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Commento e Pagelle Pisa Foggia

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Con una prestazione ricca di cuore, di testa e di orgoglio il Pisa si aggiudica la finale di andata dei play off di Lega Pro regolando il Foggia con un pirotecnico 4 a 2, punteggio che certamente rappresenta un buon viatico per la gara di ritorno che si giocherà domenica prossima in uno Zaccheria che si preannuncia caldo come non mai. Pagelle Pisa Foggia.

Uno spot per il calcio. Uno spot per la tanto vituperata Lega Pro. Una domenica da ricordare per molto, molto tempo. Una gara da vietare ai deboli di cuore e che una volta di più conferma quanto sia bello questo sport. L’ennesima coreografia da spellarsi le mani dagli applausi. Un’altra grande prova di capitan Mannini e compagni, capaci di rifilare 4 goal ad un Foggia che era riuscito a rimediare al doppio svantaggio maturato nei primi dieci minuti di gioco. Un altro pugno al cielo di mister Gattuso sotto una Curva Nord gremita come non mai. Altre lacrime che bagnano i gradoni della vetusta Arena Garibaldi. Un’altra settimana di passione che divide un intero popolo dall’ennesimo appuntamento con la storia. Cristo, quanto è bello essere pisani !

In un’Arena Garibaldi che presenta il pubblico delle grandissime occasioni Pisa e Foggia si giocano un pezzo di serie B nella finale di andata dei play off di Lega Pro. Nonostante la pretattica dei giorni antecedenti la gara i due allenatori confermano le formazioni ipotizzate alla vigilia : Pisa in campo con la stessa formazione vista nel doppio confronto contro il Pordenone, Foggia che lascia in panchina i vari acciaccati Angelo, Quinto ed Agostinone e si schiera con il 4-2-3-1 (4-3-3 in fase di possesso palla) marchio di fabbrica di mister De Zerbi.

Ma prima del fischio di inizio del signor Di Martino di Teramo – ottima davvero la sua direzione di gara – c’è tempo per ammirare una splendida coreografia “dinamica” che interessa Curva Nord e Gradinata : nel mezzo svetta Piazza dei Miracoli con i suoi celeberrimi monumenti, dai lati c’è il vascello pisano che solca il mare fatto da migliaia di cartoncini colorati e che con il suo passaggio fa come per magia apparire la scritta bianca SOLO PISA su sfondo rosso. Cinque minuti di pura emozione, un qualcosa da rivedere all’infinito senza mai stancarsi.

Pronti, via ed il tanto osannato Foggia – arrivato all’Arena Garibaldi con i favori del pronostico e con un’aurea di superiorità di divina memoria – non ci capisce nulla per quindici minuti. Prima la difesa rossonera si addormenta su un colpo di testa di Di Tacchio senza alcuna pretesa che invece pesca Mannini tutto solo davanti a Narciso, beffato in uscita disperata dal morbido pallonetto del capitano neroazzurro ; poi è Cani ad andar via di potenza ad un frastornato Loiacono ed a scaricare il sinistro verso Narciso, che pasticcia su un pallone francamente non irresistibile e consente all’accorrente Varela di realizzare il raddoppio con il più comodo dei tap-in. L’Arena è in delirio, i tifosi neroazzurri quasi non credono ai propri occhi : sono passati appena dieci minuti di gioco ed il Pisa è già sul doppio vantaggio.

Mister De Zerbi corre ai ripari cambiando modulo e passando ad una linea difensiva a cinque ; il Pisa perde i riferimenti iniziali ed inizia a concedere un po troppo campo ai “satanelli”, che si dimostrano letali se capaci di esprimere il proprio calcio. La seconda parte della prima frazione di gioco è a forti tinte rossonere ed il pareggio è logica conseguenza di quanto visto sul terreno di gioco : prima ci pensa Sarno a partire dall’out di destra per poi accentrarsi e servire un pallone d’oro a Chiricò che fa secco Bindi con un sinistro al volo terrificante da distanza ravvicinata ; poi è bomber Iemmello a sfruttare al meglio il cross dalla tre quarti di Riverola e la marcatura non irreprensibile di Lisuzzo con un perentorio colpo di testa da zero metri che non lascia scampo al numero uno neroazzurro, capace soltanto di toccare il pallone senza però essere in grado di tenerlo al di fuori della rete neroazzurra.

Tutto da rifare quindi, ed il secondo tempo si apre senza particolari sussulti, con le due squadre in debito di ossigeno a causa dei ritmi forsennati tenuti nei primi quarantacinque minuti di gioco e che danno la sensazione di non voler forzare troppo la mano, quasi a volersi accontentare del pareggio conseguito in una prima frazione a dir poco pirotecnica. Il destino della gara cambia intorno al 70esimo minuti di gioco, quando Di Tacchio perde un pallone sanguinoso a centrocampo ed Iemmello salta secco Lisuzzo e si presenta a tu per tu con Bindi, nella circostanza provvidenziale a chiudere con il corpo lo specchio della porta al centravanti ospite. Passano un paio di minuti e Mannini serve Cani al limite dell’area di rigore rossonera : il colosso albanese non ci pensa due volte ed esplode un sinistro violentissimo che incenerisce Narciso sul primo palo e riaccende un’Arena Garibaldi che stava pian piano spegnendosi con il trascorrere dei minuti.

Finita qua ? Niente affatto : il Foggia si ributta in avanti con la forza della disperazione alla ricerca del nuovo pareggio ed il Pisa colpisce in contropiede con un immenso Mannini, che prima si fa ribattere la conclusione a botta sicura da Narciso ma poi è bravissimo a recuperare il pallone ed a chiamare il fallo del portiere avversario. Rigore sacrosanto che lo stesso capitano neroazzurro trasforma con una botta centrale sotto la traversa. E’ delirio nel vecchio catino di via Rindi : c’è tempo soltanto per l’espulsione di mister De Zerbi e per un paio di tentativi dalla distanza di Maza e Sarno che non preoccupano più di tanto Bindi.

Al fischio finale del direttore di gara esplode l’entusiasmo del popolo neroazzurro, già pronto all’ultimo capitolo di questa romanzesca stagione. Inutile aggiungere che a questa storia manca soltanto il lieto fine : senza peccare di partigianeria mi sento di dire che ce lo meriteremmo davvero. Tutti quanti. Nessuno escluso.

Le Pagelle :

Bindi 6,5 : Il sinistro di Chiricò lo incenerisce da pochi passi, sul colpo di testa di Iemmello pecca forse in reattività (anche se la distanza era ancora una volta assai ravvicinata). Fondamentale nella ripresa quando mura di istinto la conclusione di Iemmello che gli si era presentato davanti in totale solitudine : eravamo sul 2 a 2, e da quel momento inizia per il Pisa un’altra partita.

Golubovic 6 : E’ sulla sinistra che il Foggia crea i pericoli maggiori alla retroguardia neroazzurra ed il giovane laterale serbo è continuamente chiamato a metterci una pezza ; compito eseguito con buoni risultati, anche se lascia troppo spazio a Chiricò in occasione del primo goal degli ospiti. Assente in fase di spinta, ma l’avversario di giornata richiedeva questo sacrificio.

Avogadri 6,5 : Sarno è davvero un gran brutto cliente, ed in alcune occasioni l’ex laterale del Siena non può far altro che ammirare la tecnica del numero 10 rossonero ; ha comunque il merito di ridurre al minimo sindacale i pericoli che arrivano dall’out di destra ed inoltre mette in moto Mannini in occasione del calcio di rigore conquistato dal capitano neroazzurro. Il suo gran dinamismo è di fondamentale importanza per questo Pisa.

Lisuzzo 6,5 : Un paio di anticipi di alta scuola, un paio di uscite palla al piede in bello stile che mandano in visibilio il pubblico dell’Arena. Ma anche una marcatura non irreprensibile su Iemmello in occasione del goal del 2 a 2 ed un mancato intervento sullo stesso bomber ospite dopo la topica di Di Tacchio che gli apre un’autostrada verso la porta neroazzurra : per fortuna ci pensa Bindi a metterci una pezza.

Crescenzi 7 : Non sbaglia un intervento, andando a raddoppiare costantemente su Sarno e Chiricò e dando una mano a Lisuzzo nel mettere la museruola ad Iemmello.

Di Tacchio 6,5 : Fa valere esperienza e fisicità nella battaglia di centrocampo, anche se quest’oggi fa fatica a far girare il motore neroazzurro con continuità. Vacca e Agnelli sono clienti difficili e spesso gli pestano i piedi ; sanguinoso il pallone che perde nella ripresa e che manda in porta Iemmello. Nel complesso comunque porta a casa la pagnotta.

Tabanelli 6 : La sua classe cristallina fa assai fatica ad emergere, e quando la gara si fa maschia e scorbutica si eclissa un po troppo spesso dalla manovra. Decide di giocare molti palloni di prima intenzione, con risultati non sempre apprezzabili.

Verna 8 : Un gladiatore. Seppure in condizioni fisiche non certo ottimali fa tonnellate di legna in mezzo al terreno di gioco e soltanto un intervento miracoloso di Di Chiara gli nega la gioia del goal, ancora una volta con un perfetto inserimento senza palla sul secondo palo. Ieri mister Gattuso in conferenza stampa aveva parlato dell’importanza di chiudere al Foggia le linee di passaggio : il buon Luca lo ha fatto alla perfezione.

Varela 6 : Bravissimo a seguire l’azione di Cani in occasione della rete del momentaneo 2 a 0 ; per il resto tanto lavoro sporco per aiutare la squadra in fase di non possesso (come testimonia il cartellino giallo che rimedia nel corso della ripresa) e qualche accelerata in fase offensiva che però non sortisce gli effetti desiderati.

Cani 8 : Che partita che mette a referto il colosso albanese ! Con il suo strapotere fisico costringe Loiacono al fallo da ammonizione che gli costa la squalifica per la gara di ritorno ; non contento pochi minuti dopo si libera con una progressione perentoria e scarica il sinistro sul quale Narciso pasticcia e che permette a Varela di siglare il momentaneo 2 a 0. Con i suoi movimenti tiene in scacco l’intero reparto difensivo ospite, e quando sembra non averne più si inventa un eurogoal che fa esplodere l’Arena Garibaldi, un sinistro di rara violenza e precisione che non lascia scampo a Narciso. Chapeau Edgar !

Mannini 10 : Mamma mia Daniele ! Una gara che è la sintesi della sua stagione : sempre presente nei momenti decisivi. L’incarnazione moderna di quel guerriero pisano che campeggia in moltissimi vessilli che sventolano ogni domenica sui gradoni dell’Arena. Anche quest’oggi fa tutto lui o quasi : il pallonetto chirurgico con il quale segna il goal che sblocca la partita, l’assist a Cani per il momentaneo 3 a 2 ed il rigore conquistato e trasformato che chiude i conti. Nel mezzo tanta corsa, tanta grinta, tanta esperienza, tanta intelligenza, tanto cuore. Vedo giocare Daniele con la fascia di capitano al braccio e vedo me stesso in mezzo al prato dell’Arena, a sputare sangue per i colori che amo. Per il sottoscritto resterà per sempre un sogno, per te è una magnifica realtà che aspetta soltanto la degna conclusione. Grazie Daniele. Ti voglio bene.

Eusepi, Peralta, Ricci 6 : Forze fresche per blindare il risultato nei concitati minuti finali : missione compiuta.

Gattuso 9,5 : Attendo domenica per il 10, anche se il mister neroazzurro lo merita già abbondantemente. Difficile chiedere di più a chi ha lavorato per un intera stagione sfidando il tempo, sempre a rincorrere mesi di lavoro che per motivi arcinoti non è stato possibile mettere a referto, sempre alle prese con qualche infortunio di troppo, sempre schiacciato da vicende societarie antipatiche e destabilizzanti. Ma mister Gattuso non è uomo da farsi intimorire : giorno dopo giorno ha plasmato un gruppo di giocatori veri che hanno saputo riportare l’entusiasmo in una piazza che negli ultimi anni aveva fin troppe volte visto la propria passione dispersa nel vento e nella pioggia. Questa è un’annata da consegnare agli annali della ultracentenaria storia calcistica neroazzurra, comunque vada a finire domenica prossima nella finale di ritorno allo Zaccheria. Perché il bagaglio di emozioni che questa squadra ci ha fatto vivere in questi dieci mesi è un qualcosa di talmente bello e di talmente grande che non può essere legato ad un semplice risultato sportivo. Grazie mister. Di cuore.

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