Benevento – Pisa : La Presentazione Del Match

By Gabriele Bianchi
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Updated: 28/10/2022

Cinque mesi fa Pisa e Benevento si affrontavano per conquistare la finale play off che poteva valere la serie A, stavolta neroazzurri e giallorossi incrociano i guantoni per un obbiettivo certamente meno nobile ma egualmente importante ovvero la sopravvivenza, il mantenimento della categoria, l’allontanamento dalle sabbie mobili della bassa classifica ; e nonostante le due squadre arrivino all’appuntamento di domani pomeriggio con stati d’animo diametralmente opposti la posta in palio pesa tantissimo da entrambe le parti perché vincere significherebbe un qualcosa di fondamentale per tutte e due le compagini.

Sì, perché espugnare il “Vigorito” per il Pisa significherebbe mettere la firma decisiva sul certificato medico di guarigione di una squadra che poco più di un mese fa era desolatamente ultima in classifica con soltanto due punti conquistati nelle prime sei giornate di campionato e che dopo i tre punti conquistati domenica scorsa contro il Modena per la prima volta in questa stagione non occupa le posizioni della graduatoria che significano play out o ancor peggio retrocessione in serie C. Dall’altra parte c’è un Benevento che non ha assolutamente tratto beneficio dal cambio di guida tecnica e che si ritrova a sorpresa un punto sotto i neroazzurri nonostante le ambizioni estive della proprietà giallorossa fossero di ben altro profilo : la vittoria è d’obbligo per provare a risalire la china e non sprofondare sempre più in una crisi che al momento sembra senza soluzione di continuità.

Mister Luca D’Angelo si gode gli otto punti conquistati in quattro gare da quando è tornato sulla panchina neroazzurra, una media di due punti a partita che vorrà confermare anche in terra sannita ; con il recupero di Barba e con Marin abile ed arruolato dopo il turno di squalifica scontato contro il Modena per il tecnico pescarese ci sono perfino problemi di abbondanza, con la carta delle sostituzioni a match in corso che è un’arma assolutamente da non sottovalutare in quanto già risultata decisiva nelle utlime settimane. Per quel che concerne invece la formazione iniziale – fermo restando il solito discorso del 4-3-1-2 o 4-3-3 a seconda di come si vuole considerare la disposizione tattica della squadra neroazzurra sul rettangolo di gioco – potrebbe toccare a Canestrelli partire dal primo minuto accanto all’ex di turno, con l’altro ex Ionita che potrebbe tornare a giostrare sulla linea dei tre sottopunta alle spalle di Gliozzi assieme all’imprescindibile Touré e ad uno fra Sibilli e Matteo Tramoni ; c’è curiosità per l’impiego di Torregrossa, grande protagonista una domenica scorsa contro i canarini e che potrebbe partire dalla panchina per poi risultare ancora una volta decisivo in corso d’opera.

Dicevamo di un Benevento in crisi di gioco e di risultati, che dopo un inizio di stagione tutto sommato accettabile ha iniziato a perdere certezze settimana dopo settimana tanto da convincere il patron Vigorito ad esonerare il suo pupillo Fabio Caserta ed a rimpiazzarlo con Fabio Cannavaro che però nelle quattro partite avute finora a disposizione non ha saputo di certo far meglio del suo predecessore, anzi, ha collezionato solamente due punti arrivando perfino a dimettersi dopo la sconfitta di Como di sabato scorso con la società giallorossa che invece ha respinto fermamente le dimissioni del Campione del Mondo 2006 decidendo di mandare la squadra immediatamente in ritiro nelle vicinanze di Pescara. Ritiro blindato anche a livello di news, con un caso di positività al Covid che ha colpito un calciatore non precisato che con ogni probabilità si andrà ad aggiungere alla lunga lista di indisponibili in casa sannita, lista che conta nomi davvero importanti quali Glik, El Kaouakibi, Acampora, Vokic, Ciano e Tello con quest’ultimo che forse potrebbe essere l’unico davvero recuperabile almeno per la panchina ; in queste condizioni non è affatto facile ipotizzare un undici iniziale per la gara di domani pomeriggio, con i rumors che arrivano dagli Abruzzi che parlano di un possibile abbandono della difesa a tre e di un passaggio al 4-3-3 che assomiglia terribilmente ad un ritorno al recente passato. Potrebbe toccare al grande ex Leverbe stare fuori dalla linea difensiva dopo la prestazione assai negativa messa a referto a Como, a centrocampo probabile l’impiego dell’ex Entella e Ternana Koutsoupias ed in attacco La Gumina insidia Forte per il ruolo di centravanti, con Improta e Farias che andrebbero così a fungere da esterni offensivi ; ballottaggio fra Foulon e Masciangelo per il ruolo di terzino sinistro.