non significa non credere nei propri mezzi. Tutti i mestieri sono uguali: gli avvocati, ad esempio, ti dicono sempre di aspettarti l’ergastolo, se poi vincono la causa e ti assolvono loro si sentono i Principi del Foro. Magari tu eri innocente davvero.

GIULIANO FONTANI

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3 Comments

  1. paolo

    31/08/2012 at 16:08

    Concordo in pieno con Ghelardoni perchè sono del tutto veritiere le argomentazioni di fontani in risposta ma allora non si deve dire da perte della società abbiamo in programma la serie b in due anni. Sappiamo tutti che senza un piccolo sforzo non ci arriveremo mai e si illudono i tifosi che poi ci rimangono male. E’ imutile menare il can per l’aia con questo attacco si arriverebbe al massimo a metà classifica (tutto se tulli non avrà mai un raffreddore ).

  2. xcri

    31/08/2012 at 15:11

    Si forse sono stato un po’ pesante con Bottone, ma una provocazione per generare una qualche mossa si dovrà dare da qualche parte, no?
    Il ruolo che ricopre sarebbe importante se fosse operativo, ma non lo è. Può dipendere da lui, dalla società, o dai gruppi di tifosi che si dovrebbero rifare a lui (il fatto che ad oggi non si sa bene chi siano da alcuni pensieri).

  3. Wael

    31/08/2012 at 11:22

    Speriamo che lucchesi ci porti una buona punta per poter partire bene…

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