Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

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Come ogni Venerdì apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla  a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera.  Domande e relative risposte saranno pubblicate ogni venerdì. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info @ ilpisasiamonoi.it

DOMANDE

Caro Fontani,

ti chiedo un parere relativo all’argomento “nuovo stadio”.ritengo giusto che una società che intende programmare un futuro e investire sui giovani, sulle strutture e sulla scuola calcio, pensi a rinnovare o a creare dal nulla spazi adatti a realizzare tali progetti.Il mio dubbio relativo al nuovo stadio però resta e per un motivo semplice :

in un momento in cui le televisioni stanno lentamente prendendo il sopravvento contemporaneamente a una politica repressiva nei confronti di coloro che gli stadi li riempiono, li colorano e creano entusiasmo. Gli spettatori calano e il calore attorno alla squadra si è ridotto allo zoccolo duro di questi ultimi 2/3 anni,

Come si può pensare di costruire un nuovo stadio se contemporaneamente ne allontaniamo gli spettatori ?

L’affluenza all’arèna è collegata purtroppo solo alla categoria. Gli undicimila del pisa in B di Ventura (per non parlare della felice epoca di Romeo) si sono ridotti ai tremila della serie D e ai massimo 4/5mila degli ultimi due anni di C1.

Personalmente faccio fatica a immaginarmi seduto a vedere una partita del pisa, a pisa, in un luogo diverso dall’arèna. Bisogna seguire il progresso, è vero, ma se questo significa ridurre tutto a mere operazioni commerciali, allora preferisco i gradoni duri dell’Arena.

Grazie in anticipo per la tua risposta,

Antonio

Salve Fontani gli vorrei chiedere semplicemente come si può uscire da questo trand negativo di risultati, Puntare su gli anziani o continuare nella strada intrapresa.

Andrea

Caro Fontani,

Vorrei sapere il suo parere sul mercato, e la situazione del Pisa nei confronti di Minguzzi.

Pierpaolo 

Caro Giuliano,

Siamo a un bivio. Mi sembra di capire che anche la panchina di Pagliari è a rischio. Pensi davvero che se il Pisa perde a Monza contro il Tritutium, Battini possa prendere la decisione di cambiare allenatore?

Roberta

LE RISPOSTE

Le opinioni e i dubbi di Antonio sono perfettamente condivisibili. Anch’io sono combattuto: l’Arena rappresenta una mozione degli affetti a cui non vorrei rinunciare. Ed è anche vero che ha poco significato progettare un nuovo stadio nel momento in cui gli spettatori calano. Però bisogna considerare che in qualche caso la disaffezione del pubblico dipende anche dalla poca vivibilità se non addirittura dalla fatiscenza degli stadi. Da una parte i vecchi e duri gradoni dell’Arena, dove la domenica rischio il salto delle coronarie, dall’altra un impianto dove possa andare a fare colazione con la moglie prima della partita, a fare shopping dopo la gara o vedere un film in una sala cinematografica. Naturalmente se il Pisa vince, altrimenti addio shopping, film e quant’altro…

Andrea mi chiede come si possa invertire questo trend negativo, in sostanza se è meglio puntare sui giovani o sugli anziani. Francamente una risposta assoluta non ce l’ho e mi sembrerebbe troppo cerchiobottista dire che ci vuole il solito mix di giovani e meno giovani. Dovessi scegliere punterei sui giovani perché la serie di sconfitte ha coinciso con il recupero di alcuni anziani, che pure erano (sono) le bandiere del Pisa. Però mi rendo conto che la campagna di gennaio è andata nella direzione opposta: sono usciti tre under (Nicastro, Berardocco e Lanzolla) e sono entrati tre over (Tulli, Genevier e Colombini). Anche questo vorrà pure dire qualcosa sui programmi del Pisa. Forse, però, con i giovani è più facile recuperare lo slancio e l’entusiasmo che hanno caratterizzato la prima parte del campionato.

La campagna di gennaio, caro Pierpaolo, non mi è piaciuta. Si era detto che ci voleva un tornante di destra ed è venuto Tulli, un attaccante di sinistra. Si era fatto un programma basato sui giovani e sono usciti tre under e sono arrivati tre over. Investimenti per il futuro non ce ne sono stati perché sono stati presi solo giocatori in prestito. Meno male che uno di questi è Genevier, elemento di spicco, che può dare molto al centrocampo nerazzurro. In tutto questo Minguzzi, un uomo per bene e che sa di calcio, non c’entra assolutamente niente. Peccato che in questi anni non abbia mai avuto a disposizione un budget finanziario per fare di più e meglio.

Roberta pone un interrogativo che racchiude uno stato d’animo e una questione tecnica. Se il Pisa perde anche contro la Tritium, Battini cambierà allenatore? Il calcio, cara ragazza, è il paradigma della nostra società: ci sono regole scritte che vengono sistematicamente violate e ce ne sono altre, non scritte, che al contrario vengono applicate rigorosamente. Una di queste vuole che si cambi l’allenatore quando la squadra inanella una serie di sconfitte. In settimana il Novara ha licenziato Attilio Tesser, che ha condotto la squadra dalla Prima divisione alla serie A. Ho letto nella parole del presidente novarese sincero dispiacere per una decisione che gli deve essere costata molto sul piano personale. Però l’ha presa. Battini (e la sua famiglia) sono legatissimi a Pagliari. La moglie lo chiama amabilmente “il nostro condottiero”. Il mister ha dalla sua parte anche diversi bonus, ma alcuni li ha già spesi nel corso di questa stagione così contraddittoria. Che ti devo dire? Speriamo di vincere a Monza e che il nostro presidente non debba mettere a confronto i sentimenti personali con gli interessi del Pisa.

GIULIANO FONTANI

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One Comment

  1. carmine

    05/02/2012 at 19:15

    giuliano fatto salvo che su ciccio favasulli era calcio di rigore senza appelli non ti sembra che il gioco lascia molto a desiderare?

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