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Fallimenti…E’ in arrivo un altra Estate di Fuoco!

Un anno dopo le esclusioni di tante gloriose piazze come Avellino, Treviso, Pisa, Venezia, Pistoia dalla Lega Pro, nel calcio professionistico non sembra essere cambiato niente: sono molte le squadre a rischio fallimento, e per alcune non è la prima volta.

Analizziamo alcuni casi:

Perugia, rifondato nel 2005 da una cordata guidata dall’imprenditore romano Silvestrini, e ceduto nel 2008 a Leonardo Covarelli, che non paga gli stipendi da mesi nonostante le numerose promesse, ha già subito diversi deferimenti e punti di penalizzazione (in estate fu prima esclusa e poi ammessa dalla Covisoc) e ora deve fronteggiare un’istanza di fallimento. Il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali ha preso in mano la situazione e sta cercando cordate di imprenditori interessate a rilevare la società del Grifo e a ripianare i debiti dell’attuale gestione, che ammonterebbero a svariati milioni di euro

Pro Sesto: Appena retrocessa, è stata da poco dichiarata fallita; c’è però ancora qualche speranza di salvare la categoria, in caso di intervento di qualche imprenditore che prenda il titolo all’asta.

L’altra Legnano, è invece in zona playoff dopo una grande rimonta firmata da mister Giuseppe Scienza (dopo 6 giornate i lilla erano ultimi), ma ha già subito due punti di penalizzazione per mancati pagamenti; la società è stata ceduta da poco a una nuova proprietà, ma la situazione è ancora durissima e lo spettro del fallimento si avvicina, con notevoli contrasti tra proprietà e tifoseria.

Nel resto della Lega Pro ci sono problemi anche per Pro Vercelli, Itala San Marco, Brindisi, Catanzaro e Igea Virtus , mentre il Potenza ha evitato la radiazione dopo la condanna per illecito e ripartirà nel 2010/11 dalla Seconda Divisione. Punti di penalizzazione a valanga per Figline, Foggia, Real Marcianese, Alghero, Rodengo Saiano, Catanzaro, Igea Virtus, Barletta, Vibonese.

La crisi, però, non risparmia neanche la serie B: situazione difficile per Gallipoli e Mantova, in ritardo con il pagamento degli stipendi, e anche in casa Salernitana ( retrocessa in Prima Divisione) i debiti non fanno dormire sogni tranquilli. Tremano anche Crotone e Ancona.

In sostanza l’estate 2010 potrebbe essere non meno “calda” di quella del 2009 per molte piazze storiche: a pagare, come al solito, saranno i tifosi delle squadre escluse.

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