Il Pisa Siamo Noi

Un Nerazzurro Da Raccontare – Dunga

Nerazzurro da raccontare 1

Il primo giocatore di questa nuova rubrica è un giocatore importante e di grande spessore nella storia del Pisa,stiamo parlando di Carlos Dunga.
Carlos Caetano Bledorn Verri o appunto meglio noto come Dunga nasce a Ijuì (comune nello stato del Rio Grande in Brasile) il 31 Ottobre 1963.
Prima della sua storia una curiosità che in molti non sanno: Il soprannome Dunga deriva dalla traduzione portoghese di Cucciolo,uno dei sette nani.
Dunga da calciatore gioca come centrocampista soprattutto di impostazione,un mediano praticamente che detta i tempi della squadra,un vero capitano e allenatore in più in campo,con grande tecnica e un tiro preciso e talvolta potente dalla distanza ne aumentavano anche le doti offensive. Nelle sue doti tecniche soprattutto il lancio lungo con l’esterno del piede destro.
Inizia la carriera di calciatore in Brasile a 17 anni,nell’Internacional di Porto Alegre nel 1980,squadra dove sono “nati” o passati giocatori come Roberto Falcao,Gerson,Taffarel,tanto per citarne qualcuno. I primi anni di carriera sono un susseguirsi di squadre una dopo l’altra,infatti l’anno successivo viene acquistato dal Corinthians dove in una stagione segna il suo primo gol da professionista ma comunque ceduto alla fine di questa al Santos dove disputa poche partite e ceduto ancora l’anno seguente al Vasco da Gama dove anche qui gioca poche partite.
L’anno importante per noi Pisani e anche per lo stesso Dunga è la stagione 1987-88,dove il centrocampista brasiliano si trasferisce in Italia nella città della Torre Pendente. Alla guida della squadra nerazzurra quella stagione c’è in panchina Giuseppe Materazzi (padre di Marco Materazzi). Il Pisa è in Serie A e alla fine della stagione si salva con un 13° posto in classifica,grazie anche alla vittoria nell’ultima giornata per 2 a 0 con la doppietta del difensore Mario Faccenda,affrontando un campionato difficile con avversari come Milan,che aveva giocatori come Van Basten e Gullit,il Napoli di un certo Diego Armando Marandona,la Roma di Rudi Voller e all’Inter di Aldo Serena. Dunga in quella stagione fece un gol bello,importante e da ricordare con piacere segnando da centrocampo a Walter Zenga dell’Inter nella partita vinta per 2 a 1 dal Pisa. Fu anche la stagione dove il Pisa vinse, per la seconda volta, la Mitropa Cup battendo in finale la squadra Ungherese del Vàci Izzò per 3 a 0; e grazie a questa vittoria l’anno seguente venne disputata in via eccezionale e unica la Supercoppa Mitropa,ideata dal nostro grande Romeo Anconetani,persa purtroppo  in complessivo tra andata e ritorno per 4 a 3 per la squadra della Repubblica Ceca del Banik Ostrava. La stagione successiva,ovvero il 1988-89, Dunga si trasferisce (nostro malgrado) alla Fiorentina dove rimane per quattro stagioni disputanto 124 partite e segnano 8 gol. Nella stagione 92-93 viene acquistato dal Pescara ma subito l’anno successivo saluta l’Italia e si trasferisce in Germania allo Stoccarda. E’ praticamente la fine della sua carriera perché nel 1995 si trasferisce nella squadra Giapponese del Jubilo Iwata come hanno fatto tanti calciatori famosi e importanti negli ultimi anni della propria carriera. Conclude infine nel 1999-2000 da dove aveva iniziato la sua carriera,ovvero nell’Internacional.
Nella Nazionale Brasiliana ha disputato 91 presenze e 6 gol giocando due mondiali vincendone uno e arrivando secondo nell’altro. Con la maglia verdeoro arriva secondo nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1984,vince due Copa America(1989 e 1997),una Confederations Cup nel 1997, un Mondiale e un Campionato Sudamericano di Under 20.
Nel Mondiale negli USA del 1994 è stato il capitano della squadra verdeoro segnando contro l’Italia nella finalissima vinta ai calci di rigore. Anche nel successivo Mondiale,quello di Francia 98 rimase capitano della Seleçao facendo gol anche in questa competizione su calcio di rigore contro l’Olanda in semifinale, prima che il Brasile perdesse poi contro i padroni di casa della Francia nella finale.
A fine carriera inizia a fare l’allenatore o meglio Commisario Tecnico e nientemeno che della Nazionale Brasiliana sostituendo nel 2006 Carlos Parreira, La sua prima partita è un amchevole a Oslo contro la Norvegia pareggiando 1 a 1. Vince nell’anno successivo la Copa America vincendo in finale contro la rivale storica Argentina per 3 a 0 e nel 2009 la Confederations Cup battendo in finale gli USA per 3 a 2. Nell’ultimo Campionato Mondiale del 2010,nonstante i grandi pronostici di vittoria la Seleçao viene eliminata dall’Olanda addirittura ai quarti di finale per 2 a 1 e il giorno stesso viene esonerato.
Nonostante questo noi lo ricordiamo con grande affetto e siamo orgogliosi di averlo avuto nella nostra squadra,nella nostra città anche se per una stagione sola,ma quando passano questi grandi giocatori lasciano una scia magica e tante persone che l’hanno visto correre,tirare e urlare all’Arena lo vedono ancora lì in campo. Noi gli auguriamo tanta fortuna nella vita e come allenatore rivedendolo tornare,chissà,nella nostra città.

Alessandro S.

E adesso tocca a voi  completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e  noi lo inseriremo qui di seguito.

I VOSTRI RICORDI

Ricordo i primi commenti in città quando si sparse la voce che il pisa aveva comprato “dunga” … sembrava il nome di uno di colore, un indigeno … poi imparammo a apprezzzarne la forza e il carattere in campo.
Calciava sempre di esterno destro.
Indimenticabile il coro della nord :
“oh dunga dunga dunga oh dungadungadunga sai perchè innamorato son
insieme al negro elliot insieme al negro elliot vincerem la coppa dei campion !!”
Mitico Dunga,
felice di averti visto giocare all’arena.

Antonio C.

Aggiungo solo un fatto personale,che interessera’a zero persone ma in onore dei gestori di questo sito!!!
Solo per dire come era il calcio allora…decisi per motivi familiari di acquistare il biglietto di pisa inter all’ultimo minuto…e da buon matto quale ero mi ritrovai nella sud in mezzo a ultras interisti…non potete immaginare l’esultanza mia e di 3 amici con me al gol del cucciolo(per l’appunto sotto la sud)in mezzo alla tifoseria milanese….beh,non successe nulla,ci godemmo gol ed altro!!
Solo per dire come poteva essere vissuto il calcio anni fa……

Massimiliano

ricordo benissimo quel campionato, a memoria forse l’ultimo il cui il Pisa ottenne la salvezza in serie A. Dunga fu una insperata sorpresa per tutti noi tifosi che non conoscevamo quel giocatore e di cui non avevamo mai sentito parlare prima.
E ricordo anche che furono innumerevoli le ingiustizie arbitrali cui fummo vittime. La squadra era ottima e anche il giovane allenatore. Purtroppo dovendo salvarsi all’ultima giornata si crearono degli screzzi tra lui e il Presidente che poi portarono alla non riconferma del mister l’anno seguente. Se ci fosse stata un po’ più di giustizia, ad iniziare dalla rondella, forse quel campoinato poteva essere ricordato come quello del miglior piazzamento in massima serie. Comunque rimarrà x sempre nella mia memoria la vittoria all’ultima giornata contro il toro.
sempre forzapisa
Marco C. pisanoalluscio

Complimenti per la rubrica anche se per me, ma penso anche per altri, farà fare riflessioni, visto che è passato un quarto di secolo, sulla propria età!!!
A parte le battute saremo su con gli anni, ma questo ci ha permesso di vivere intensamente 15 anni di grande calcio, di un altro calcio, che se anche potrà ripetersi, non potrà avere lo stesso significato e lo stesso valore. Dunga a Pisa fu solo di passaggio, rimase solo un anno, ma per i risultati ottenuti negli anni successivi rappresenta la “perla” dei giocatori passati sotto la Torre. Lo ricordo già al primo giorno del suo arrivo a Pisa per la presentazione della squadra alle Benedettine. Gran folla in Piazza San Paolo. Nonostante la giovane età si dimostrò un vero leader. Il suo primo goal lo segnò a Pescara dove uscimmo sconfitti 2 a 1. Grandissimo e bellissimo il goal segnato all’Inter di Trapattoni (2 a 1 per noi): la palla tolse le ragnatele dal sette della porta di Zenga che guardò immobile la palla insaccarsi per poi fare un gesto col braccio abbastanza eloquente: ma vaffà!! Questo goal può essere visto su Youtube, merita vederlo e rivederlo!!!

Gianpaolo

Un mio amico viola mi diceva “Dunga ve lo prestiamo per vedere come è….se è un brocco lo rimandiamo a casa…..” e a Pisa dimostrò che non era un brocco anzi uno dei più forti giocatori che abbia mai visto all’ Arena.Mi ricordo dopo Pisa Torino il suo bacio alla maglia nerazzurra anche se sapevamo che non sarebbe rimasto con noi.

Pierpaolo

Il più grande giocatore visto sotto la torre pendente . Nessun tifoso può trattenere ripensandoci , le lacrime di commozione, quando ,uscendo a qualche minuto dalla fine della partita , con il Torino all’ Arena , dopo aver impedito ,da solo , alla squadra avversaria di superare il centrocampo, baciò la maglia e con essa i colori nerazzurri.

Un Tifoso Nerazzurro

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7 Comments

  1. una tifoso nerazzurro

    11/12/2010 at 15:35

    Il più grande giocatore visto sotto la torre pendente . Nessun tifoso può trattenere ripensandoci , le lacrime di commozione, quando ,uscendo a qualche minuto dalla fine della partita , con il Torino all’ Arena , dopo aver impedito ,da solo , alla squadra avversaria di superare il centrocampo, baciò la maglia e con essa i colori nerazzurri.

  2. pierpaolo1964

    10/12/2010 at 20:16

    Un mio amico viola mi diceva “Dunga ve lo prestiamo per vedere come è….se è un brocco lo rimandiamo a casa…..” e a Pisa dimostrò che non era un brocco anzi uno dei più forti giocatori che abbia mai visto all’ Arena.Mi ricordo dopo Pisa Torino il suo bacio alla maglia nerazzurra anche se sapevamo che non sarebbe rimasto con noi.

  3. giampaolo

    10/12/2010 at 00:25

    Complimenti per la rubrica anche se per me, ma penso anche per altri, farà fare riflessioni, visto che è passato un quarto di secolo, sulla propria età!!!
    A parte le battute saremo su con gli anni, ma questo ci ha permesso di vivere intensamente 15 anni di grande calcio, di un altro calcio, che se anche potrà ripetersi, non potrà avere lo stesso significato e lo stesso valore. Dunga a Pisa fu solo di passaggio, rimase solo un anno, ma per i risultati ottenuti negli anni successivi rappresenta la “perla” dei giocatori passati sotto la Torre. Lo ricordo già al primo giorno del suo arrivo a Pisa per la presentazione della squadra alle Benedettine. Gran folla in Piazza San Paolo. Nonostante la giovane età si dimostrò un vero leader. Il suo primo goal lo segnò a Pescara dove uscimmo sconfitti 2 a 1. Grandissimo e bellissimo il goal segnato all’Inter di Trapattoni (2 a 1 per noi): la palla tolse le ragnatele dal sette della porta di Zenga che guardò immobile la palla insaccarsi per poi fare un gesto col braccio abbastanza eloquente: ma vaffà!! Questo goal può essere visto su Youtube, merita vederlo e rivederlo!!!

  4. antonio c.

    09/12/2010 at 14:02

    Ricordo i primi commenti in città quando si sparse la voce che il pisa aveva comprato “dunga” … sembrava il nome di uno di colore, un indigeno … poi imparammo a apprezzzarne la forza e il carattere in campo.
    Calciava sempre di esterno destro.
    Indimenticabile il coro della nord :
    “oh dunga dunga dunga oh dungadungadunga sai perchè innamorato son
    insieme al negro elliot insieme al negro elliot vincerem la coppa dei campion !!”
    Mitico Dunga,
    felice di averti visto giocare all’arena.

  5. massimiliano

    09/12/2010 at 13:58

    Aggiungo solo un fatto personale,che interessera’a zero persone ma in onore dei gestori di questo sito!!!
    Solo per dire come era il calcio allora…decisi per motivi familiari di acquistare il biglietto di pisa inter all’ultimo minuto…e da buon matto quale ero mi ritrovai nella sud in mezzo a ultras interisti…non potete immaginare l’esultanza mia e di 3 amici con me al gol del cucciolo(per l’appunto sotto la sud)in mezzo alla tifoseria milanese….beh,non successe nulla,ci godemmo gol ed altro!!
    Solo per dire come poteva essere vissuto il calcio anni fa……
    Saluti
    Massimiliano

  6. Marco C.

    09/12/2010 at 11:42

    ricordo benissimo quel campionato, a memoria forse l’ultimo il cui il Pisa ottenne la salvezza in serie A. Dunga fu una insperata sorpresa per tutti noi tifosi che non conoscevamo quel giocatore e di cui non avevamo mai sentito parlare prima.
    E ricordo anche che furono innumerevoli le ingiustizie arbitrali cui fummo vittime. La squadra era ottima e anche il giovane allenatore. Purtroppo dovendo salvarsi all’ultima giornata si crearono degli screzzi tra lui e il Presidente che poi portarono alla non riconferma del mister l’anno seguente. Se ci fosse stata un po’ più di giustizia, ad iniziare dalla rondella, forse quel campoinato poteva essere ricordato come quello del miglior piazzamento in massima serie. Comunque rimarrà x sempre nella mia memoria la vittoria all’ultima giornata contro il toro.
    sempre forzapisa
    pisanoalluscio

  7. Davide

    09/12/2010 at 03:45

    I miei più sinceri complimenti allo staff di questo sito. Sempre tante notizie e tante rubriche . Continuate così siete indispensabili.

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