Il Pisa Siamo Noi

Edoardo Braiati: Ecco Cosa Avrei Voluto Dire!

Dopo Lamberto Piovanelli andiamo oggi a intervistare uno dei giocatori che ha militato di più nel Pisa Calcio, vivendo pienamente la parabola discendente della società nerazzurra, dalla gloria della promozione in serie B fino alla caduta negli inferi del fallimento. Parliamo oggi con Edoardo Braiati

Sono le 17.50 quando ci arriva sul nostro cellulare un sms: ” Allenamenti finiti, sono a casa, quando volete ci possiamo sentire!”, la serie cadetta gioca il Sabato e quindi il lunedì è il momento della ripresa degli allenamenti. Braiati ora gioca a Vicenza, lo contattiamo telefonicamente.

Ciao Edoardo! Chi meglio di un calciatore che era anche capitano ci può dire che ambiente c’era all’interno dello spogliatoio?

Di sicuro non era un ambiente unito, non tanto perchè potevano esserci dei gruppetti, tanto per il fatto che c’era gente a cui interessava il bene della squadra, e gente, specie chi era in prestito,anche se nn tutti, a cui non interessava nulla, faceva l’indispensabile e non ne voleva sentire di dare di più. Poi la mazzata finale a livello di spogliatoio è stata quando sono venuti a mancare Gabriel Raimondi e Buzzegoli, che oltre a essere bravi giocatori erano i due che più di tutti facevano gruppo; Anche Daniele, nonostante in campo si è visto poco, nello spogliatoio era uno che faceva da collante, incitava i compagni. Furono venduti per soldi, per fare cassa e andarono via dei cardini importanti. A me mancarono tanto, si sentiva il vuoto che lasciarono.

E Birindelli?

Lui a Pisa ha dato il massimo, ha sempre lavorato con umiltà, mischiandosi tra noi nonostante arrivasse dalla Juventus; anche a livello di spogliatoio cercò di fare il massimo per riassestare la squadra e far remare tutti nel verso giusto.

Molti ti/vi rimproverano il fatto che non avete, come si dice in gergo, “attaccato al muro” chi  se ne fregava.

Si è vero, non l’abbiamo fatto. Ma non perchè non ce ne fregasse, ma per il fatto che io ho il mio carattere e ho cercato la via del dialogo,forse sbagliando, e che purtroppo chi se ne fregava erano tanti ed erano anche quei giocatori che tecnicamente potevano risolvere la partita. Dichiarare guerra voleva dire rischiare di far peggio, perchè alla fine erano molti di loro che andavano in campo, ed erano loro che se volevano potevano risolvere le cose, e non un Braiati o un Trevisan che a loro confronto sono giocatori con caratteristiche differenti e meno dotati. La rosa era di 22 e la primavera aveva finito il campionato da un mese,chi sarebbe andato in campo? L’unico modo era cercare di coinvolgerli, di fare gruppo, di cercare dei punti d’incontro e spronarli. Ed è quello che fino alla fine io e altri abbiamo cercato di fare con tutte le nostre forze.

L’esonero di Ventura. Perchè Giampiero venne esonerato?

Innanzi tutto c’è da dire che dopo pochi mesi dall’inizio del campionato il trio Pomponi-Cinquini-Ventura era totalmente in rotta: Pomponi non parlava più con Ventura e non sopportava più Cinquini, Ventura non poteva vedere Pomponi e Cinquini e così via. Spesso Pomponi cercava il nostro appoggio per mandare via Ventura: lo voleva mandare via dopo la sconfitta casalinga col Vicenza all’andata ma io nel tunnel degli spogliatoi e davanti a tanti testimoni  gli dissi che non era il caso. Poi nel girone di ritorno, la domenica dopo la sconfitta di Ascoli,quindi prima di Cittadella mi chiamò e cercò di trovare il mio appoggio per mandarlo via facendo leva sulla preparazione atletica che era scarsa e altre cose tecniche, ma anche li gli dissi di non farlo, di resistere fino a fine anno e non prendere decisioni basate sul fatto che tra loro due c’era attrito. Poi arrivò la quarta sconfitta consecutiva e prese la palla al balzo: qualsiasi presidente dopo quattro sconfitte di fila ha il diritto di esonerare un allenatore…e così fece.

Pomponi disse che aveva parlato con i giocatori più anziani prima di esonerarlo?

Dopo la la sconfitta di Cittadella non mi chiamo proprio nessuno,la decisione dell’esonero me la comunicò il dottore, che all’epoca era anche il vice-presidente,il mattino seguente mentre ero in macchina e mi stavo recando all’Arena per l’allenamento. alla fine della seduta mi fermai a spiegare ai tifosi che sulla decisione dell’esonero noi non avevamo messo bocca e che non era una nostra decisione,almeno che sappia io.

Sulla panchina nerrazzurra arrivò Giordano

Si arrivò Bruno Giordano.Lui ha avuto poche colpe. Bravissima persona, e forse troppo buono. A quel punto molti se ne sono sbattuti di tutto e lui si è trovato impreparato.

Da chi dei tuoi compagni ti aspettavi di più?

Onestamente mi aspettavo di più da molta gente perchè come ho già detto prima, misi tutto me stesso per cercare di coinvolgere e far ragionare i miei compagni. Una persone in particolare però mi ha deluso e ha avuto un comportamento che non mi aspettavo. Tutti noi ci abbiamo messo la faccia fino all’ultimo prendendo fischi, insulti e colpe. Lui invece se ne tirò fuori,prima con l’espulsione al 90′ sul 1-3 col piacenza, poi con un misterioso infortunio alla caviglia trovò il modo di non scendere in campo e tirarsene fuori, se ne fregò e riuscì anche a uscirne indenne defilandosi in silenzio. Parlo di Emanuele D’Anna. Da uno come lui che aveva vissuto la promozione in serie B, che Pisa gli aveva dato tanto, e in cui io per primo credevo,perchè lo ritenevo un giocatore forte e con le palle, uno di cui mi fidavo. Invece si comportò così, deludendomi profondamente, da calciatore e da compagno di battaglie.

Arriviamo alla fatidica partita col Brescia

Per parlarti di quella partita torno una settimana indietro alla partita col Rimini. Finita quella partita  che avevamo recuperato in estremis e che comunque avevamo giocato bene, io ci credevo nella salvezza. Bastava una vittoria col Brescia e eravamo salvi senza disputare i play-out. Poi andammo in ritiro e sparirono tutti. La società, Pomponi…spariti. Nessuno si è fatto vedere, a volte  appariva Cinquini, poi il vuoto. L’unico che ci stette vicino fu il Piova. L’unico che in quei giorni ci dimostrò più che mai, il grande amore e la grande passione che ha per Pisa. Io mi sono affezionato tanto a Piovanelli, per me e altri è stato come un fratello, specie in quei giorni. Alla fine giocammo quella maledetta partita che non riuscimmo a vincere. E successe quello che tutti sappiamo.

Cosa avvenne nei giorni successivi?

Il caos più totale. Società in vendita o no? Fallimento o no? non sapevamo niente. La gente intorno che ci accusava, che dava colpe e sentenze. Io volevo parlare e chiesi da capitano di fare una conferenza stampa per fare chiarezza e dire come erano andate le cose. Ma il Piova mi disse  di aspettare perchè era un momento delicato in cui dovevano vendere la società e non era il caso di compromettere le cose. Alla fine quel momento non venne mai. Mi proposi,tramite una persona che conoscevo,di andare a parlare da solo nella sede degli Sconvolts,ma non tutti erano daccordo e mi consigliarono di lasciar perdere. Chiamai anche Ventura e gli dissi: “Mister parli lei, faccia chiarezza su tutta questa situazione”  ma lui non ne volle sapere; non voleva avere più niente a che fare con Pomponi e Cinquini. Sono rammaricato di non aver fatto chiarezza subito,se ho una colpa è proprio quella,di non aver parlato hai Pisani,lo meritavano,meritavano di sapere almeno le cose che sapevo,mi dispiace.

Covarelli-Pomponi….cosa sai di questi due personaggi?

So solo che Covarelli ha sempre mantenuto ciò che prometteva, e ha sempre dato e pagato quello che diceva di darti, i premi, gli stipendi; se pur contenuti, però ha sempre pagato. Pomponi era un incompetente di calcio, però all’inizio mi sembrava avesse passione. Poi invece c’erano sempre più dubbi su di lui e sulla proprietà in generale e incomonciò a sparire piano piano fino a uscire di scena una settimana prima di Pisa-Brescia. Percepimmo gli stipendi fino a febbraio, di li in poi noi non abbiamo più avuto un soldo.

Il momento della conferenza stampa non è mai arrivato, però oggi noi ti diamo la possibilità di dire qualcosa a tutta Pisa. Cosa vorresti dirgli?

A Pisa ho vissuto i migliori anni della mia carriera calcistica, sono gli anni più belli della mia vita che non scorderò mai. Io a Pisa avevo creduto di finire la mia carriera. A Braglia avevo già detto che sarei rimasto a tutti i costi, anche riducendomi lo stipendio. La gente può farmi tutte le critiche che vuole come giocatore perchè sbaglio e ho sbagliato. Se segnavo quel maledetto goal col Brescia mi avrebbe cambiato la vita. Ma moralmente mi dispiace moltissimo che la gente mi addossi colpe infamanti senza sapere nessun tipo di verità, perchè io ho fatto di tutto per il Pisa, ho dato il massimo come giocatore e credo di aver onorato la maglia ogni volta che l’ho indossata,in quei 3 anni chi può dire il contrario. Alla fine cosa mi è convenuta a me la retrocessione? Io sono uno di quelli che c’ho perso più di tutti,stima, soldi, sogni…a me manca Pisa perchè ci sono legato, ho molti amici in città,la mia compagna e il mio cane sono  pisani. Il mio sogno è che tutto torni tranquillo e io possa tornare a giocare e vincere a Pisa, sarebbe l’unico modo per rimarginare la ferita che ho dentro e che è ancora viva.

Grazie Edoardo per il tempo che ci hai dedicando

Grazie a voi che mi date la possibilità di poter dire parole che per tanto, troppo tempo ho tenuto dentro senza mai aver avuto la possibilità di dire. Grazie davvero.

Si conclude così anche la seconda intervista in questo cammino che ci porterà a scoprire tante altre cose….tutto quello che non è mai stato detto sulla retrocessione e il fallimento del Pisa Calcio! L’appuntamento è per Mercoledì 2 marzo con un altro protagonista di quegli anni!

Vi ricordiamo di moderare i messaggi, altrimenti saranno cestinati !!

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27 Comments

  1. greganti

    26/02/2011 at 00:54

    E’ no cari….. prima si vuole i nomi dei traditori di quegli anni, e poi non vanno bene……. COERENZA….. E poi il sig. Mareco dove dichiara queste cose????????????? La procura federale secondo te non interveniva? Siamo seri per piacere. Grazie alla redazione per questa bella rubrica, così emergono difficoltà che ancora oggi si manifestano di certi tifosi che non vogliono capire il perchè il pisa calcio fallì!!

  2. old fighters78

    25/02/2011 at 19:41

    Volevo dire al signor braiati che prima di parlare di certe persone,che hanno dato tutto per la maglia nerazzurra,di sciacquarsi la bocca bene. Infatti il signor braiati è stato uno di quelli che è andato in sede insieme a quei compagni che lui difende a chiedere l esonero di ventura, volevo anche ricordare al signor braiati che i difensori del brescia fecero di tutto per fargli fare gol…parole testuali di Hugo Mareco ……..quindi puliamoci la coscienza prima di accusare gli altri…che in campo davvero davano tutto…basta pensare al passato…comunque forza pisa

  3. luca

    25/02/2011 at 09:39

    insomma basta
    sono d’accordo con i gestori del sito, se l’iniziativa ‘un vi garda ‘un la leggete!!!!!!
    Per quanto mi riguarda la cosa mi brucia ancora e molto e fosse per me intervisterei anche il custode di quel periodo.
    Concordo con FEDERICO B. su una cosa intervistare PETRACHI e CINQUINI ( se accetta) ma anche GPV visto che ad un allenatore della scuola calcio del mio paese
    durante un APERITIVO LUNGO (bo! oggi diano ‘osi) si sbottono ‘un bel po’ dicendo che il
    gruppo ‘un c’era più e che oltre che dal capitano erano i pisani della squadra dar dover temere. Quindi du parole le garei volentieri anche con VIVIANI E BIRINDELLI

  4. mirko zanelli

    24/02/2011 at 18:16

    Giusto!!!
    continuate ad intervistarli, la rubrica è interessante, poi alla fine si tireranno le somme, mi ha fatto molto piacere leggere le parole di ciccio braiati, anche lui come il piova lo porto nel cuore..
    mi scuso per la volta scorsa!!!
    Ciao a tutti e FORZA PISA

  5. Emiliano

    24/02/2011 at 18:15

    Mi permetto di ribadire di lasciare stare. Inutile girare il coltello nella piaga solo per farci del male. Se penso a quel Pisa-Brescia mi viene da piangere. Sembrava un finale scritto con la beffa finale all’Arena e il contestuale “incredibile” sorpasso dell’Ancona in rimonta a Bergamo. Non facciamoci del male!! Basta!!!!
    Tanto non c’è da scoprire nulla, se non quello che già si sa: eravamo una squadra scadente con pochi sprazzi di bel gioco offerti con il contagocce.

    Fate un bello speciale sul 17/06/07. Quello sì che lo rileggo volentieri.

  6. Il Pisa Siamo Noi

    24/02/2011 at 16:46

    Ma qualcuno ci potrebbe spiegare 2 cose:
    1) cosa vuol dire lasciate stare, sembra un invito a non conoscere la verità, per continuare ognuno a modo proprio a dire la sua, senza nessun fondamento. Se qualcuno ne sa di più dei diretti interessati, può contattarci e noi gli daremo spazio, chi sa veramente cosa è successo si faccia avanti , noi siamo qui , altrimenti è inutile ipotizzare complotti e accusare gente solo perchè al bar o il fantomatico amico, che sa tutto, ha detto di quello e di quell’altro.
    2) che cosa vuol dire pensiamo a salvarci o pensiamo al presente,Sembra che i giocatori leggendo queste interviste non si allenino oppure che la società venga distratta da noi.
    Torniamo a ripetere che se questa rubrica non vi piace, siete liberi di non leggerla, ma non ci potete chiedere di lasciar perdere perchè a noi e altre 2800 persone che nella giornata di ieri hanno letto questa intervista , sono molto interesate. e soprattutto NOI al Pisa ci si pensa tutti i giorni dato che aggiorniamo costantemente il sito , occupando gran spazio del nostro tempo libero.

  7. Federico B.

    24/02/2011 at 13:26

    Che tristezza…..premesso che dovremmo pensare al presente(siamo in una sitaz. molto simile adesso)….leggere ‘ste interviste oltre 2 anni dopo. Le trovo alquanto inutili oramai e poco attendibili.
    Sarebbero state dovute fare appena scapparono formaggino e foratino…o quantomeno (con macchina della verità) dopo l’esonero di GPV. SPECIE AL DR. CINQUINI(uno degli artefici principali delllo sconqusso spogliatoio/squadra) e lo stesso allenatore tanto osannato ma che poi per proprio tornaconto non ha mai voluto denunciare i fatti. Pomponi era solo un famtoccio messo li da Ricciolo, per scrollarsi di dosso almeno ufficialmente la soc. Pisa Calcio, e mungere comunque la vacca dal quartier generale di Perugia per fare il “mercato” e cercare di pagare lostaff i giocatori ecc..
    Piuttosto io avrei intervistato il DS PETRACHI…. lui sì che sà!…e tanto….perchè il vero disastro cominciò(dopo la partita Bologna – Pisa dove regalammo la Serie A ai felsinei facendo giocare alcuni primavera…all’epoca il presidente del Bologna era socio in affari con Ricciolo, precludendoci di arrivare probabilmente quinti e non incontrare il Lecce) proprio quando Ricciolo lasciò e litigò con lui perchè non lo seguì a Perugia. Per esempio una domanda: che fine han fatto i soldi della cessione di Castillo?…guarda caso il Perugia in quel periodo stava comprando tutti giocatori di un certo livello e tanti venivano dalla B.
    Quindi ripeto: pensiamo a adesso ce siamo messi male…forse peggio di allora…ma se dobbiamo fare qualche intervista ai gladiatori dell’epoca, le farei prima a Petrachi e poi a Cinquini. Naturalmente con tanto di macchina della verità.
    Sempre FORZA PISA

  8. Emiliano

    24/02/2011 at 00:04

    La verità è una sola ed è che quella era una squadra scadente. Basta ricordare Bonucci e i mondiali, Alvarez e il Bari, Antenucci e l’Ascoli…. Erano in genere giocatori che avevano giocato poco gli anni precedenti e non potevano tenere 42 partite ai livelli che solo in alcuni casi ci fecero vedere (Empoli, Livorno, Parma e poche altre).
    E poi l’attacco ve lo ricordate? Levato Greco (il suo infortunio a Treviso la vera rovina della stagione!!) gli altri (Gasparetto, Joleson, Antenucci) non segnavano neppure con le mani. E allora se non segni non vinci e se non vinci retrocedi.
    Ma le colpe non finiscono ovviamente qui. Lo stesso Ventura ha le sue colpe fin quando c’è stato. Da buon zemaniano di metalità si ostinava a voler cavare il sangue dalle rape (i giocatori del Pisa), mentre invece a volte qualche scialbo 0-0 casalingo (alla Braglia per capirsi che quando c’era da accontentarsi si accontentava) avrebbe mosso la classifica (perdemmo in casa 6 o 7 volte se non erro).
    Inoltre suggerirei di lasciare perdere queste fastidiose interviste per il futuro.
    Qui non c’è da scoprire nulla di losco, se non che eravamo in mano ad un presidente avventuriero che non poteva creare i presupposti di uns società seria. I giocatori saranno anche mercenari, ma sinceramente voi dareste il cuore sul vostro posto di lavoro senza riscuotere lo stipendio da mesi????
    Pensiamo a salvarci, oppure tra un paio di anni andremo a intervistare Carparelli, Raimondi per capire perchè la Cavese magari si era salvata e noi no?

  9. antonio

    23/02/2011 at 21:17

    ragazzi ma si può sta sempre a lamentassi ?
    ma io non lo so
    ci si pensa sì al pisa di oggi
    questa è una rubrica a parte e io mi sento di ringraziare i ragazzi di questo sito che se la menano nel tempo libero per cercare di essere sempre il più precisi, puntuali e esaurienti possibili :
    in queste pagine danno la possibilità di parola a gente che forse ha qualcosa da dire e che chiaramente non poteva farlo quando era sotto contratto (ma l’avete mai sentito un giocatore entrare in sala stampa e iniziare a straparlare contro società e allenatori per fare contenti i tifosi ? … ma davvero?).
    allo stesso tempo dà la possibilità a noi di sentire cose mai sentite prima :
    magari scazzano, magari si giustificano, magari son sinceri e magari escono fuori cose nuove ( mi pare che braiati abbia detto delle cose nuove … nessuno si era mai esposto così chiaramente ad esempio nei confronti di d’anna).
    nessuno qui vuole giustificare o santificare nessuno ( o almeno io non la interpreto così) ma non mi sembra giusto stare sempre a sparare sentenze e lamentarsi a priori.
    io spero di leggerne ancora tante di interviste ai protagonisti di quell’annata :
    intervistarli non significa farsi prendere per il culo, significa dargli parola, ognuno poi trae le conseguenze che crede.

  10. io

    23/02/2011 at 20:40

    ci hanno preso tutti per il culo……ed ora voi andate anche a intervistarli ?
    Bravi continuate a farvi prendere per il culo…2 interviste 2 santi Piovanelli e Braiati.
    Pensiamo al presente e al futuro…il passato è passato.

  11. Adriano

    23/02/2011 at 20:07

    Io, come sempre,voglio sapere tutta la verità. Quindi è bene che chi vuol parlare parli.
    Effettivamente quando c’è una tragedia come quella di due anni fa nel calderone ci finiscono tutti, ma ci sono persone che furono più colpevoli, specie tra i giocatori.
    Cmq. la vera colpa, è questa fu di tutti (Braiati e Piovanelli e Ventura compresi), fu quella di non dire niente quando era il momento. Nella vita bisogna avere le palle di dire: Io non ci sto!

  12. forzapisa

    23/02/2011 at 17:53

    Interessante intervista…anche se ora ho solo il pensiero fisso della SALVEZZA.
    Visto che braiati ha chiamato in causa d’anna mi sembra giusto che sia ascoltata anche l’altra campana cosi possiamo farci un idea piu chiara…avanti con emanuele d’anna

  13. ViganòForever

    23/02/2011 at 17:51

    Il vero “traditore” è stato Covarelli, lui ha fatto il buco economico e poi c’ha dato al porchettaro (che voleva Billy the kid come allenatore).
    Poi non contento, ha fatto fallire anche il “suo” Perugia… se va all’inter fa fallire anche loro…
    Uno che sicuramente ha smesso di giocare era Alvarez, altro che Braiati.

    Forza Pisa, si vince stasera e domenica e poi aspettiamo i lucchesi…

  14. massimiliano

    23/02/2011 at 17:32

    Non so cosa pensare…l’unica certezza sta nel fatto che ha coinvolto un giocatore nello specifico..d’anna…percio’almeno una replica penso sia attesa,e cosi’facendo si e’preso almeno delle responsabilita’facendo nomi!!!
    Boh….pensiamo a salvarci che e’meglio

  15. Andrea

    23/02/2011 at 17:05

    Bella iniziativa, sarebbe curioso magari intevistare [moderato] di D’Anna, Degano, Alvarez e compagnia bella, gente che per il Pisa quell’anno ha dato veramente “tutto”…si ma per retrocedere…ma ormai non c’interessa più il passato, conta solo il presente e una salvezza da raggiungere ad ogni costo. FORZA VECCHIO CUORE NERAZZURRO

  16. paolo

    23/02/2011 at 16:59

    Finalmente cominciano a venire fuori anche dei nomi!!! Per le prossime interviste cercate di farne venire fuori sempre di più. D’accordo ora pensiamo a salvare il Pisa, perchè fra qualche anno non voglio rileggere una rubrica come questa.

  17. Roberto

    23/02/2011 at 16:36

    Chiaramente c’è da fare la tara a quest’intervista così come a quella del piova, ma sicuramente la vostra iniziativa incuriosisce, sarebbe curioso sentire sul tema giampieroventura, cinquini oppure i “guerrieri” come alvaretto, danna o birindelli, ma solo per curiosità perchè ACQUA PASSATA NON MACINA PIU’ e se mai ci rincroceremo con questi personaggi sarà lla gente dell’arena a decidere il comportamento verso questi personaggi.

    Concordo con chi l’ha scritto prima di me, DOBBIAMO PENSARE AD OGGI A QUESTO PISA A QUESTI GIOCATORI A QUESTA SOCIETA’ ALLA SALVEZZA.

  18. carlino

    23/02/2011 at 14:59

    Bella l’iniziativa di questo sito e anche l’intervista.Braiati non penso abbia fatto qualcosa in malafede per non salvare il pisa e rimanerci,era la società(come tutt’ora)che non era professionale e seria.Cerchiamo di essere positivi per favore e non tiriamo giudizi senza sapere le cose.Ora tutti allo stadio a salvare il PISA!!!

  19. Ema

    23/02/2011 at 14:37

    Continuate così , voglio sentire tutti !!
    Bella intervista , grande Ciccio , ora sentite d’Anna.
    Siete grandi

  20. lazze85

    23/02/2011 at 14:26

    io ci credo a braiati, e al di la delle parole che ha fatto ora l ho sempre detto che di quella squadra c era da salvare solo lui, Morello e Ventura.. tutto il resto era schifo, gente ridicola e corrotti bastardi.. Ma ormai abbiamo cambiato pagina.. ora dobbiamo salvarci e poi pensare al futuro, basta parlare del passato. E se Braiati dovesse ritornare io sarò contento!

  21. tessera?no,grazie!!!!!!!!

    23/02/2011 at 14:17

    MI DISPIACE MOLTO CHE QUESTO SITO VADA AD INTERVISTARE CERTI PERSONAGGI…PURTROPPO IL SIGNOR EDOARDO BRAIATI E’ STATO UNO DEI TRAGHETTATORI AD AVER PORTATO IL PISA DOVE ERA FINITO…COME TUTTI E’ UN GIOCATORE DI CALCIO NON ATTACCATO ALLA MAGLIA MA AL DENARO..AVREI SOLO IL PIACERE DI NON RIVEDERLO PIU’ A PISA NEANCHE DA TURISTA O AVVERSARIO….GIOCATORI MERCENENARI ! ! ! ! ! P.S. a proposito di pisa brescia è stato proprio lui a non buttare dentro quella palla che aveva fra i piedi dopo che i giocatori del brescia gli facevano spazio per andare in porta….GRAZIE BRAIATI !!!!!!!!!! PESSIMO UOMO !!!!!!!!

  22. Paola

    23/02/2011 at 14:16

    bravo marco!!!!!!!!! La gente fa troppo presto a scagliarsi contro chicchessia….. se pensi che 3 settimane fa Raimondi era dio sceso in terra salvatore del mondo e adesso ho letto molti pseudo-tifosi che già dubitano di lui…… mi fanno venire il voltastomaco……
    Sempre forza Pisa

  23. mrgranu

    23/02/2011 at 14:12

    La festa di tutti I SANTI è il 1° Novembre

  24. marco

    23/02/2011 at 12:47

    Basta con questa storia che i giocatori sono tutti mercenari. Luoghi comuni. C’è brava gente e cattiva gente, in campo come sugli spalti. Adesso quel che conta è evitare la retrocessione. Forza Dino Pagliari. Forza Pisa.

  25. Antonio b.

    23/02/2011 at 12:25

    Ma non avete capito che la gente non vuole la verità ! Ormai hanno fatto le loro sentenze e su di loro scaglieranno tutte le proprie frustrazioni .

  26. Alessandro

    23/02/2011 at 12:01

    Vai un’altra vittima….
    Tutte vittime…. ma dopo!
    Lo ripeto pensiamo al presente… poi fate come credete meglio. QUi si va in C2 e la situazione di questa società è identica a quella di allora……

  27. ah ah ah

    23/02/2011 at 11:52

    ridicolo

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