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Un Nerazzurro Da Ricordare – Savoldi

Nerazzurro da Raccontare 5

Ancora un giocatore che ha contribuito alla storia del Pisa, per la nostra rubrica “Un Nerazzurro da raccontare”, vi raccontiamo la storia di un bomber passato da Pisa: Gianluca Savoldi.

Il 20 settembre 1975 nasce, a Bologna, Gianluca Savoldi. Figlio di Beppe Savoldi, cannoniere degli anni ’60 / ’70 di Bologna, Atalanta e Napoli.

Viene prelevato dalle giovanili dell’Atalanta all’età di 18 anni nel ruolo di attaccante. Nelle stagioni seguenti si fa le ossa in Serie C, con Palazzolo, Pergocrema, Cecina, Pisa, Saronno e Ascoli.

La prima parentesi con i nerazzurri arriva nell’estate del ’96: è il primo anno del dopo fallimento del Pisa SC in categoria professionistica. Con i vari Niccolini, Andreotti e Cavallo, il Pisa si classifica 6° ad un solo punto di distacco dal Giorgione, non riuscendo così a disputare i play-off. L’anno successivo la storia non cambia e i neroblu devono accontentarsi di un anonimo 10° posto. Savoldi, dopo aver segnato in queste due stagioni 17 reti, passa al Saronno. Dopo non aver trovato fortuna con i varesini (appena 3 goal), viene prelevato dall’Ascoli nel gennaio del ’99; anche con i bianconeri 3 reti segnate in 13 partite.

Arriva, quindi, la seconda chiamata da Pisa. Approda in una squadra che è appena riuscita a passare in C1 e con tanti buoni obiettivi nei programmi della società di Gerbi e Posarelli, con l’acquisto di Zattarin, Baraldi, Tavano e Varricchio, oltre che – appunto – di Savoldi.

In panchina è confermato mister D’Arrigo: dopo una partenza anonima, i neroblu riescono a risalire in classifica posizionandosi tra le prime in classifica. Arrivano secondi e si giocano la possibilità per la B anche grazie agli 11 goal messi a segno da Gianluca. Il Pisa, però, non riesce a superare l’ostacolo Brescello e perde così ogni speranza di giocarsi finale promozione e il sogno della serie B. La stagione rimane comunque positiva grazie alla vittoria della Coppa Italia di Serie C, l’unica fino ad oggi nella storia nerazzurra. La finale di andata giocata con l’Avellino, termina 1 a 0 per gli irpini in terra campana, mentre nel ritorno – all’Arena – il Pisa riesce a ribaltare il risultato con un secco 3 a 0: il secondo goal è segnato proprio da Gianluca Savoldi. Le sue prestazioni piacciono tanto al Cosenza, che lo acquista, facendogli fare così il suo esordio in B. Segna alcune reti decisive (come l’1 a 0 col Pescara), arrivando a 10 reti totali a fine stagione. Viene ceduto l’anno successivo Reggina, che conquista la serie A con il contributo del bomber emiliano che segna 16 reti. Esordisce, dunque, nella massima serie, il 15 settembre 2002 a Perugia. A fine anno saranno 5 le reti messe a segno.

Il Napoli, in serie B, lo prende dalla squadra amaranto. Con i partenopei tanta sfortuna con 13 presenze e 2 goal (una nel derby con l’Avellino) e con il fallimento degli azzurri a fine stagione.

Dopo due passaggi a vuoto nel giro di una stagione, nel Crotone e al Venezia, emigra in Svizzera, al Chiasso, dove mette la palla in fondo alla rete appena 3 volte nelle 11 presenze fatte. Passa all’Avellino nel gennaio 2006. Con gli irpini appena 3 presenze.

Prende così in considerazione la proposta del Varese, in C2, dove segna 5 goal. Ma a gennaio rescinde il contratto e passa al Lecco, dove conquista la promozione in C1, con appena 3 goal segnati dall’attaccante.

Nella stagione successiva un controsenso: segna 13 reti che non bastano però ad evitare play-out e retrocessione della squadra lombarda.

Arriva così al Monza in Prima Divisione (ex C1), passando però durante la sessione invernale del calciomercato, alla Colligiana, in Seconda Divisione (ex C2). Non segna mai, ma la squadra conquista comunque la salvezza. Anche l’anno dopo è con il club toscano, dove sigla 3 reti.

Si trasferisce, nel dicembre 2009, alla Fermana, che milita in Eccellenza.

Nell’estate 2010 passa al Borgo a Mozzano, in Prima Categoria, prima di concludere al Montescudaio.

Noi pisani lo ricordiamo come uno dei veri bomber avuti negli ultimi anni, con un gran senso del goal ed i tipici movimenti d’attaccante, movimenti che a Pisa non vediamo ormai dall’anno di Nacho Castillo. Grazie bomber Savoldi per averci fatto gioire tante volte.

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One Comment

  1. Theo

    16/09/2011 at 06:40

    GRANDE DUMBO!

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